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Funzioni Esecutive e Cognizione Sociale nei danni diffusi da Anossia Cerebrale: studio di 5 casi clinici

Questo lavoro ha indagato le prestazioni cognitive di pazienti colpiti da anossia cerebrale. La patologia consiste in una deprivazione di ossigeno all’intero encefalo e si caratterizza per una localizzazione distribuita della lesione, che interessa, nella maggior parte dei casi, più strutture cerebrali e risulta in marcate aree di ipoattività. Il quadro neuropsicologico di questi pazienti comprende principalmente disturbi della memoria, dell’attenzione e delle funzioni esecutive, oltre a molteplici modificazioni comportamentali che interferiscono con l’autonomia,la vita sociale e l’affettiva del paziente.
La nostra ricerca si è interessata specificamente ai disturbi delle funzioni esecutive e della cognizione sociale. I soggetti erano 5 pazienti post-anossici, selezionati tra quelli visitati presso l’ambulatorio di Neuropsicologia dell’ospedale Villa Rosa di Pergine nel periodo 2000-2010. Abbiamo somministrato una batteria di test neuropsicologici comprendenti: Mini Mental State Examination, Trail Making Test, Simplified London Tower Test, Cognitive Estimation Test, Frontal Assessment Battery, Test di Teoria della Mente, Test di Attribuzione delle Emozioni. Abbiamo inoltre valutato i comportamenti patologici, prendendo in considerazione i sette più presenti (demotivazione, irritabilità, appiattimento affettivo, tendenza alla confabulazione, depressione dell’umore, affaticabilità psicofisica, ansia e agitazione) e valutandoli secondo una scala a quattro livelli (normale, danno lieve, moderato o grave).
I risultati hanno evidenziato delle moderate compromissioni delle funzioni esecutive, in particolare a livello del controllo inibitorio, della pianificazione e della flessibilità mentale. Per quanto riguarda la cognizione sociale è emerso un generale risparmio della capacità di mentalizzazione e una compromissione selettiva dell’abilità di attribuzione delle emozioni relativa agli stati di rabbia e imbarazzo. La valutazione dei comportamenti patologici ha evidenziato principalmente un grave disturbo di motivazione, una generale tendenza all’irritabilità e un moderato appiattimento affettivo.

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INTRODUZIONE Il cervello è il motore che permette a tutti noi di agire nel mondo: la sua attività è alla base di qualsiasi azione, pensiero, comportamento o emozione di cui possiamo avere esperienza. Come ogni motore anche il cervello ha bisogno di combustibile per funzionare: il principale è l’ossigeno. I neuroni sono, tra tutte le cellule del nostro corpo, quelle che ne utilizzano di più; basti pensare che di tutto l’ossigeno utilizzato dal nostro organismo, circa il 20% è consumato dall’encefalo (Masamoto e Tanishita, 2009). L’apporto continuo di questa sostanza è garantito dalla più fitta rete di arterie, arteriole e capillari del nostro organismo. In particolari situazioni patologiche questo rifornimento può venire a mancare o risultare interrotto: la conseguenza è una rapida modificazione strutturale e funzionale dell’area cerebrale interessata. Bastano pochi minuti d’insufficiente perfusione sanguigna, perché la popolazione neuronale inizi a morire e subentri un danno funzionale. Il mancato apporto di sangue può essere l’esito di eventi distinti, tra i più comuni vi sono: ischemia focale, emorragia cerebrale, anossia cerebrale globale. L’ischemia è causata dall’ostruzione di un’arteria che irrora il tessuto cerebrale a causa di un trombo o di un embolo. L’emorragia consiste, invece, nella fuoriuscita ematica a causa della rottura di un vaso sanguigno cerebrale. In questo caso il danno avviene sia per il mancato rifornimento ai tessuti cerebrali che si trovano oltre l’emorragia, sia per lo spandimento di sangue intracranico. Questi eventi vascolari patologici prendono il nome di accidenti cerebrovascolari o ictus; solitamente interessano un’area circoscritta del cervello e portano alla necrosi del tessuto neuronale interessato e di parte di quello perilesionale. L’entit{ 4

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Rositani
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Trento
  Facoltà: Scienze Cognitive
  Corso: Psicologia
  Relatore: Pierluigi De Bastiani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 154

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Parole chiave

motivazione
problem solving
anossia
funzioni esecutive
anossia cerebrale
arresto cardiaco
flessibilità mentale
cognizione sociale
demotivazione
controllo inibitorio
ipossia cerebrale

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