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Little Joe: Mondo vegetale tra fantascienza e realtà

“Guarda agli alberi, guarda agli uccelli, guarda alle nuvole, guarda alle stelle, e se hai occhi sarai in grado di vedere che l’intera esistenza è gioiosa. Tutto è semplicemente felice. Gli alberi sono felici senza nessuna ragione; non sono destinati a diventare primi ministri o presidenti e non diventeranno ricchi e non avranno mai un conto in banca. Guarda ai fiori - senza motivo. È semplicemente incredibile quanto siano felici i fiori.”
Osho Rajneesh

Così scriveva Osho, maestro spirituale indiano paragonando la felicità umana a quella semplice e immediata della natura. Ovviamente questo tipo di visione è ben distante da un approccio di tipo scientifico, eppure non si discosta troppo dall’attuale pensare comune, che a volte risulta semplicistico e riduttivo nei confronti della natura che ci circonda e del suo ruolo.
Il concetto di felicità per come viene inteso non è probabilmente assimilabile a quello della natura, che risulta indifferente alle opinioni che abbiamo su di essa. Essa semplicemente agisce senza curarsi troppo di quali saranno le conseguenze.
Riguardando al passato, dall’alba della nascita del genere Homo si potrebbe affermare che vi è sempre stato un fortissimo legame con la natura, che ci fornisce e ci ha sempre fornito tutte le risorse necessarie per il nostro sostentamento.
Ad oggi, però, questo legame sembra essersi affievolito progressivamente, con ripercussioni sulla nostra salute fisica e mentale, sulle nostre emozioni e sul nostro benessere.
Il progresso tecnologico, l’urbanizzazione, e la concezione della natura stessa come subordinata hanno giocato un ruolo chiave in questa mutazione.
Malattie come ansia, stress, obesità, malattie cardiache e depressione sono sempre più capillari e hanno avuto una crescita esponenziale. Esse sono strettamente legate a fattori ambientali, sociali ed economici, quali aumento della popolazione mondiale, impoverimento generale, diffusione capillare della tecnologia, fenomeni migratori, riversamento progressivo della popolazione nelle aree urbane, aumento delle dipendenze, e stili di vita sedentari.
Per la salute pubblica malattie di questo genere non sono sottovalutabili poiché esse si ripercuotono a livello sociale sia economico. Anche grazie a questo vi è oggi un rinnovato interesse verso la natura e le sue finalità terapeutiche, specialmente per quanto riguarda il verde e il mondo vegetale.
Da ciò ne deriva l’obbiettivo dell’elaborato, che è quello di comprendere perché e con quali meccanismi le piante possono influenzare le nostre emozioni e il nostro benessere, relazionando e mettendo a confronto casi reali a un caso fantascientifico quale quello del film recentemente presentato al festival di Cannes “Little Joe”.

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Prefazione L’elaborato di tesi nasce dalla volontà di comprendere ed introdurre ipotetici e comprovati meccanismi con la quale le piante più o meno direttamente riescono ad influenzare la nostra psiche ed il nostro benessere. Si ringrazia in particolar modo Léonie Duflot di Coproduction Office per avermi fornito in anteprima internazionale il film fantascientifico soggetto della tesi “Little Joe”. Si ringrazia allo stesso modo Roberto Braglia, Adalgisa Montoro, Antonella Canini dell’Università di Roma “Tor Vergata” per avermi accompagnato ed aiutato in un percorso di sperimentazione all’interno dell’Orto Botanico dell’Università di Roma “Tor Vergata”, che ha permesso di sottoporre un questionario a soggetti con problematiche cognitive di vario tipo, per comprenderne l’effettiva risposta e l’efficacia di determinate terapie quali l’ortoterapia. Si ringrazia Antonella Sgherri, che mi ha fortemente aiutato ed introdotto i ragazzi che si sono sottoposti al questionario. Si ringrazia i ragazzi del Centro Diurno “Il Girasole” che si sono sottoposti al questionario permettendomi di comprendere l’incidenza dell’ortoterapia sul loro benessere. Si ringraziano Stefano Di Febbo, Alessandro Capannini e Lorenzo Gino di Orto 2.0, che mi hanno accolto e si sono sottoposti al questionario per comprendere la loro opinione a riguardo. Si ringrazia inoltre Francesco Ferrini, Relatore che ha accettato di buon grado la proposta dell’elaborato di tesi, e che mi aiutato e supportato durante tutto il percorso.

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Gambineri
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Scienze vivaistiche, ambiente e gestione del verde
  Corso: Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali
  Relatore: Francesco Ferrini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 53

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Parole chiave

ortoterapia
giardino terapeutico
giardino sensoriale
little joe: mondo vegetale
francesco gambineri
parco delle rupicole
orto botanico dell' università di roma tor vergata

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