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Alla ricerca del vero: viaggio nella terra del Vesuvio. Il paesaggio del reale tra Sette e Ottocento

Il Settecento come parte dell’Ottocento è considerato il secolo del vedutismo che connotò a livello europeo l’ambiente artistico napoletano. Anche se le prime radici della veduta a Napoli si formano già da prima, se vogliamo, con la celeberrima ‘Tavola Strozzi’ datata presumibilmente 1472-73, documento di età aragonese: la più antica rappresentazione globale della capitale partenopea. Una sperimentazione che continua, anche se in modo eccezionale, per tutto il Cinquecento e Seicento attraversando la Napoli del viceregno spagnolo e austriaco, fino ad arrivare alle prime sperimentazioni di età borbonica nel `700, dove Napoli ha conosciuto i più moderni paesaggisti, in virtù degli scambi culturali e artistici con il resto d’Italia ed Europa grazie al suo stato di capitale e al suo inserimento tra le mete del Grand Tour, che comportò il soggiorno di numerosi artisti stranieri che apportarono, a loro volta, la fioritura di nuove esperienze sulla tradizione locale settecentesca del paesaggio.

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4 Premessa Il Settecento come parte dell’Ottocento è considerato il secolo del vedutismo che connotò a livello europeo l’ambiente artistico napoletano. Anche se le prime radici della veduta a Napoli si formano già da prima, se vogliamo, con la celeberrima ‘Tavola Strozzi’ datata presumibilmente 1472-73, documento di età aragonese: la più antica rappresentazione globale della capitale partenopea. Una sperimentazione che continua, anche se in modo eccezionale, per tutto il Cinquecento e Seicento attraversando la Napoli del viceregno spagnolo e austriaco, fino ad arrivare alle prime sperimentazioni di età borbonica nel `700, dove Napoli ha conosciuto i più moderni paesaggisti, in virtù degli scambi culturali e artistici con il resto d’Italia ed Europa grazie al suo stato di capitale e al suo inserimento tra le mete del Grand Tour, che comportò il soggiorno di numerosi artisti stranieri che apportarono, a loro volta, la fioritura di nuove esperienze sulla tradizione locale settecentesca del paesaggio. Si avviano così una serie di rappresentazioni che vanno dal “paesaggio reale” al “paesaggio ideale” dove ogni genere ha i suoi iniziatori e maggiori esponenti detti appunto vedutisti. Gaspar van Wittel va sicuramente considerato primo dei ‘vedutisti topografici’: «I vedutisti erano quelli che unendo la prospettiva architettonica ai principi del realismo pittorico dettero luogo alla ‘veduta topografica’, veduta quindi come prospettiva naturale e pertanto visione della realtà topografica […] descrizione di un paesaggio, caratterizzata da

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Informazioni tesi

  Autore: Vincenza Arena
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2011-12
  Università: Accademia di Belle Arti
  Facoltà: Design e Arti
  Corso: DAMS - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo
  Relatore: Federica De Rosa
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 64

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