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La censura in Portogallo durante il salazarismo: il caso di "Histórias de Amor" di José Cardoso Pires

La seguente tesi si propone di analizzare la questione della censura e, di conseguenza, il periodo storico in cui ha vissuto l'autore José Cardoso Pires, arrivando poi a descrivere la sua figura e le sue opere, terminando con una breve analisi di alcuni racconti presi dalla raccolta Histórias de Amor. Nel primo capitolo ci si concentra esclusivamente sulla descrizione del periodo storico antecedente alla dittatura salazarista, arrivando gradualmente a descrivere il periodo che vide il Portogallo sotto il governo dell'Estado Novosotto la guida di Salazar. Inizialmente si parla del periodo finale della monarchia in Portogallo e del periodo immediatamente successivo, vedendo poi anche cosa spinse i politici portoghesi a creare un sistema repubblicano per governare il paese e cercando di analizzare quali furono i principali motivi che portarono al fallimento di tale sistema. Alla fine del primo capitolo si prende infine in esame la figura di Salazar, arrivando a capire come si sia trovato a governare la sua nazione, chi fosse, come e perché decise di adottare una dittatura come metodo di governo e, soprattutto , cercando di comprendere di che tipo di dittatura si tratti e come si inserì all'interno del contesto storico della guerra.
Nel secondo capitolo si vuole invece rispondere all'interrogativo "Che cos'è la censura?".
Quello che si propone è un iniziale excursus su cosa fosse e in cosa tutt'ora consiste la censura, riadattandola ai vari periodi storici e tracciando un vero e proprio percorso dal 615 a.C. quando venne per la prima volta citato tale fenomeno, passando per il Medioevo e il periodo della Santa Inquisizione, arrivando ad oggi, toccando marginalmente anche avvenimenti piuttosto recenti. Dopo un primo discorso generico e generale, si passa a parlare di cosa fosse la censura in Portogallo e del famoso lápis azul che altro non era che la matita con cui veniva appunto sbarrato ciò che era ritenuto inopportuno o che potesse minare l'autorità del dittatore o del regime.
Si vede come lo strumento censorio fosse principalmente sotto il controllo dell'esercito e si finisce il capitolo analizzando quali fossero i metodi principalmente adottati dagli autori per cercare di eluderlo; si analizzerà il fenomeno dell'"autocensura" e dello scrivere entrelinhas.
L'autocensura veniva vista dalla censura stessa come il metodo più efficace in assoluto raggiunto per poter evitare il dilagare di informazioni e pensieri sovversivi poiché faceva leva sul terrore instillato negli animi di giornalisti e scrittori di essere perseguiti o etichettati come traditori e ciò risparmiava molta fatica ai censori.
In realtà il fenomeno dell'autocensura si lega poi indubbiamente a quello dello scrivere entrelinhas, metodo che consisteva sostanzialmente nello scrivere qualcosa riguardo un argomento non inerente alla politica, alle critiche di regime o similari, lasciando però intendere tra le righe esattamente quello che non si voleva far trapelare. Era un metodo adottato principalmente dagli intellettuali per comunicare con persone dello stesso loro livello culturale, si trattava molto spesso di messaggi scritti in codici che potevano essere decodificati o capiti solo ed esclusivamente da coloro che facessero parte di una stessa cerchia ristretta.
Il terzo capitolo è invece quello riguardante principalmente la figura di José Cardoso Pires, si propone di analizzare dapprima la sua vita, cercando di tracciare una breve biografia dell'autore per permettere di capire come si rapportò al periodo di dittatura; successivamente a questo si enumerano e analizzano alcune delle sue principali opere per arrivare anche a comprendere quale fosse la corrente letteraria di appartenenza dell'autore e quale fosse il suo stile di scrittura.
Il capitolo conclusivo di questa tesi si propone infine di analizzare inizialmente di cosa tratti l'opera Histórias de Amor di Cardoso Pires e facendo una piccola analisi della lettera che l'autore scrisse alla censura in seguito alla revisione del suo testo, per poi passare ad un'analisi più approfondita di due dei racconti che compongono l'opera e che io ho deciso di scegliere che sono Week-end e Uma simples flor nos teus cabelos claros. Quello che si cercherà principalmente di fare sarà tentare di capire il perché vennero censurate determinate parti dell'opera. Vedremo anche come l'autore prese le censure che furono imposte al testo e cosa ne pensava, attraverso la lettera che scrisse alla censura.
Questa tesi vuole quindi essere un mezzo attraverso il quale arrivare a capire e comprendere una fase storica importante e centrale per lo sviluppo di un paese come il Portogallo, inserendo al suo interno anche il ruolo che ebbe uno dei più importanti autori dell'epoca per cercare di combattere uno degli strumenti più repressivi a livello artistico-letterario che siano mai esistiti.

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2 Introduzione La seguente tesi si propone di analizzare la questione della censura e, di conseguenza, il periodo storico in cui ha vissuto l’autore José Cardoso Pires, arrivando poi a descrivere la sua figura e le sue opere, terminando con una breve analisi di alcuni racconti presi dalla raccolta Histórias de Amor. Nel primo capitolo ci si concentra esclusivamente sulla descrizione del periodo storico antecedente alla dittatura salazarista, arrivando gradualmente a descrivere il periodo che vide il Portogallo sotto il governo dell’Estado Novo sotto la guida di Salazar. Inizialmente si parla del periodo finale della monarchia in Portogallo e del periodo immediatamente successivo, vedendo poi anche cosa spinse i politici portoghesi a creare un sistema repubblicano per governare il paese e cercando di analizzare quali furono i principali motivi che portarono al fallimento di tale sistema. Alla fine del primo capitolo si prende infine in esame la figura di Salazar, arrivando a capire come si sia trovato a governare la sua nazione, chi fosse, come e perché decise di adottare una dittatura come metodo di governo e, soprattutto , cercando di comprendere di che tipo di dittatura si tratti e come si inserì all’interno del contesto storico della guerra. Nel secondo capitolo si vuole invece rispondere all’interrogativo “Che cos’è la censura?”. Quello che si propone è un iniziale excursus su cosa fosse e in cosa tutt’ora consiste la censura, riadattandola ai vari periodi storici e tracciando un vero e proprio percorso dal 615 a.C. quando venne per la prima volta citato tale fenomeno, passando per il Medioevo e il periodo della Santa Inquisizione, arrivando ad oggi, toccando marginalmente anche avvenimenti piuttosto recenti. Dopo un primo discorso generico e generale, si passa a parlare di cosa fosse la censura in Portogallo e del famoso lápis azul che altro non era che la matita con cui veniva appunto sbarrato ciò che era ritenuto inopportuno o che potesse minare l’autorità del dittatore o del regime. Si vede come lo strumento censorio fosse principalmente sotto il controllo dell’esercito e si finisce il capitolo analizzando quali fossero i metodi principalmente adottati dagli autori per cercare di eluderlo; si analizzerà il fenomeno dell’”autocensura” e dello scrivere entrelinhas. L’autocensura veniva vista dalla censura stessa come il metodo più efficace in assoluto raggiunto per poter evitare il dilagare di informazioni e pensieri sovversivi poiché faceva

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Informazioni tesi

  Autore: Ludovica Badini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Mediazione Linguistica e Culturale
  Corso: Lettere
  Relatore: Simone Celani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 49

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Parole chiave

seconda guerra mondiale
lingua
mediazione
censura
portoghese
portogallo
salazar
lapis azul
jose cardoso
pires

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