Skip to content

La concorrenza parassitaria come atto di concorrenza sleale

Il presente lavoro ha lo scopo di far luce sulla fattispecie della concorrenza parassitaria, ipotesi speciale di concorrenza sleale.
In un primo momento la concorrenza parassitaria fu priva di qualunque fondamento giuridico; fu giudicata superflua, in quanto faceva riferimento ad atti già regolamentati.
Il parassitismo economico cominciava ad essere una sfumatura di concorrenza sleale percepita anche al di fuori dei confini nazionali; fu proprio da uno studio del francese Saint Gal, con le critiche che ne seguirono, ad indirizzare il Franceschelli verso la costruzione del fenomeno.
Le prime esplicite direttive in materia, sono contenute nell’art. 10bis della Convenzione Internazionale di Unione per la protezione dell’attività industriale, costituita a Parigi nel 1883, nel quale si identifica l’atto sleale come “ […] qualsiasi atto di concorrenza contrario agli usi onesti, in materia industriale o commerciale […]”.
Nella normativa italiana, l’introduzione della concezione di concorrenza parassitaria non fu del tutto priva di resistenze.
Molti giuristi ebbero a contrastare od appoggiare il lavoro del Franceschelli, contribuendo comunque alla crescita della fattispecie.

La svolta si ebbe nel 1959 grazie ad una sentenza d’Appello del Tribunale di Milano ( ), la cui motivazione stabilì che “la continuata e ripetuta imitazione da parte di un soggetto economico delle iniziative industriali e commerciali del concorrente, costituisce atto di concorrenza sleale ai sensi dell’art. 2598”. Appare chiaro come in questa sentenza siano stati riconosciuti ed adottati molti degli elementi che hanno contribuito allo sviluppo della concorrenza parassitaria e ne costituiscono le attuali fondamenta.
E’ stato osservato come l’istituto giuridico della concorrenza parassitaria debba la sua nascita all’opera della giurisprudenza che ha via via elaborato un complesso di regole volte specificatamente a risolvere i conflitti tra imprenditori concorrenti e ha tentato di definire, sia pure in modo sommario, sanzioni adatte a reprimere tale tipo di illecito.
Partendo dal presupposto che il principio della libera concorrenza è un corollario del principio di libertà dell’iniziativa economica privata, proclamato nel 1° comma dell’art. 41 della Costituzione, possiamo ricercare l’origine delle norme che compongono la complessa materia della concorrenza sleale, all’interno della quale trova definizione la concorrenza parassitaria, nell’art. 1151 del Codice Civile del 1865, per il quale “qualunque fatto dell’uomo che arreca danno ad altri, obbliga quello per colpa del quale è avvenuto a risarcire il danno”.

Sotto il regime del Codice di Commercio del 1882, mancando una specifica disciplina legislativa della concorrenza sleale, l’elaborazione di questo istituto giuridico rimase prevalentemente affidata all’opera della giurisprudenza.
Fu solamente con la citata Convenzione Internazionale di Parigi nel 1883, che la repressione della concorrenza sleale ebbe un primo efficace strumento di intervento.
Si ebbe così, sin da allora, sia pure indirettamente, una qualificazione legislativa degli atti di concorrenza sleale ovviando anche alla questione sollevata a proposito dell’art. 1151 c.c. 1865 sulla necessità di una norma primaria richiesta per qualificare come illeciti gli atti di concorrenza parassitaria, spostando maggiormente l’attenzione sull’oggetto della tutela.
Secondo il Codice Civile del 1942, commette atti di concorrenza parassitaria chiunque “si vale direttamente o indirettamente di ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l’altrui azienda.”

Ma con l’introduzione della normativa sulla concorrenza sleale l’auspicato obiettivo di specialità e chiarezza richiesto non fu del tutto raggiunto, o meglio si creò iniziale imbarazzo a causa della (presunta) sovrapposizione con l’art. 10bis della Convenzione.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
La concorrenza parassitaria come atto di concorrenza sleale - 1 - LA CONCORRENZA PARASSITARIA COME ATTO DI CONCORRENZA SLEALE Capitolo 1 - Origini e fonti normative dell istituto. § 1.1 - La concorrenza parassitaria in Italia: il periodo precedente all elaborazione del Franceschelli, ambiguit di formulazione. Il concetto di concorrenza parassitaria si Ł formato prendendo le mosse da alcune distorsioni interpretative di norme gi codificate, nel senso che il termine parassitaria o parassitismo

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Giovanni Vincenzi
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1996-97
  Università: Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia Aziendale
  Relatore: Marchetti Notari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 171

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

diritto commerciale
concorrenza sleale
articolo 2598 del codice civile
concorrenza parassitaria

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi