Skip to content

Televisione, pubblicità e tutela dei minori: le legislazioni italiana e francese a confronto

In una società alle prese con un continuo progresso tecnologico testimoniato dall’incessante emergere di nuovi mezzi di comunicazione, la televisione mantiene intatto il suo appeal e assurge al ruolo di medium principe in quest’ambito. Essa è fonte di intrattenimento e di informazione per la stragrande maggioranza dei bambini di tutto il mondo.
I minori di ambedue i sessi, di tutte le classi sociali e di ogni regione del globo terrestre guardano regolarmente, anche per diverse ore al giorno, la televisione, la amano profondamente e apprendono più cose (positive e negative) da essa che da qualunque altro agente di socializzazione.
Per queste ragioni, ho ritenuto opportuno ed estremamente attuale analizzare il complicato rapporto tra televisione e minori e focalizzare l’attenzione sul panorama normativo italiano e francese, comprensivo dell’autoregolamentazione, a tutela di questi ultimi.
Nel terzo capitolo “La legislazione italiana” ho esaminato l’intero sistema normativo italiano sul rapporto tra tv e tutela dei minori. In tale materia, la nostra legislazione si suddivide in tre macroaree: la disciplina legislativa, l’autoregolamentazione e la co-regolamentazione.
Le leggi basilari su questo tema sono: la legge 6 agosto 1990, n.223 (la legge “Mammì”), la legge 31 luglio 1997, n.249 (la legge “Maccanico”), la legge 3 maggio 2004, n.112 (la legge “Gasparri”) e il decreto legislativo 31 luglio 2005, n.177 recante il testo unico della radiotelevisione.
La legge “Mammì” contiene norme a tutela dello sviluppo psichico e morale dell’utente; la “Maccanico”, invece, istituisce l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (in sigla Agcom) e reca alcune norme sui sistemi radiotelevisivo e delle telecomunicazioni. Quest’ultima legge, infatti, vieta la trasmissione di programmi nocivi per lo sviluppo dei minori.
L’articolo 10 della legge “Gasparri” obbliga le emittenti televisive “a garantire l’applicazione di specifiche misure a tutela dei minori nella fascia oraria di programmazione dalle ore 16.00 alle ore 19.00 e all’interno dei programmi direttamente rivolti ai minori, con particolare riguardo ai messaggi pubblicitari, alle promozioni e ad ogni altra forma di comunicazione commerciale e pubblicitaria”.
Il testo unico della radiotelevisione, infine, all’articolo 34 riordina il quadro normativo in materia.
Per quanto concerne l’autoregolamentazione ho esaminato il Codice di autoregolamentazione media e minori sottoscritto il 29 novembre 2002 da Rai, Mediaset, La7, Mtv Italia e dalle principali associazioni di emittenti commerciali ed anche il Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale, giunto alla sua 48ª edizione.
Il Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale protegge i minori da eventuali messaggi pubblicitari che possano turbarli o causar loro dei piccoli traumi.
Le principali norme di co-regolamentazione, infine, sono contenute nella legge “Gasparri” e nel testo unico della radiotelevisione.
Nel quarto e ultimo capitolo “La legislazione francese” ho illustrato il quadro normativo francese in materia. In Francia, la legislazione si basa sulla legge-quadro sulla comunicazione audiovisiva, la n.86-1067 del 30 settembre 1986 che ha subito successive modifiche e integrazioni.
Il punto cardine del sistema transalpino è costituito dalla segnaletica televisiva che suddivide i programmi in cinque categorie:
I. adatti a qualsiasi tipo di pubblico;
II. vietati ai minori di 10 anni;
III. vietati ai minori di 12 anni;
IV. vietati ai minori di 16 anni;
V. vietati ai minori di 18 anni.
Ogni categoria ha un suo specifico pittogramma.
Il principale organo di controllo del settore è costituito dal Conseil Supérieur de l’Audiovisuel che ha potere normativo (in quanto può indirizzare alle reti televisive raccomandazioni, direttive e circolari a carattere vincolante), svolge una funzione di controllo sui programmi trasmessi dalle reti pubbliche e private e, infine, può comminare sanzioni pecuniarie di importo variabile in rapporto alla gravità della trasgressione.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
3 INTRODUZIONE Il lavoro affronta un tema assolutamente attuale in una società che vive un irrefrenabile progresso tecnologico e nella quale sono sorti, sorgono e sorgeranno sempre nuovi media. Ma nonostante ciò la televisione conserva intatto il suo fascino e soprattutto nulla sembra scalfire la sua posizione dominante in questo panorama. Per questo motivo ho voluto affrontare la questione del complicato rapporto tra televisione e minori e le tutele che sono previste dalle leggi e dall’autoregolamentazione a favore di questi ultimi. I minori di ambedue i sessi, di tutte le classi sociali e di qualsiasi regione del mondo guardano regolarmente la televisione, l’apprezzano moltissimo e imparano più cose da essa (nel bene e nel male) che da qualunque altro agente di socializzazione. La fruizione del mezzo televisivo accomuna i minori di tutti i Paesi del globo terrestre. Molti non sono alfabetizzati e non vanno a scuola, parlano lingue diverse, mangiano cibi diversi, fanno giochi diversi, affrontano situazioni molto diverse nella vita quotidiana, hanno sogni e aspirazioni diversi per il loro futuro, ma quasi tutti ogni giorno sono catturati dal fascino del piccolo schermo televisivo. La tesi, dunque, si articola in quattro capitoli. Nel primo, intitolato “I minori e la televisione”, vengono affrontati alcuni argomenti di carattere generale quali: il ruolo dei genitori nel guidare i figli ad una corretta esposizione al mezzo televisivo, il modo in cui la televisione influisce sullo sviluppo cognitivo del minore e costruisce la realtà sociale, gli effetti che essa determina sul modo di pensare e di agire dei piccoli telespettatori e, infine, la relazione tra fruizione televisiva e rendimento scolastico dei minori con la menzione del caso dei Teletubbies, emblematico delle sue potenzialità educative. Il secondo capitolo “I minori e la pubblicità” focalizza la sua attenzione su un aspetto particolare della televisione: la pubblicità. Lo stesso tratta alcuni temi come: l’opinione che i minori hanno degli spot pubblicitari, le tecniche che le agenzie

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Aldo Claudio Quercia
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Macerata
  Facoltà: Economia
  Corso: Pubblicità e comunicazione d'impresa
  Relatore: Marco Rossignoli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 144

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi