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Telecronaca e storytelling: analisi lessicale e testuale del linguaggio calcistico nella telecronaca italiana e inglese

L’argomento portante della presente dissertazione è l’evoluzione del linguaggio giornalistico in ambito sportivo e, nello specifico, calcistico, ed il come tale evoluzione ha portato ad uno spunto di riflessione interessante legato a quelle che sono le analogie più evidenti riguardo l’utilizzo del linguaggio settoriale del calcio nella lingua italiana ed inglese. Per arrivare a determinate conclusioni, sarà tuttavia necessario analizzare minuziosamente le componenti principali del giornalismo e dello stile giornalistico applicato a tale attività sportiva, sia sul piano evoluzionistico che sul piano teorico. Il primo capitolo di questo percorso, di fatto, ruota principalmente attorno a quelle che sono le fondamenta del linguaggio giornalistico in Italia ed in Inghilterra, per poi analizzare le caratteristiche tecniche e culturali del giornalista e del telecronista odierno in entrambe le nazioni e nelle loro rispettive lingue di appartenenza, cercando di mettere in evidenza quali sono le maggiori differenze tra questi due stili di narrazione. Il secondo capitolo, invece, si concentra su un’ampia panoramica interessante le tre colonne portanti del linguaggio giornalistico e, di conseguenza, della cronaca – in questo caso, sportiva: il lessico, la semantica e le tipologie testuali. Analizzando queste tre componenti, fornendo una panoramica universale legata ai loro concetti di base e alle loro principali definizioni, sarà possibile comprendere le motivazioni per le quali queste componenti fondamentali del linguaggio giornalistico possono essere assai variegate a seconda della loro cultura d’appartenenza e, una volta spiegati tali concetti, si potrà procedere con un’analisi dei dati. Ed è così che il terzo capitolo di questo percorso sarà strutturato: basandosi su dati statistici, legati ad un precedente ascolto e successiva trascrizione di alcune parti di due telecronache calcistiche in entrambe le lingue prese in esame, si passerà all’analisi del lessico specifico utilizzato in questo ambito, interrogandosi sul se e perché determinati termini vengono adottati ed il modo in cui vengono applicati all’interno del contesto calcio. Si passa poi all’analisi delle tipologie testuali legate al contesto del linguaggio giornalistico nel racconto di una partita, vista da entrambi i punti di vista legati alle culture prese in analisi, cercando di capire qual è o quali sono le tipologie di testo maggiormente riconducibili ad entrambi i modi attraverso cui un giornalista e cronista inglese ed uno italiano raccontano ciò che succede all’interno del campo.
È un percorso incentrato su un pensiero prettamente personale: avendo ascoltato molteplici telecronache ed essendo il gioco del calcio una passione molto forte, ho notato che l’utilizzo di alcuni termini specifici è molto diverso tra le due lingue, dal punto di vista esclusivamente linguistico a quello semantico. Tutto ciò, di conseguenza, mi ha portato a pormi ulteriori domande sulla questione, legate principalmente all’origine di tali analogie nell’utilizzo di questo specifico vocabolario da parte di queste due lingue. Perché gli inglesi utilizzano dei termini presi dall’italiano e viceversa? Perché gli inglesi hanno un modo di raccontare ciò che accade all’interno del campo completamente diverso rispetto agli italiani? Questo lavoro non si pone solo l’obiettivo di rispondere a domande di questo tipo, ma è anche finalizzato a capire fino in fondo le motivazioni per cui le due lingue e di conseguenza le due culture applicate a questa radice del linguaggio giornalistico siano decisamente differenti, ma, allo stesso tempo, sono state e probabilmente sono ancora oggi interdipendenti.

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9 1.2 – Evoluzione del linguaggio giornalistico in Inghilterra Se nel corso dei secoli la lingua italiana, quando posta nel contesto del linguaggio giornalistico e de ll ’inf orma z ione, si è contraddistinta per la sua varietà e musicalità, ma anche per il rischio di risultare dispersiva ed eccessivamente orientata verso uno stile qualitativamente migliore, la lingua inglese si è invece quasi sempre concentrata su dei target differenti. Di fatto, l’ingl e se è considerata una lingua straight-to-the-point, 10 con l’obie tt ivo principale di risultare facilmente comprensibile alla massa attraverso un linguaggio piuttosto semplice e diretto, che possa permettere una lettura scorrevole e rapida, ma allo stesso tempo altamente esplicativa e di comprensione immediata. Tutte le fasi storiche, dal punto di vista cronologico, dello sviluppo de ll ’inf orma z ione, del giornalismo e del suo linguaggio, nel Regno Unito sono state caratterizzate a nc h ’e sse dal mantenimento dello stile più pertinente alla lingua di appartenenza in sé, ovvero il già citato stile “ stra ight-to-the- point ” : la grammatica inglese, molto meno articolata di altre lingue di radice indo-europea, ed il suo vocabolario, molto più ristretto rispetto alla sua controparte italiana, hanno permesso uno sviluppo quasi immediato di tale stile. Quindi, a partire dagli albori del giornalismo inglese, ovvero dal sedicesimo secolo, e per circa due altri secoli, il linguaggio utilizzato dagli inglesi a ll ’inte rno dei loro primi giornali è sempre risultato di grande semplicità, e per questo motivo è anche risultato di grande intrattenimento per i lettori: questi primi due secoli di sviluppo de ll ’inf orma z ione sono stati necessari quindi per plasmare uno stile apparentemente definitivo per tale ambito, garantendo il successo nelle vendite dei newspapers. 11 Successo che si è protratto anche nel diciottesimo secolo, grazie a pionieri del calibro di Jonathan Swift o Daniel Defoe, che hanno contribuito alla diffusione di uno stile 10 Espressione idiomatica inglese che indica la capacità di esprimersi in modo diretto e rapido, senza perifrasi o giochi di parole. 11 Il giornale si differenzia dalle altre forme di pubblicazione per la sua immediatezza, i suoi titoli accattivanti e il racconto di svariati argomenti, discussioni o eventi. Tali eventi dovevano interessare e coinvolgere il lettore, la cui attenzione era catturata soprattutto da articoli brevi, con frasi e paragrafi ristretti ma allo stesso tempo esplicativi. Questo stile aveva l’ o b iettiv o di attrarre un vasto pubblico tra quelli che avevano imparato a leggere in seguito all’ E d u ca tio n Act del 1870, che rese la scuola obbligatoria. Articolo consultato online all’ UR L : https://www.edu.xunta.gal/espazoAbalar/sites/espazoAbalar/files/datos/1541426032/contido/press/history_of_the_britis h_press.html (Ultima consultazione 19/04/20)

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Buccarella
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2019-20
  Università: Scuola Superiore per Mediatori Linguistici "Carlo Bo"
  Facoltà: Scuola sup. di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori
  Corso: Traduzione e Interpretazione
  Relatore: Sara Romanelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 55

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Parole chiave

calcio
sport
linguistica
lessico
semantica
storytelling
tipologie testuali
estratti
telecronaca sportiva
tipi testuali

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