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L'Armonizzazione dei sistemi contabili degli enti locali: il principio della competenza finanziaria potenziata e il riaccertamento straordinario dei residui. Il caso Comune di Villasimius

Dal 1° gennaio 2015, in applicazione del decreto legislativo n. 118/2011, gli Enti Locali sono stati chiamati ad adeguare la propria contabilità mediante un processo graduale che prevede l'applicazione nel corso dell'anno 2015 delle nuove regole e l'adozione dei nuovi schemi contabili a partire dal 2016. La contabilità è sempre quella finanziaria che costituisce il sistema contabile principale che ha natura autorizzatoria, affiancata ai fini conoscitivi dalla contabilità economico-patrimoniale.
L'armonizzazione dei sistemi contabili rappresenta lo strumento per conseguire quanto previsto dall'articolo 119 della Costituzione, sul federalismo fiscale, mediante il riconoscimento dell'autonomia finanziaria a Comuni, Province, Regioni e Città Metropolitane in un'ottica di utilizzazione ottimale delle risorse destinate al sostenimento della spesa pubblica. A tal fine diventa di fondamentale importanza il coordinamento della finanza pubblica, il monitoraggio dei conti pubblici e la possibilità di intervento statale con le migliori decisioni per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, secondo quanto costituzionalmente sancito. Questi obiettivi sono resi possibili grazie ad un sistema contabile nazionale unitario ed omogeneo e da qui l'intervento in materia del nostro legislatore.
Il decreto legislativo n. 118/2011, modificato ed integrato dal D. Lgs. n. 126/2014 ha profondamente rinnovato l'ordinamento finanziario e contabile degli enti locali, disciplinato dal D.Lgs.n. 267 del 18/08/2000, noto come "Testo Unico sull'Ordinamento degli Enti Locali (T.U.E.L.) Dal 2016 dovrà essere adottato il bilancio armonizzato strutturato con una diversa classificazione delle entrate e delle uscite che porterà il Consiglio comunale ad approvarlo, nella sua unità elementare di voto, non più per risorse (entrate) ed interventi (spesa) ma per tipologie (entrate) e programmi, strutturati in titoli (spese).
Dal 1° gennaio 2015 si parte invece subito con l'applicazione delle nuove regole, con il principio della competenza finanziaria c.d. "potenziata".Il principio della competenza finanziaria già esistente, è stato rivisitato e rafforzato in seguito alla riforma della contabilità pubblica con l'inserimento di un nuovo elemento obbligatorio comune per le fasi dell'accertamento delle entrate e dell'impegno delle spese: la scadenza dell'obbligazione.Dal concetto di competenza finanziaria potenziata trae origine una nuova componente del sistema di contabilità pubblica: il fondo pluriennale vincolato, che si forma per effetto della scadenza delle obbligazioni.
Il F.P.V. è un nuovo strumento del bilancio armonizzato che consente di imputare negli anni successivi impegni finanziati da entrate accertate in esercizi precedenti, garantendo la copertura finanziaria delle spese registrate e il permanere degli equilibri di bilancio e rappresenta sostanzialmente una sorta di avanzo di amministrazione, vincolato alle spese imputate agli esercizi successivi. E' scomposto in due componenti: una per la parte corrente e l'altra per la parte in conto capitale.L'avvio dell'armonizzazione risulta tuttora problematica e difficoltosa per gli operatori contabili i quali si augurano che a regime consenta una più agevole e fluida gestione del bilancio armonizzato.

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INTRODUZIONE La tesi intende sviluppare uno degli aspetti centrali della riforma della contabilità pubblica conosciuta come “Armonizzazione dei sistemi contabili”: la gestione dei residui e la loro revisione straordinaria alla luce del principio della competenza finanziaria potenziata, puntando l'attenzione sugli enti locali e prendendo in esame il caso del Comune di Villasimius. I tentativi di armonizzazione nell'ambito degli Enti Locali, risalgono alla fine degli anni 70, con il D.P.R. 421/1979, ma è nel 2009 che si sente la necessità di intervenire nuovamente in tale ambito, questa volta in maniera sostanziale, per riuscire finalmente a dare concreta attuazione all'armonizzazione dei sistemi contabili e al coordinamento della finanza pubblica. Il legislatore interviene con la Legge delega sul federalismo fiscale (legge n. 42 del 05/05/2009) per Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni, e con la Legge di Contabilità e Finanza Pubblica (legge n. 196 del 31/12/2009) per lo Stato; successivamente, per Regioni ed Enti Locali, viene emanato il Decreto Legislativo attuativo n. 118 del 2011 integrato e modificato dal D. Lgs. n. 126/2014. Dopo tre anni di sperimentazione il 1° gennaio 2015 rappresenta la data ufficiale di avvio della riforma, resa obbligatoria per Regioni ed Enti Locali mediante l'omogeneizzazione dei bilanci delle differenti articolazioni dello Stato al fine di raccordare la contabilità pubblica nazionale con i sistemi adottati in ambito Europeo e poter misurare lo “stato di salute” della finanza pubblica italiana. Il legislatore ha previsto l'adeguamento dei sistemi contabili con gradualità fra il 2015 e il 2016 obbligando le Regioni e gli Enti Locali ad applicare le nuove regole fin dal 2015 ma rinviando l'adozione dei nuovi schemi di bilancio con carattere autorizzatorio a partire dal 2016. Di fatto in che cosa consiste l'armonizzazione, che cosa devono fare gli enti per concretizzare la riforma? Prima di tutto riclassificare i bilanci, conoscere i nuovi concetti di competenza finanziaria potenziata e provvedere al riaccertamento straordinario dei residui. 4

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Informazioni tesi

  Autore: Loredana Massessi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi di Cagliari
  Facoltà: ECONOMIA E FINANZA
  Corso: ECONOMIA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
  Relatore: Alessandro Spano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 89

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Parole chiave

fondo pluriennale vincolato
competenza finanziaria potenziata
residui attivi e passivi
scadenza dell'obbligazione
armonizzazione dei sistemi contabili
introiti bucalossi
sostituzione di filtri
avanzo di amministrazione
spesa esigibile
caso comune di villasimius

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