Le oreficerie di Vetulonia tra il tardo villanoviano e il periodo Orientalizzante
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7 Metallifere dalle quali essa attingeva ai metalli necessari per la realizzazione di oggetti d’artigianato destinati, tra il IX e il V secolo a.C., ad un giro di scambi sia locale che esterno, rivolto all’Europa transalpina e al mar Mediterraneo. Contemporaneamente la città possedeva un punto di approdo sul lago Prile, oggi scomparso, il quale costituiva anche un importante sbocco sul Mar Tirreno, configurando Vetulonia come una vera e propria città marittima, nonostante la sua lontananza dalla costa. 13 A partire dall’VIII secolo a.C. la città sviluppò un vero e proprio programma di occupazione e sfruttamento del territorio circostante. Lungo queste vie di comunicazione infatti nacquero una serie di centri etruschi sui quali Vetulonia esercitava il controllo: si tratta degli abitati dell’Accesa (Massa Marittima), di Val Berretta, di Poggio Zenone, di Selvello, di San Germano e di Santa Teresa di Gavorrano, centri che ebbero come scopo quello di “costituire una rete di comunicazioni fra la metropoli e la regione mineraria per assicurarsi il completo controllo dell’intero ciclo della produzione metallurgica, dall’estrazione del minerale alla sua lavorazione”. 14 1.2. Vetulonia dalla facies villanoviana al periodo Orientalizzante. A differenza del periodo protovillanoviano (X secolo a.C), difficilmente definibile a causa della scarsa documentazione in nostro possesso, la facies villanoviana ha restituito maggiori evidenze archeologiche che dimostrano come Vetulonia fosse un centro attivo e sviluppato già a partire dalla fine 13 Il lago Prile, un tempo tra Vetulonia e Roselle, si trasformò con il passare degli anni in palude, poi bonificata sotto i Lorena. Oggi è la pianura di Castiglione e Grosseto. Forse lo sbocco sul mare era garantito anche dalla presenza di un porto sul fiume Alma che sfociava alla fine del suo corso nel mar Tirreno (CAMPOREALE 2011, pp. 356-357). Per quanto riguarda l’importanza che l’attività nautica assunse a Vetulonia, si ha un chiaro esempio nel cosiddetto Trono Claudio scoperto a Cerveteri (si veda nota n. 34 e DONATI-CAPPUCCINI 2008, p. 27, con bibl.). 14 DONATI-CAPPUCCINI 2008, p. 29. I rapporti tra i centri elencati e Vetulonia si intuiscono grazie ai confronti tra i tipi tombali (tombe a pozzetto, a fossa e a tumulo) o alcuni oggetti tipici dell’artigianato vetuloniese, come i vasi di impasto configurati a stivaletto o gli alabastra con corpo allungato e decorato con protomi femminili: CAMPOREALE 2011, p. 366
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Le oreficerie di Vetulonia tra il tardo villanoviano e il periodo Orientalizzante
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Informazioni tesi
Autore: | Costanza Innocenti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Storia e Tutela dei Beni Archeologici, Artistici, Archivistici e Librari |
Relatore: | Luca Cappuccini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 173 |
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