Skip to content

Errori di comunicazione e stakeholder management, la crisi reputazionale di Dolce & Gabbana

Scandali ripetuti e mancanza di consapevolezza socioculturale. L'approccio inadeguato e poco inclusivo di D&G al mercato cinese

Il video ha spinto le discussioni online sulla leadership nel settore della moda e del lusso e ha ritenuto i due stilisti responsabili dei loro comportamenti inadeguati. Ciò è stato fatto considerando che il marchio era già stato coinvolto in crisi e comportamenti simili (la già analizzata campagna del 2007 o i commenti contro i partenopei del 2017).
Nel 2015, in particolare, Dolce e Gabbana rilasciano un'intervista a Panorama in cui gli stilisti hanno espresso il loro punto di vista sulla famiglia tradizionale e su alcune tecniche di procreazione medicalmente assistita. In particolare, Dolce ha dichiarato di non considerare figli "veri" quelli nati grazie a fecondazione assistita o utero in affitto, definendo i bambini concepiti con queste tecniche come "figli della chimica".73
Tali affermazioni hanno scatenato un’accesa polemica a livello internazionale, che ha visto il mondo, social e no, dividersi in maniera polarizzante. Personalità come Elton John, padre di due bambini nati da madre surrogata, hanno attaccato duramente gli stilisti, invitando al boicottaggio dei loro prodotti.

Anche altri personaggi come Courtney Love, Martina Navratilova e Ricky Martin hanno espresso indignazione via social condannando duramente le parole di Dolce e Gabbana.74
La copertina di Panorama del 12 marzo 2015 mostrava l’immagine di Domenico Dolce e Stefano Gabbana con la scritta “VIVA LA FAMIGLIA (TRADIZIONALE)”, tuttavia, alcuni utenti dei social media hanno evidenziato come le loro dichiarazioni fossero in contrasto con quanto affermato dieci anni prima sulle pagine di Vanity Fair. In particolare, nel 2005 la copertina della rivista riportava le immagini dei due stilisti, descrivendoli come desiderosi di diventare genitori, a tal punto che è stata ampiamente condivisa su piattaforme come Twitter e Facebook, dove gli utenti l'hanno posta a confronto con quella più recente di Panorama.

Tale confronto visivo intendeva evidenziare la differenza tra le precedenti dichiarazioni che esprimevano il desiderio di paternità, e le loro recenti affermazioni a sostegno della sola famiglia tradizionale per contestare la coerenza delle opinioni espresse nell'intervista a Panorama. Dal polverone, Dolce e Gabbana si sono difesi spiegando che non era loro intenzione giudicare le scelte altrui, ma semplicemente esprimere il proprio punto di vista.
Hanno poi ribadito di credere profondamente nei valori della libertà e dell'amore. Con tale precisazione, gli stilisti hanno voluto sottolineare di non aver mai avuto l'intenzione di condannare opinioni discostanti dalla loro, bensì di esercitare unicamente il diritto di liberamente esporre la propria posizione del rispetto della pluralità di vedute all'interno di uno Stato democratico fondato sul pluralismo e la tolleranza.

Ulteriore errore comunicativo, che ha contribuito ad alimentare la controversia, è stato però commesso dallo stesso Gabbana che ha criticato duramente l'atteggiamento autoritario di Elton John, sostenendo il diritto a posizioni e idee diverse rispetto alla propria. In particolare, Stefano Gabbana ha risposto direttamente al musicista britannico sul suo profilo Instagram, definendolo "fascista". Inoltre, ha lanciato l'hashtag #boycotteltonjohn a supporto della propria posizione. In Italia la vicenda ha acceso il dibattito sul rispetto della libertà di pensiero. Secondo alcuni, le reazioni contro gli stilisti mostrano come certe lobby siano intolleranti verso opinioni divergenti dalle proprie. Altri ritengono invece che le loro affermazioni abbiano urtato la sensibilità di molte persone.
Il dibattito ha continuato ad alimentarsi attraverso i social network, con oltre 30.000 tweet pubblicati e circa 1.200 siti online che hanno riportato la notizia nei mesi successivi fino a che la disputa ha trovato una conclusione nell'agosto 2015, quando Domenico Dolce ha rilasciato delle scuse pubbliche tramite la rivista Vogue76, ammettendo di non aver considerato a sufficienza le sensibilità altrui con le sue dichiarazioni.
Dolce & Gabbana ha commesso in particolare altri errori nel campo dell'advertising in Cina e non è la prima volta che ha creato polemiche.
Nel 2017, il brand ha scelto di pubblicare su importanti social network cinesi, come Weibo e WeChat, delle foto di modelli che indossavano abiti D&G in vecchi centri abitati di Pechino, causando reazioni negative da parte dei consumatori cinesi che hanno criticato la visione antiquata e superata della campagna pubblicitaria. Anche in questo caso tali immagini erano state rimosse dall'account ufficiale Weibo di Dolce & Gabbana.
Un evento simile è avvenuto in Italia nello stesso anno, quando è stata presentata la pubblicità del profumo "The One" con due attori di una famosa serie TV internazionale.
L'uso di stereotipi ha scatenato un dibattito pubblico, con molti abitanti di Napoli che hanno trovato imbarazzante e offensivo rappresentare la loro cultura in quel modo a livello internazionale. Con l'ultimo scandalo virale, l'uso di Instagram da parte di Dolce & Gabbana come mezzo comunicativo per porgere le scuse, sembra avere avuto un impatto doppiamente negativo, principalmente a causa della mancanza di familiarità con la cultura.
L'epilogo è stato infatti un disastro commerciale e comunicativo.
La campagna, che avrebbe dovuto segnare una sempre maggior integrazione del marchio nel vasto mercato cinese, si è trasformata in una serie di danni incalcolabili per la maison.
Secondo Robert Williams, che scrive in un articolo di marzo 2019 nella pagina online di Bloomberg Businessweek, che la Cina sta ancora subendo le conseguenze di questo scandalo mediatico. Nonostante molte aziende occidentali faticano a comunicare efficacemente con la Cina, stupisce che un marchio prestigioso come Dolce & Gabbana, con un valore stimato tra i 4 e i 5 miliardi di dollari e una proiezione internazionale, possa aver lanciato una campagna pubblicitaria così inappropriata in un mercato strategico come quello cinese.
I consumatori cinesi sono infatti il principale motore della crescita del lusso globale e la Cina rappresenta un mercato fondamentale per il marchio, infatti secondo un rapporto pubblicato nel 2019 dalla società di consulenza globale McKinsey, entro il 2025, 7,6 milioni di famiglie cinesi rappresenteranno 1 trilione di renminbi nelle vendite globali di lusso, ovvero 156 miliardi di dollari77, rappresentando il 40% della spesa del settore a livello globale mondiale e determinerà il 65% della crescita di questo mercato.78
Il successo di campagne simili richiede uno studio approfondito e un approccio culturalmente consapevole, in grado di riconoscere e rispettare le differenze.
Comprendere una cultura complessa come quella cinese necessita di preparazione, anche di tempo e investimenti economici.
Tuttavia, Dolce & Gabbana sembra aver ignorato queste basilari prerogative.






73 Marocco, T. (2023, marzo 14). Dolce e Gabbana e la famiglia tradizionale: le reazioni. Panorama. https://www.panorama.it/news/dolce-e-gabbana-famiglia-tradizionale-reazioni
74 Ognibene, F. (2015, marzo 16). Gay e figli. Su Dolce & Gabbana tempesta (con colpi bassi). Avvenire. https://www.avvenire.it/vita/pagine/dolce-e-gabbano-figli-coppie-omosessuali-liberta-espressione
75 nextQuotidiano. (2015, marzo 12). Dolce & Gabbana e la copertina di Vanity Fair. https://www.nextquotidiano.it/dolce-gabbana-e-la-copertina-di-vanity-fair/
76 Mower, S. (2015, August 14). Domenico Dolce apologizes for his controversial remarks. Vogue. https://www.vogue.com/article/dolce-and-gabbana-synthetic-babies-apology
77 Gibellino, F. (2019, maggio 31). Cina, il lusso tocca 156 miliardi. MFFashion.com. https://www.mffashion.com/news/cina-il-lusso-tocca-156-miliardi-201905301816285107
78 Fumagalli, L. (2019, maggio 6). 180 miliardi di consumi nel 2025, per McKinsey il lusso resta una questione cinese: “Consumatori più consapevoli” - Laconceria: Il portale dell’area pelle. LaConceria. https://www.laconceria.it/cronaca/180-miliardi-di-consumi-nel-2025-per-mckinsey-il-lusso-resta-una- questione-cinese-consumatori-piu-consapevoli/

Questo brano è tratto dalla tesi:

Errori di comunicazione e stakeholder management, la crisi reputazionale di Dolce & Gabbana

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Sara Grattieri
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2022-23
  Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Facoltà: Economia
  Corso: Marketing, Comunicazione Aziendale e Mercati Globali
  Relatore: Giorgio Castoldi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 67

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

crisis communication
dolce & gabbana
stakeholder management
stakeholder oriented-approach
crisis reputation
crisis communication management

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi