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L'Opec e Chavez


Nel 1960 Venezuela, Arabia Saudita, Iran, Iraq e Kuwait fondarono l’Opec, l’organizzazione dei paesi produttori di petrolio, a cui si aggiunsero Indonesia, Libia, Nigeria, emirati Arabi e Qatar. Sebbene tecnicamente in petrolio fosse di proprietà delle nazioni in cui si trovavano i giacimenti, le compagnie internazionali possedevano le tecnologie, le competenze, il capitale ma soprattutto i mercati per vendere il greggio. Con l’Opec nacque un’entità politica che avrebbe dato nuovo significato all’idea del petrolio in quanto merce politica dando una forma nuova all’ordine mondiale. L’Opec iniziò ad aumentare il prezzo del greggio costringendo le grandi compagnie e i paesi importatori ad accollarsi gli oneri di adeguamento che in passato ricadevano sugli esportatori. I paesi produttori incrementarono gradualmente le royalties e le compagnie riuscirono a far ricadere i costi sui consumatori. Nel 1973 il Venezuela aumentò le royalties addebitate alle compagnie e annunciò di voler nazionalizzare l’industria estrattiva. Tutti i paesi dell’Opec fecero lo stesso. Nello stesso anno l’Opec aumentò ancora il prezzo del greggio. Nel 1976 il Venezuela con Perez nazionalizzò la produzione di petrolio, l’intero settore venne riorganizzato e nacque la Pdvsa, azienda di stato. l’acquisizione non fu totale ma la legge permise alle 3 più grandi compagnie nazionalizzate di mantenere la loro autonomia. Negli anni 90 la Pdvsa immetteva suk mercato grandi quantità di oro nero limitando la capacità dell’Opec di decidere i prezzi e guadagnando ingenti somme di denaro. Nel 1997 l’azienda di stato fu completamente ristrutturata e questa volta con l’esclusione di ogni forma di presenza diretta o indiretta delle compagnie private. Con l’arrivo di Chavez fu aggiunta una nuova sezione, quella del gas naturale. Non appena al potere Chavez decise di seguire una strategia petrolifera incentrata sul perseguimento di due priorità: riportare sotto il pieno controllo dell’esecutivo la compagnia di stato e modificare la politica seguita sino a quel momento verso l’Opec. Smentì la promessa dl precedente governo di privatizzare l’azienda e ne rafforzò le caratteristiche pubbliche. Nel 2002 l’obiettivo di portare la Pdvsa sotto il pieno controllo del governo fu quasi completamente raggiunto. L’eccessiva volatilità del prezzo del greggio fu una delle ragioni per cui Washington decise di giocare la carta mediorientale e iniziò a preparare l’invasione dell’Iraq di Saddam Hussein. L’operazione irachena non riuscì a garantire un flusso di petrolio sufficiente da ridurne i prezzi ma anzi diminuì. Nel frattempo la domanda quadruplicò.

Tratto da AMERICA LATINA E STATI UNITI di Filippo Amelotti
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