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Lombroso e la teoria del criminale: ''Le Origini''

Suicidi dei delinquenti

Di seguito saranno approfondite le teorie di Lombroso riguardo il suicidio dei delinquenti e li rapporteremo ai dati riguardo ai suicidi che avvengono oggigiorno negli istituti di pena italiani, cercando di ricavarne interessanti raffronti e spunti di riflessione, su un tema delicato, che, come vedremo, non si limita ai delinquenti, e, nonostante la mancanza di dati globali alla fine del 1800, aveva portato Lombroso a trarre alcune conclusioni esatte, che non hanno mutato al cambiare dei tempi, ma rappresentano una costante in quanto sono immutate le cause che spingono un soggetto verso il suicidio. Lombroso sosteneva che il criminale abbia una maggiore disposizione a commettere suicidio in quanto privo di senso morale e di spirito di conservazione, bisogna ricordare l'importanza del cristianesimo nella società dell'epoca e di quanto grave e deplorevole fosse considerato tale atto dalla chiesa, ma anche dall'opinione pubblica e dallo stesso scienziato.

"Questa insensibilità giova, infine, a spiegare il fenomeno, che, come assai bene avvertiva il Morselli (Del suicidio nei delinquenti, 1877), è, quasi, caratteristico del delinquente la maggior frequenza del suicidio. Infatti, il suicidio nei delinquenti segue le leggi d i oscillazione che si notano in tutti gli uomini, come: prevalenza nell'estate, nel sesso maschile, nei celibi e vedovi, nell'età tra i 21 e i 31 anni incremento nelle popolazioni più civili, e in quelle in cui i suicidi sono in aumento onde più frequenti in Sassonia e Danimarca e più da noi negli ultimi anni.

Tasso di suicidi ogni 100.000 maschi:

Italia
Carcerati 17 Liberi 6,2
Olanda
Carcerati 130 Liberi 12,0
Norvegia
Carcerati 74 Liberi 9,4
Inghilterra
Carcerati 28 Liberi 6,9

Né questa maggior frequenza può credersi effetto solo del dispiacere pella condanna e delle torture prodotte dalla lunga prigionia, o dalla mancanza di ogni consorzio, essendo appena sensibile l'aumento dei suicidi nelle carceri cellulari in confronto alle miste e non avverandosi, certo, nelle carceri cellulari pei minorenni e notandosene il maggior numero negli imputati (Italia 38%) e fra i condannati, spessissimo, se non esclusivamente nei primi mesi della detenzione. Evidentemente questa frequenza del suicidio, fra i delinquenti nelle prime epoche del la reclusione, anche prima della condanna, o per leggiere condanne, dipende da una tendenza speciale; e prima di tutto, da quella insensibilità, da quella mancanza dell'istinto di conservazione, di cui, poco sopra, addussimo tante prove, e che appare negli strani modi di suicidio, come nel B., citato da Hoffmann, che si uccise ingoiando un enorme pezzo di tendine. Vi si aggiunse l'imprevidenza ed impazienza, onde sono dominati; per cui, ad un male, anche lieve, da sopportare, per molto tempo, preferiscono u n male gravissimo, ma subitaneo, e per cui trovan men dura la morte che il vedere insoddisfatte le proprie momentanee, passioni.
Una prova singolarissima è quella offerta da un autografo di Seghetti, soldato fucilato per insubordinazione, che mi fu favorita dal Cav. Astengo. È, come vedesi, uno schizzo grossolano della scena della propria morte. Vi schizzò se stesso legato ad una sedia, con un prete vicino che mostra la croce, a pochi passi un ufficiale dà colla spada il segnale dello sparo ad un pelottone che ha già spianato il fucile contro di lui. Dall'alto, da un palco foderato da arazzi, come in gran cerimonia od in un teatro, assistono allo spettacolo soldati di varie armi con donne, fumando, ciarlando, e additando la vittima.
Tutta la scena, schizzata alla gran diavola, è incorniciata da due alberi che stendono abbastanza artisticamente i loro rami coperti di foglie.
Dietro il foglio il Seghetti copiò una lirica da un libro che gli avevano prestato, e la finisce colle parole: Addio addio, ricordo di Seghetti." (3)*

Questo brano è tratto dalla tesi:

Lombroso e la teoria del criminale: ''Le Origini''

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Informazioni tesi

  Autore: Fabiana Severino de Lima
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università Telematica "E-Campus"
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Armando Palmegiani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 86

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Parole chiave

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atavismo
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i delitti nei fanciulli
pazzia morale
recidiva e morale dei delinquenti
fisionomia dei delinquenti
educazione nell'uomo delinquente

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