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Efficienza economico-tecnica dei gruppi di imprese: economie di dimensione


Al variare delle quantità prodotte in un contesto temporale di breve periodo, e posto l’assunto di non operatività della legge dei rendimenti decrescenti (in ipotesi quindi di proporzionalità dei costi variabili al mutare dei volumi produttivi), il valore del costo unitario di produzione deriva dal grado di utilizzo della capacità produttiva installata.
Se infatti:
Costo unitario di produzione= costo unitario variabile+ costo unitario fisso, dato che l’incidenza del costo variabile sull’unità di prodotto (in ipotesi di non operatività della legge dei rendimenti decrescenti) è costante al variare delle quantità prodotte, il costo unitario di produzione risulterà decrescente all’aumentare dei volumi produttivi (e quindi all’aumentare del grado di sfruttamento della dotazione capitaria) a causa della decrescente incidenza dei costi fissi sull’unità di prodotto.
I citati risparmi nei costi medi di produzione conseguenti all’aumentare delle quantità prodotte in ipotesi di costanza della capacità produttiva esistente (c.d. “breve periodo”), e fino al livello di massimo sfruttamento di tale capacità, si definiscono economie di dimensione oppure anche economie di piena capacità.

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