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Internet, tv e nuove tecnologie: il giornalismo crossmediale

La rivoluzione tecnologica ha stravolto il mondo del giornalismo, vecchie abitudini e rituali. La moltiplicazione degli strumenti a disposizione ha allargato le possibilità comunicative e riconfigurato il modo di realizzare, distribuire e consumare notizie. Si è passati da un’informazione monomediale nella quale contenuti, professionalità e processi iniziano e finiscono all’interno di un solo medium, ad una informazione crossmediale nella quale uno stesso contenuto viene declinato su più media e il tempo reale diventa concetto fondamentale. Un cambiamento di prospettiva che coinvolge non solo i giornalisti ma anche coloro che una volta erano fruitori passivi – i cittadini – che ora diventano “reporter di strada” grazie alla facilità d’uso delle nuove tecnologie.

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3 Introduzione Cara vecchia deadline. Scalzata dalle nuove tecnologie, da quella che Sorrentino chiama nuova ecologia comunicativa. Soppiantata da una nuova concezione di tempo nel quale non c’è più bisogno di bloccare le rotative per correggere un “pezzo” e le scadenze rigide e fisse sono quasi evaporate. Una realtà nella quale contano i clic, conta la tempestività nel fornire aggiornamenti in un flusso ininterrotto di notizie. Tutto rigorosamente in tempo reale. Ecco la rivoluzione tecnologica nel mondo del giornalismo che, come un tornado, ha stravolto vecchie abitudini, rituali e ha introdotto sulla scena nuovi protagonisti: i cittadini comuni. In pochi anni l’innovazione tecnologica ha prodotto innanzitutto la moltiplicazione degli strumenti allargando le possibilità comunicative e riconfigurando il modo di realizzare, distribuire e consumare notizie. Il web ha imposto il cambiamento innanzitutto ai quotidiani cartacei, ma il mondo televisivo non è stato a guardare. Il quadro è mutato per tutti in maniera sensibile: per i giornalisti, alle prese con nuove routines produttive, per il pubblico, ora in grado di accedere negli stessi tempi dei giornalisti alle notizie. E’ una rivoluzione che si è articolata in tre tappe: nascita di forme di informa- zione online, dalla trasposizione sul web dei giornali a portali autonomi, poi l’avvio dei canali all news, con l’americana Cnn a fare da capofila e, infine, la declinazione delle notizie su più dispositivi in uno scenario nel quale il web è assoluto protagonista. Ma è possibile, alla luce delle recenti innovazioni e di ulteriori sviluppi, un mondo dell’informazione senza tv? E in che modo si è evoluta la figura del giornalista con la rivoluzione digitale? La Tesi prova a rispondere a queste due domande, raccontando le tappe dell’evoluzione tecnologica che ha investito l’informazione, sentendo il parere di giornalisti che hanno diretto o tuttora dirigono testate importante e di studiosi che in questi anni hanno analizzato e sviluppato teorie sui cambiamenti che hanno riguardato la professione giornalistica. Così, partendo da una breve storia dell’ingresso di Internet e delle nuove tecnologie nel mondo dell’informazione, elencandone le principali caratteristiche, si è passati allo studio di due casi emblematici. Due realtà che hanno puntato sulla sinergia della ICT (Information and Communication Technology): pc, internet, tv e nuovi dispositivi mobili per un’informazione che è sempre al fianco degli utenti, ovunque si trovino. Con un’altra grande novità: i fruitori di notizie non sono più passivi ma si pongono quasi alla pari dei giornalisti. Come direbbe Michele Mezza: è l’innovazione bellezza!

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Informazioni tesi

  Autore: Stefano Soro
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Urbino
  Facoltà: Sociologia
  Corso: Editoria, informazione e sistemi documentari
  Relatore: Gianni Lucarini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 78

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