Cibo e controllo: Anoressia, Reverse Anorexia e Ortoressia

Il termine “reverse anorexia” indica una forma di disturbo alimentare derivata dal desiderio di “non perdere massa muscolare”. Tale disturbo è stato riscontrato in prevalenza in soggetti di sesso maschile, anche se non sono poche le donne che hanno riposto nella propria forma fisica e nel desiderio del “fisico perfetto” l’obbiettivo principale per la propria identità.
A differenza dell’anoressia nervosa, in cui la preoccupazione principale concerne la paura di ingrassare, nell’anoressia reverse l’obbiettivo principale è di vedersi muscoloso e di evitare il più possibile una corporatura esile e asciutta. In conseguenza di ciò, il soggetto antepone ad una normale vita sociale, lavorativa o alle proprie attività ricreative, il bisogno compulsivo di effettuare sedute interminabili in palestra per aumentare la massa muscolare; a questo scopo, le persone consumano una quantità eccessiva di farmaci anabolizzanti e seguono una dieta ferrea di tipo iperproteico con pochi grassi. Molto comune è la tendenza ad evitare relazioni sociali: la “corazza muscolare” infatti, che il soggetto antepone tra sé stesso e il mondo esterno, può essere interpretata come il tentativo di “superare” (in qualche modo) la sensazione di inadeguatezza che l’attanaglia; il corpo forte e muscoloso “rende cosi l’immagine fallicamente potente/temibile”.
La distorsione dell’immagine corporea, elemento in comune con l’Anoressia Nervosa, non permette all’individuo di percepirsi come esso è ma, nonostante gli sforzi, lo fa permanere in una realtà “illusoria” in cui sente di non essere ancora “abbastanza” grosso. Questo amplifica il bisogno di approvazione, le sedute in palestra e l’isolamento sociale.
“Protegendosi dal mondo esterno, egli pone una distanza “muscolare” fra se stesso e gli altri, nel tentativo di controllare il mondo senza rimanerne invaso”.