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La memoria infiammatoria delle cellule staminali epidermiche accelera la guarigione di una lesione cutanea

La memoria immunitaria permette ad un organismo di “ricordare” un precedente contatto con un antigene e di reagire più prontamente ad un secondo incontro. Oltre alla memoria immunitaria adattativa, tipica dei linfociti B e T, vi è un differente tipo di memoria immunitaria a carico di cellule come macrofagi e i linfociti NK che rappresentano il sistema immunitario innato. A livello molecolare, mentre i linfociti B e T “ricordano un antigene” attraverso una importante ricombinazione genetica, i macrofagi e i linfociti NK sfruttano dei meccanismi epigenetici. Attraverso un sistema di enhancer latenti sono in grado di modificare il loro panorama epigenetico cambiandone la regolazione dell’espressione genica per un lungo periodo, garantendo una risposta più efficace in seguito ad un secondo trauma. Recentemente ci si è accorti che anche alcuni altri tipi di cellule non appartenenti ai globuli bianchi hanno dimostrato di avere sistemi di memoria che permettono una maggiore efficienza o velocità nella risposta ad un successivo danno tissutale. In particolare le cellule staminali epidermiche sono in grado di ricordare eventi di infiammazione di diversa natura, in modo da essere più efficienti nel processo di ri-epitelizzazione che avviene durante guarigione di una lesione cutanea. Utilizzando una tecnica genomica chiamata ATAC-Seq che permette di identificare le regioni cromatiniche accessibili nel genoma di una popolazione cellulare, è stato evidenziato come un evento infiammatorio possa indurre un cambiamento nell’accessibilità di locus genici specifici e come alcuni di questi restino aperti fino a 180 giorni dopo un evento infiammatorio. Approfondendo la ricerca su alcuni di questi locus con esperimenti in vivo, hanno dimostrato che il gene AIM2 è un importante regolatore di questo processo. Infatti, il knockout murino di questo gene impedisce all’animale di acquisire vantaggi in seguito al primo evento infiammatorio. Nonostante sia stato osservato un riarrangiamento epigenetico nel genoma di queste cellule, la possibilità che i meccanismi siano i medesimi della memoria immunitaria innata è ancora da dimostrare.

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4 4 1. INT RODUZ IONE L ’orga nismo uma no è dota to di un e ffic ie nte me c c a nismo di dife sa c ontro gli a ge nti e stra ne i, noto c ome Siste ma Immunita rio (SI): c e llule dive rse (ognuna c on funz ioni spe c ific he ) e mole c ole c irc ola nti, c oope ra no pe r ric onosc e re e d e limina re gli e le me nti pa toge ni. Al suo inte rno si ric onosc ono il SI inna to e il SI a da tta tivo (o a c quisito).I l primo è c a ra tte riz z a to da una risposta immunita ria ra pida , ma a spe c ific a , i c ui te mpi non e c c e dono l’ora , c he ra ppre se nta la prima re a z ione in pre se nz a di un pa toge no.I l se c ondo siste ma , inve c e , è distinto da una risposta a lta me nte spe c ific a e da un’a ttiva z ione molto più le nta (da qua lc he giorno fino a una o due se ttima ne ). L a princ ipa le c a ra tte ristic a di que st’ ultimo, pe rò, è la ge ne ra z ione di una me moria spe c ific a a lungote rmine . Qua ndo le dife se inna te de ll’ospite non sono suffic ie nti il SI a da tta tivo si a ttiva . Nonosta nte la risc ontra ta a sinc ronia te mpora le de i due c ompa rtime nti, que sti due tipi di immunità si sono rive la ti più inte rc onne ssi di que l c he si pe nsa sse . L ’immunità inna ta , a d e se mpio, ric hia ma i linfoc iti tra mite c itoc hine proinfia mma torie e stimola l’a ttiva z ione de ll’immunità a c quisita gra z ie a lle APC s ( antige n pre se nting c e lls ). [1-2] L a spe c ific ità e la me moria de l SI a da tta tivo sono a ssic ura te da un’e norme va rie tà de i T C R ( T c e ll re c e ptor ) e B C R ( B c e ll re c e ptor ) / Ig ( Immunoglobulin ) de i linfoc iti T e B , gra z ie a l ria rra ngia me nto ge ne tic o soma tic o c he a vvie ne ne i ge ni c orrisponde nti. Ne l c la ssic o proc e sso de lla “ R ic ombina z ione ge ne tic a soma tic a V(D)J” c e ntina ia di se gme nti, de tti V ariable (V), Div e rsity (D) e J oining (J), ve ngono ta glia ti e d inc olla ti gra z ie a due prote ine fonda me nta li: R ag1 e R ag2 . Suc c e ssiva me nte , una se le z ione c lona le e limina i linfoc iti i c ui re c e ttori sono re a ttivi ne i c onfronti de l se lf e a lla fine di que sto proc e sso il SI a c quisito è c omposto da nume rose popola z ioni linfoc ita rie in gra do di ric onosc e re milioni di diffe re nti a ntige ni. Qua ndo un linfoc ita e ntra in c onta tto c on l’a ntige ne spe c ific o, si a ttiva , a nda ndo inc ontro a d un’e spa nsione c lona le in c ui una pa rte de lle c e llule diffe re nz ia e dive nta e ffe ttric e , me ntre l’a ltra pa rte pe rma ne la te nte in c irc olo c ome “ c e llule de lla me moria ” : a d un se c ondo c onta tto c on l’a ntige ne la risposta indotta sa rà più ma ssic c ia e ve loc e . [1] I linfoc iti ne lla me moria a da tta tiva sono sta ti rite nuti pe r lungo te mpo gli unic i c a pa c i di me moria . T utta via , c on la sc ope rta de ll’e pige ne tic a e c on l’a vve nto de lle nuove te c nologie , ta le c onvinz ione è sta ta rime ssa in disc ussione . Già da te mpo, infa tti, si c onosc ono c omporta me nti a ssimila bili a l fe nome no de lla me moria c e llula re , qua li immunità e re siste nz e a c quisite , in orga nismi privi di un SI a da tta tivo, c ome ne gli inse tti e ne lle pia nte , ne lle qua li è sta to de sc ritto da te mpo il fe nome no de lle

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Informazioni tesi

  Autore: Davide Annese
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2019-20
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Scienze Biologiche
  Corso: Scienze biologiche
  Relatore: Giacomo Donati
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 21

FAQ

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Parole chiave

guarigione
wound healing
cellule staminali epidermiche
cellule staminali epiteliali
memoria cellulare
riepitelizzazione
aim2
inflammosoma
epidermide
memoria delle staminali.

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