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La regolamentazione del commercio dei prodotti agricoli nella Comunità Europea. Aspetti particolari in tema di carne bovina

I consumatori europei richiedendo un livello qualitativo quanto più elevato possibile dei generi alimentari, dimostrano un interesse crescente riguardo alle modalità e ai luoghi di produzione. Far fronte alle preoccupazioni dei consumatori quanto alla sicurezza e alla qualità dei generi alimentari è una delle responsabilità fondamentali dell’Unione europea.
La PAC (politica agricola comune) risponde a tali preoccupazioni. Lanciata nel 1962, rispondeva in quel momento alle preoccupazioni più pressanti di una Comunità che produceva appena l’80% del suo fabbisogno totale (rispetto al 120% di oggi). Il suo obiettivo dichiarato era di sviluppare la produzione al fine di ridurre la dipendenza alimentare. L’Europa, attraverso prezzi interni elevati, protezione alle frontiere e preferenza comunitaria, nel giro di una generazione ha raddoppiato e, in certi casi, triplicato la sua produzione, con una popolazione agricola ridotta di un terzo ed una superficie nettamente meno estesa. A questi innegabili progressi si sono tuttavia affiancati nuovi problemi. In primo luogo, le onerose eccedenze croniche ed inoltre, in secondo luogo, una disparità sempre più marcata tra la produzione, in termini sia di natura dei prodotti (burro e cereali) che di qualità (vini, carni rosse, ortofrutticoli), e le preferenze dei consumatori.
In questo difficile contesto con la riforma della PAC del 1992, si è dato il via ad un processo evolutivo che tende ad armonizzare l’offerta e la domanda, in particolare diminuendo la produzione, promuovendo un maggiore rispetto dell’ambiente ed un’utilizzazione più razionale delle terre e cercando di abbassare i prezzi: tutto ciò pone un maggiore accento sulla qualità dei prodotti.
Il ripetersi di eventi come la ESB, cioè la cosiddetta malattia della “mucca pazza”, o la crisi della diossina in determinati generi alimentari hanno contribuito ad aumentare i timori dei cittadini europei nel campo della sicurezza alimentare ed hanno senza dubbio contribuito anche ad un aumento della richiesta di prodotti biologici.

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CAPITOLO I La libera circolazione delle merci. 1. Introduzione I prodotti agricoli rientrano in via generale nella sfera di applicazione materiale delle norme sulla libera circolazione delle merci e nella disciplina del mercato comune (articolo 32, gi� 38 del Trattato) salvo quando siano oggetto del regime specifico regolato dalle disposizioni sulla P.A.C 1 . E� importante chiarire che il mercato comune delle merci comprende in linea di principio l�intero territorio degli Stati membri, ivi compresi gli spazi aerei e marini sottoposti alla loro giurisdizione, fatta eccezione per i territori espressamente indicati dall�articolo 299 del Trattato (ex art. 227) 2 . Destinatari delle norme in esame devono essere 1 G. Tesauro, Diritto Comunitario, parteII -Il mercato comune-; Padova: Cedam, 1995. Si veda a conferma di quanto detto le sentenze Commissione c. Regno Unito, causa 231/78, sent. 29 marzo 1979, Racc. p. 1447, punti 13-15; Charmasson, causa 48/74, sent. 10 dicembre 1974, Racc. p. 1383, 1394; Commissione c. Francia, causa 68/76, sentenza 16 marzo 1977, Racc. p. 515, sp. p. 531. 2 Si noti che il campo di applicazione territoriale delle disposizioni del Trattato relative alla libera circolazione delle merci va tenuto distinto dal c.d. territorio doganale della Comunit�, e cio� dal territorio ove trova applicazione la normativa doganale comunitaria di cui al reg. del Consiglio n. 2913/92 del 12 ottobre 1992 (in GUCE, 19 ottobre 1992, n. L 302) ed al relativo reg. di esecuzione della Commissione n. 2454/93 del 2 luglio 1993 (in GUCE, 11 ottobre 1993, n. L 253). I due ambiti territoriali hanno infatti una diversa valenza giuridica e non coincidono perfettamente. Sull�argomento si veda Bessone, Il diritto privato nell�Unione europea , 2000, capitolo VII:la libera circolazione delle merci.

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Dell'oro
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Bruno Nascimbene
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 222

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Parole chiave

agricoltura biologica
bse
cee
comunità europea
mercato agricolo europeo
mercato unico
mucca pazza
tutela dei consumatori
carne bovina
politica agricola comunitaria
sicurezza alimentare
prodotti biologici
prodotti agricoli
prodotti agroalimentari
qualità dei generi alimentari

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