Viaggio educativo tra cuore, democrazia ed immaginazione

Introduzione ~ 3 ~ Il termine “educazione” è generalmente considerato un sinonimo di "insegnamento" o "formazione", generalmente si riferisce al risultato di azioni, studi, autoeducazione o formazione, allo sviluppo di abilità e attitudini, alla correzione del comportamento o al trasferimento/ acquisizione di elementi culturali, estetici, morali. Dal punto di vista etimologico, il significato della parola pare abbastanza chiaro, tuttavia il suo, anche nei testi normativi e pedagogici, non è sempre privo di ambiguità. La poca chiarezza deriva, in taluni casi, da come il termine viene inteso ed utilizzato in idiomi differenti dalla nostra lingua. Lo scopo di questa tesi è cercare di disambiguare l’uso del termine, facendo un breve excursus nel mondo dell'educazione prescolare, analizzando il pensiero e le opere di alcuni grandi pedagogisti. La disamina partirà da Johann Heinrich Pestalozzi, ponendo l’attenzione sulla sua visione del bambino come "piccolo adulto" e sottolineando l'importanza che egli assegna ai valori sociali e morali della famiglia. Il pensiero del pedagogista svizzero sarà messo in relazione con quello puerocentrico di Maria Montessori e John Dewey, dei quali Pestalozzi, per alcuni versi, pare essere stato il precursore. La filosofia di questi autori, e di Pestalozzi in particolare, verrà raffrontato con alcuni testi letterari del XIX secolo, ed in particolare, con Oliver Twist di Charles Dickens, poiché proprio in questo racconto si illustra al meglio il funzionamento di quella che viene in gergo definita “una società adulta”, dove il fanciullo è considerato una forza motrice al pari di un uomo. Nel secondo capitolo, si illustrerà il pensiero pedagogico di Dewey che approfondirà alcuni concetti già espressi da Pestalozzi. Il cuore della trattazione verterà sul ruolo dell’educazione e della formazione del fanciullo nella costruzione di un sistema democratico. Alla base di