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Cellule natural killer - NK

Le cellule NK sono una sottopopolazione di cellule correlate ai linfociti che riconoscono e uccidono cellule infettate e/o danneggiate secernendo citochine infiammatorie. Le cellule NK costituiscono il 5-20% delle cellule mononucleate del sangue e della milza. Il termine natural killer deriva dal fatto che queste cellule, in vitro, sono in grado di uccidere le cellule bersaglio senza necessità di attivazione. Le cellule NK non appartengono né ai linfociti T né ai linfociti B e non esprimono  recettori per l'antigene. L'interazione di una cellula NK con una cellula bersaglio determina un azione che è il risultato dell'integrazione di segnali generati dai recettori di tipo inibitorio e attivatori espressi contemporaneamente dalle cellule NK e possono essere ingaggiati simultaneamente dai ligandi presenti sulla cellula bersaglio. I recettori attivatori presenti sulle cellule NK riconoscono un gruppo eterogeneo di ligandi che sono espressi da cellule danneggiate o infettate da virus o da altri microbi intracellulari oppure da cellule trasformate. Uno dei recettori attivatori meglio studiati è chiamato NKG2D. Questo recettore lega una famiglia di proteine strutturalmente correlate alle molecole MHC di classe I che si trovano sulla superficie delle cellule infettate da virus e sulle cellule tumorali. L'ingaggio di questi recettori attivatori, sulla superficie delle cellule NK, attiva una cascata di trasduzione del segnale che coinvolge l'attivazione di protein-chinasi e che provoca rapidamente la morte della cellula bersaglio e la produzione di citochine. Invece, i recettori inibitori espressi sulla superficie delle cellule NK legano molecole MHC di classe I, che sono normalmente espresse sulla maggior parte delle cellule normali, non infettate. In questo modo vengono protette. Le funzioni effettrici delle cellule NK consistono nell'uccisione delle cellule infettate e nell'attivazione dell'attività microbicida dei macrofagi. Infatti le cellule NK, come i CTL, possiedono granuli che contengono proteine responsabili dell'uccisione delle cellule bersaglio. Quando le cellule NK si attivano, l'esocitosi dei granuli porta al rilascio di queste proteine in prossimità della cellula bersaglio. Una proteina dei granuli, chiamata perforina, facilita l'ingresso di altre proteine, chiamate granzimi, nel citoplasma delle cellule bersaglio. I granzimi sono enzimi che inducono l'apoptosi della cellula bersaglio. Comunque le cellule NK svolgono molteplici compiti nella difesa contro i microbi intracellulari, uccidendo le cellule infettate dal virus prima che i CTL antigene-specifici abbiano avuto il tempo di attivarsi, cioè nei primi giorni che seguono l'infezione.

Tratto da IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE di Domenico Azarnia Tehran
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