Skip to content

Lo sviluppo neurobiologico ed evolutivo della psicopatia

La tesi nasce dal desiderio di ricercare le origini biologiche ed evolutive di quei comportamenti criminali caratterizzati da inefferata violenza, da una totale mancanza di empatia e dalla totale assenza di rimorsi e senso di colpa, per i quali non sembra trovarsi alcuna spiegazione logica, e che attualmente alcuni ricercatori fanno rientrate all’interno del costrutto di psicopatia.
La tesi offre un analisi dettagliata della letteratura sull’argomento, con l’obbiettivo di rintracciare le origini della psicopatia all’interno di un ottica multifattoriale, che prende in esame le ipotesi biologiche, psicologiche ed evolutive.
In questo lavoro ho cercato di mettere in evidenza come il trauma e alcune dinamiche di attaccamento disfunzionali, possano influire sullo sviluppo della psicopatia.
In particolare, basandomi su svariate ricerche riportate in letteratura, ho voluto evidenziare come le esperienze traumatiche, caratterizzate da diverse forme di abuso subite nell’infanzia e nell’adolescenza, possono portare da un lato a una totale assenza di empatia, a una disregolazione affettiva, a un deficit della mentalizzazione, e alla deumanizzazione dell’altro, mentre dall’altro possono interferire sullo sviluppo cerebrale delle vittime, provocando deficit in diverse strutture del cervello.
Nel primo capitolo di questa tesi, “La psicopatia:origini storiche e concettuali”, ho cercato di porre un quadro dettagliato e preciso del costrutto di psicopatia.
In particolare nei primi tre paragrafi ho tracciato l’evoluzione storica del costrutto di psicopatia dalle sue origini fino ai giorni nostri, riportando diverse concettualizzazioni di svariati autori come Pinel, Rush, Kreapelin, Cleckley, Hare e altri, soffermandomi in seguito sull’evolversi del costrutto di psicopatia all’interno del DSM, partendo dalla prima edizione del manuale fino ad arrivare all’ultima.
Nel quarto paragrafo ho evidenziato le differenze significative che intercorrono tra il disturbo antisociale di personalità e la psicopatia, per poi soffermarmi brevemente sulle differenze tra narcisismo e psicopatia.
Gli ultimi paragrafi del primo capitolo riportano nel seguente ordine la classificazione della psicopatia di Hare, di Millon e di Davis, e la classificazione di Stone, che nel complesso offrono un quadro molto dettagliato delle caratteristiche della personalità psicopatica.
Nel secondo capitolo, “Lo sviluppo biologico ed evolutivo della psicopatia”, ho esposto le varie teorie e le attuali ricerche biologiche che cercano di spiegare l’insorgenza del disturbo.
In particolare nel primo paragrafo “comprensione psicodinamica dello sviluppo psicopatico” sono prese in esame alcune teorie psicodinamiche sull’insorgenza del disturbo.
Nel secondo paragrafo “emozioni, trauma e attaccamento nello sviluppo della psicopatia” ho approfondito il ruolo cruciale che giocano le emozioni, il trauma e l’attaccamento nell’ insorgenza della psicopatia sottolineando come essi siano collegati a deficit delle strutture cerebrali deputate al controllo degli impulsi e in particolare alla regolazione emotiva, concludendo il paragrafo con le ipotesi proposte da Lonnie Athens, che evidenziano come la violenza nasca da abusi e traumi subiti durante l’infanzia.
L’ultimo paragrafo “Basi biologiche e disfunzioni cerebrali nella psicopatia” propone alcune teorie biologiche sullo sviluppo della psicopatia e riporta alcune recenti ricerche che mostrano chiaramente la presenza di anomalie cerebrali in soggetti affetti da tale disturbo.
Nel terzo capitolo, “L’assessment della psicopatia”, ho cercato di descrivere in dettaglio le caratteristiche principali della PCL-R e il suo utilizzo. La prima parte del capitolo descrive la “nascita” dello strumento, la sua validazione e la sua struttura fattoriale, attraverso le varie revisioni.
I paragrafi finali invece riportano in breve l’epidemiologia del disturbo preso in esame, le eventuali comorbidità con altri disturbi e lo stato attuale dei trattamenti terapeutici che purtroppo fino ad oggi non hanno ottenuto risultati soddisfacenti.
Il quarto e ultimo capitolo, riporta un caso clinico di un assassino esaminato attraverso l’utilizzo della PCL-R, secondo il modello bi fattoriale e il modello a 4 fattori.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
- 4 - Introduzione La tesi nasce dal desiderio di ricercare le origini biologiche ed evolutive di quei comportamenti criminali caratterizzati da inefferata violenza, da una totale mancanza di empatia e dalla totale assenza di rimorsi e senso di colpa, per i quali non sembra trovarsi alcuna spiegazione logica, e che attualmente alcuni ricercatori fanno rientrate all’interno del costrutto di psicopatia. Pur non essendo ancora inserito all’interno dei manuali diagnostici fino ad oggi pubblicati, la psicopatia definisce un costrutto di personalità patologica, la cui validità è stata accertata e supportata da un ampia gamma di studi clinici ed empirici. Infatti , sia il DSM-IV-TR, sia l’ICD-10, così come il PDM continuano ad equiparare il costrutto di psicopatia a quello della personalità antisociale, lasciando in ombra molti aspetti salienti e distintivi che la caratterizzano. La tesi offre un analisi dettagliata della letteratura sull’argomento, con l’obbiettivo di rintracciare le origini della psicopatia all’interno di un ottica multifattoriale, che prende in esame le ipotesi biologiche, psicologiche ed evolutive. In questo lavoro ho cercato di mettere in evidenza come il trauma e alcune dinamiche di attaccamento disfunzionali, possano influire sullo sviluppo della psicopatia. In particolare, basandomi su svariate ricerche riportate in letteratura, ho voluto evidenziare come le esperienze traumatiche, caratterizzate da diverse forme di abuso subite nell’infanzia e nell’adolescenza, possono portare da un lato a una totale assenza di empatia, a una disregolazione affettiva, a un deficit della mentalizzazione, e alla deumanizzazione

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Agati
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: UKE - Università Kore di Enna
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Adriano Schimmenti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 142

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

anamnesi di uno psicopatico
basi neurologiche della psicopatia
psicopatia
r hare e la pcl-r
un caso clinico di psicopatia

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi