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L'autoregolazione emotiva nei pazienti con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD): esperienza presso la S.C. NPIA dell'ASL TO3 di Pinerolo

Teoria della mente e ASD

Un ultimo aspetto che interferisce con la regolazione emotiva nei soggetti con ASD, come già accennato, è il deficit nell’assunzione della prospettiva altrui o Teoria della Mente (Theory of Mind, ToM). Essa risulta fondamentale nello sviluppo di capacità sociali ed emotive efficaci, perché si basa sulla capacità di desumere e ipotizzare quello che l’altra persona crede, desidera o pensa, prendendo in considerazione sia l’aspetto sociale della situazione che le circostanze in cui umanamente ci si trova.
La ToM è quindi la capacità di interpretare gli stati mentali di sé stessi e degli altri e permette agli individui di fare considerazioni e spiegazioni ragionevoli rispetto al comportamento assunto dalle altre persone. La sua influenza sulle abilità sociali è quindi fondamentale.
Oggi risulta essere ampiamente condiviso che i soggetti con ASD mostrano importanti difficoltà nel sviluppare la capacità di inferire gli stati mentali altrui dalle loro parole e azioni.
La performance dei bambini ASD in situazioni che comprendono l’utilizzo della ToM è correlata alla competenza sociale, che risulta estremamente soggettiva e variabile all’interno dello spettro. Infatti, gli individui ASD che hanno successo nei compiti di ToM sono integrati meglio a livello sociale rispetto ai coetanei con ASD che ha più difficoltà. In particolare, il soggetto che manifesta delle menomazioni in questa abilità presenta, di conseguenza, dei deficit sociali, comportamentali e di comunicazione (Andreou & Skrimpa, PubMed, 2020).
Questa limitata capacità di valutare la risposta emotiva degli altri trascina in soggetto ASD all’interno di incomprensioni e frustrazioni che ostacolano l’accurata rivalutazione delle situazioni. Infatti, molte delle strategie più comuni di regolazione emotiva necessitano della capacità di comprendere le intenzioni e gli stati emotivi altrui. Nelle situazioni sociali, che richiedono a tutti gli esseri umani la capacità di processare delle informazioni complesse, gli individui con ASD possono compiere errori di interpretazione. Alcuni esempi possono essere il concentrarsi su dettagli non rilevanti, errori di lettura della situazione o difficoltà nel prendere in considerazione l’esperienza dell’altro (Franciosi, 2017).
Un’altra teoria che ha ricevuto attenzione in letteratura è quella dei “neuroni specchio” (Mirror Neurons, MN), rispetto alle possibili connessioni con tratti autistici. Si ipotizza che essa costituisca uno dei fattori responsabili dell’attenuazione della ToM in individui ASD. Inoltre, è associata anche alla teoria neurocognitiva interpretativa dei disturbi sociali e comunicativi dell’ASD.
Con il termine “neuroni specchio” si considera l’insieme dei neuroni situati nella corteccia cerebrale che vengono attivati durante l’esecuzione ma anche l’osservazione di un’azione. Assumono questa denominazione per la loro capacità di rispecchiare i modelli comportamentali. Infatti, permettono agli osservatori di codificare e intendere le intenzioni dietro le sequenze di azioni osservate e di essere in grado di imitarle. Inoltre, si ipotizza che siano direttamente collegate alle abilità e alle competenze sociali negli esseri umani, compresa l’imitazione, l’empatia, la ToM e lo sviluppo del linguaggio. A causa del fatto che gli individui con ASD riportano delle menomazioni nelle aree cerebrali in cui sono presenti anche i MN, si suggerisce che anche questo sistema sia disfunzionale.
Il meccanismo alla base dell’attivazione degli MN è fortemente legato alla capacità di imitazione e all’apprendimento basato sull’imitazione dei movimenti gestuali e delle espressioni facciali. L’azione di imitazione della mimica facciale è essenziale per l’emergere dell’empatia a livello neurobiologico e favorisce lo sviluppo comportamentale ed emotivo attraverso la comunicazione non verbale.
Perciò si teorizza che i MN siano al centro del processo di percezione delle intenzioni dietro un’azione, che facilita ulteriormente l’emergere e lo stabilirsi dell’empatia. Giocano anche un ruolo significativo per la formazione di obiettivi e motivazioni comuni con altri individui. La disfunzione nel sistema MN dell’ASD ha un impatto sulla comprensione dell’azione e dell’intenzione. In particolare, questi individui presentano un deficit nella percezione dell’azione motoria e nel ragionamento di un’azione. Come già detto, i MN hanno un ruolo fondamentale nella comprensione sociale e che il loro funzionamento faciliti il processo di accesso e percezione dello stato emotivo degli altri come risultato della capacità di riflettere i propri stati ed esperienze interne individuali (Andreou & Skrimpa, PubMed, 2020).

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'autoregolazione emotiva nei pazienti con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD): esperienza presso la S.C. NPIA dell'ASL TO3 di Pinerolo

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Informazioni tesi

  Autore: Camilla Tortone
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Scienze mediche e biologiche
  Corso: Tecniche della riabilitazione psichiatrica
  Relatore: Marco Rolando
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 118

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