Skip to content

D. Lgs. 124/2004. Le novità della riforma dei servizi ispettivi

Quando si pensa alla grande riforma del mercato del lavoro che ha investito il nostro Paese negli ultimi anni, non si può non considerare quasi scontato il fatto che ad essa seguisse una riforma dei servizi ispettivi in materia di lavoro e previdenza. Appare, infatti, assurdo che si possa intervenire sull’intero impianto giuslavoristico senza adeguare a tale cambiamento anche il sistema dei controlli che il nostro ordinamento giuridico predispone per renderlo effettivo.
Già la legge del 14 febbraio 2003 n. 30, all’art. 8, aveva previsto una delega nei confronti del Governo, affinché questo si occupasse di riorganizzare, sia da un punto di vista strutturale che da un punto di vista funzionale, i corpi ispettivi.
La materia, da decenni disciplinata compiutamente dalle leggi 520/55 e 628/61, ha subìto una profonda modificazione ad opera del decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124, tesa ad adattare le ispezioni nel mondo del lavoro e previdenziale al nuovo contesto in cui esse devono operare .
Il presente lavoro, partendo proprio dall’evoluzione legislativa nel passaggio dal vecchio a nuovo sistema, è mirato ad analizzare con attenzione la ratio che ha guidato il legislatore riformista. Lo scopo che egli ha voluto perseguire appare essere quello di dare ordine e coerenza all’assetto normativo per garantire una tutela efficace e presente per entrambe le parti del rapporto di lavoro.
L’attenzione del legislatore si è anche orientata sulle funzioni dei “nuovi ispettori”, i quali non si limitano più a svolgere compiti di vigilanza ma anche di prevenzione, promozione, informazione e consulenza.
L’analisi prosegue passando in rassegna le singole unità che compongono attualmente il sistema gerarchico ispettivo, individuando le novità rispetto all’assetto precedente alla riforma.
Le modalità di svolgimento di una visita ispettiva presso un’azienda sono state profondamente rivisitate dalla riforma del 2004, la quale ha introdotto nuovi strumenti di “difesa” preventiva e contestuale a disposizione delle parti del rapporto di lavoro. Lo scritto, seguendo il normale iter di una tipica ispezione in azienda, si propone di individuare le novità che la caratterizzano, con particolare attenzione proprio ai singoli strumenti “difensivi”, quali la conciliazione monocratica preventiva e contestuale, la diffida obbligatoria, la diffida accertativa e la prescrizione obbligatoria dimostrando che, mentre alcuni di essi hanno avuto un’influenza sicuramente positiva sul sistema delle ispezioni, altri hanno avuto scarsa utilità pratica e, dunque, scarsa applicazione nell’ambito dell’azione di vigilanza.
Una particolare attenzione verrà rivolta alle ispezioni relative ai call center, fenomeno di grande attualità in questo periodo, in quanto interessato dalla recente ordinanza del Tribunale Amministrativo del Lazio n. 6365 del novembre 2006.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
9 INTRODUZIONE Quando si pensa alla grande riforma del mercato del lavoro che ha investito il nostro Paese negli ultimi anni, non si può non considerare quasi scontato il fatto che ad essa seguisse una riforma dei servizi ispettivi in materia di lavoro e previdenza. Appare, infatti, assurdo che si possa intervenire sull’intero impianto giuslavoristico senza adeguare a tale cambiamento anche il sistema dei controlli che il nostro ordinamento giuridico predispone per renderlo effettivo. Già la legge del 14 febbraio 2003 n. 30, all’art. 8, aveva previsto una delega nei confronti del Governo, affinché questo si occupasse di riorganizzare, sia da un punto di vista strutturale che da un punto di vista funzionale, i corpi ispettivi. La materia, da decenni disciplinata compiutamente dalle leggi 520/55 e 628/61, ha subìto una profonda modificazione ad opera del decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124, tesa ad adattare le ispezioni nel mondo del lavoro e previdenziale al nuovo contesto in cui esse devono operare 1 . Il presente lavoro, partendo proprio dall’evoluzione legislativa nel passaggio dal vecchio a nuovo sistema, è mirato ad analizzare con attenzione la ratio che ha guidato il legislatore riformista. Lo scopo che egli ha voluto perseguire appare essere quello di dare ordine e coerenza all’assetto normativo per garantire una tutela efficace e presente per entrambe le parti del rapporto di lavoro. L’attenzione del legislatore si è anche orientata sulle funzioni dei “nuovi ispettori”, i quali non si limitano più a svolgere compiti di vigilanza ma anche di prevenzione, promozione, informazione e consulenza. L’ispettore, pur continuando ad esercitare la sua funzione di controllo, si 1 Per una trattazione approfondita si veda PENNESI P., MASSI E., RAUSEI P., «La riforma dei servizi ispettivi», in Dir. Prat. Lav., 2004, 30, inserto; MONTICELLI C.L., M. TIRABOSCHI, La riforma dei servizi ispettivi in materia di lavoro e previdenza sociale, Giuffrè, Milano, 2004; DEGAN L., TIRABOSCHI M., “La riforma dei servizi ispettivi e delle attività di vigilanza”, in GLav, 2004, 21, pp. 15 ss.; IERO L., “La nuova vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale”, in LG, 2004, 7, pp. 637 ss.; MARGOTTA S., Ispezioni in materia di lavoro, IPSOA, Milano, 2005.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Claudia Antonini
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Roma Tor Vergata
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Giancarlo Perone
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 197

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

124/2004
520/55
628/61
atesia
call center
conciliazione
consulenza
decreto bersani
diffida
diritto del lavoro
dpl
finanziaria 2007
ispettori del lavoro
lavoro nero
legge biagi
ministero del lavoro
servizi ispettivi

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi