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Blockchain nella Supply Chain: immaginari e pratiche

Dati della Blockchain in Italia

La Blockchain è sempre più oggetto di studio, nonché di interesse da parte di aziende, organizzazioni e istituzioni per il suo potenziale rivoluzionario dei sistemi sociali ed economici, ciò giustifica le numerose ricerche focalizzate sulle possibili pratiche e sui benefici che la Blockchain può apportare nel mercato e nella società. Si parla di una tecnologia disruptive, capace di innovare non solo i prodotti e i processi, ma anche la visione strategica delle aziende e l'intera value chain.

In ambito internazionale continuano ad aumentare i progetti di Blockchain e Distributed Ledger, nel 2021 infatti si contano a livello globale 370 iniziative (progetti e annunci) sviluppate da aziende e pubbliche amministrazione, +39% rispetto al 2020, che portano a 1.615 il totale dei casi censiti dal 2016 ad oggi. Come rappresentato dalla figura che segue, l'Italia si colloca al quinto posto con Francia, Corea del Sud e Australia nella top 10 delle nazioni per numero di progetti [...].

In Italia l'Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano mostra come a fronte di questo fervore internazionale, il mercato italiano è in fase di attesa. Ancora non si vede una crescita decisa dell'adozione delle tecnologie Blockchain e gli investimenti delle aziende sono pari a 28 milioni di euro nel 2021, più o meno stabili rispetto ai 23 milioni del 2020 e ai 30 milioni del 2019. In Italia il settore più attivo si conferma quello finanziario e assicurativo, con il 50% degli investimenti, seguono la pubblica amministrazione (15%), in forte crescita anche grazie allo sviluppo dell'Italian Blockchain Service Infrastructure, l'agroalimentare (stabile all'11%) e le utility (10%).

In continuità con il 2020, il mercato italiano è focalizzato soprattutto sullo sviluppo di progetti pilota e sull'evoluzione di quelli già in produzione, lo si può osservare dalla ricerca di Statista (figura 15) che evidenzia come delle 59 grandi aziende italiane intervistate la percentuale più alta (36%) si riscontra tra coloro che stanno conducendo un progetto pilota.

Tra i settori di attività particolarmente interessati allo sviluppo della Blockchain spicca quello agroalimentare. Tale settore è strategico per la maggior parte dei Paesi, in quanto rappresenta una percentuale rilevante del valore aggiunto della produzione totale e contribuisce significativamente al prodotto interno lordo (PIL). Nel 2020 con un valore aggiunto dell'agricoltura pari a 31,4 miliardi di euro correnti, l'Italia mantiene il primo posto della classifica europea, seguita dalla Francia; su un totale di valore aggiunto pari a circa 177 miliardi di euro per l'intero sistema agricolo della Ue27, l'Italia ha contribuito per il 17,8%, la Francia per il 17,1%, la Spagna per il 16,5% e la Germania per l'11,4% (Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT, 2020).

Una gran parte delle aziende italiane presenta una scarsa conoscenza delle tecnologie Distribuited Ledger Technologies (DLT) e delle possibili applicazioni della Blockchain.

In base ad uno studio condotto nel 2018 da Statista sul livello di conoscenza autodichiarato della tecnologia Blockchain di 63 grandi aziende in Italia, attraverso questionari e interviste telefoniche, emerge che solo il 26% delle imprese rispondenti ha una conoscenza approfondita della tecnologia Blockchain, mentre si può vedere (figura 16) come il 31% ha una competenza nulla o limitata di essa.

Questo dato motiva la scarsa diffusione della tecnologia Blockchain: solo il 2% delle grandi aziende e l'1% delle PMI portano avanti sperimentazioni e progetti nell'ambito di tale settore tecnologico innovativo.

Le principali start-up che hanno iniziato a lavorare su soluzioni innovative basate sulla Blockchain da offrire alle imprese si sono focalizzate sul tema della tracciabilità e delle certificazioni che garantiscono l'autenticità o la qualità dei prodotti, offrendo un servizio nella gestione della catena di approvvigionamento e nella tutela della proprietà intellettuale, contro ogni forma di contraffazione e in difesa del made in Italy.

Ciò è giustificato dall'indagine del 2019 di Statista che esamina per ogni settore il livello di interesse relativo alla Blockchain delle imprese italiane; nell'immagine riportata (figura 17) di seguito la Supply Chain traceability e il Supply Chain Management sono gli ambiti in cui le aziende percepiscono maggiormente un possibile ambito applicativo della Blockchain, questi due settori sono secondi solo alla Cybersecurity.

Il livello di interesse è stato misurato su una scala da 1 (interesse basso) a 5 (interesse alto) e Il campione esaminato era composto come segue: 40% Produzione Industriale, 17% Moda/Lusso, 15% Servizi, 10% CPG, 10% Energia & Utilities, 7% Retail.

I risultati delle precedenti analisi sono in linea con le aspettative delle imprese che prospettano l'adozione della Blockchain entro 2/3 anni principalmente per garantire la tracciabilità di prodotti e materiali e per agevolare i processi di management come quello della Supply Chain, come si osserva nella figura riportata [...].

Per sintetizzare i dati raccolti da Statista e dall'Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano si può affermare che gli investimenti nelle soluzioni Blockchain a livello internazionale sono in aumento, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, mentre in Italia rimangono costanti dal 2019 ad oggi, sintomo che la percezione di questa tecnologia sia positiva nelle sue applicazioni.

Tuttavia, dei 751 progetti totali riscontrati dall'Osservatorio solo meno della metà sono operativi, mentre gli altri si dividono tra prototipi o PoC, ossia prove di concetto con lo scopo di determinare la fattibilità dell'idea, la sua potenzialità e i relativi investimenti che conseguirebbero per metterla in pratica. Questi dati sono giustificati dal fatto che la tecnologia Blockchain è relativamente recente e ancora più recenti sono gli studi delle applicazioni possibili di questa in business già avviati per aumentare la competitività delle imprese e renderle più efficienti.

Importante per l'oggetto di tesi è il dato raccolto relativamente alle probabili attuazioni della Blockchain e delle aspettative future delle imprese italiane che mostrano come il tema del Supply Chain Management e del suo possibile miglioramento attraverso la possibilità di tracciare la catena siano tra i temi emersi con più forza nel report di Statista.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Blockchain nella Supply Chain: immaginari e pratiche

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Informazioni tesi

  Autore: Giovanni Bellocchio
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2021-22
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Comunicazione per l'Impresa, i Media e le Organizzazioni Complesse
  Relatore: Matteo Tarantino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 97

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