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Il fair value e il suo ruolo nella crisi finanziaria del 2008. Dalla crisi finanziaria alla crisi da Covid-19.

I principi contabili internazionali rappresentano un nuovo pilastro per gli studi del bilancio, inducendo ad un processo di armonizzazione contabile mondiale ed europeo; quest’ultimo, avuto inizio negli anni ’70, ad opera della Commissione Europea, ha emanato una serie di provvedimenti normativi con lo scopo di accrescere la comparabilità dei principi contabili vigenti in ciascun Paese.
Il presente lavoro ha l’obiettivo di analizzare la nascita e l’evoluzione del Fair Value negli anni, e di come sia cresciuta l’importanza di questo criterio di valutazione, prediligendo un ruolo sempre più centrale nella contabilità. Non è facile dare una prospettiva diretta al fair value, positiva o negativa, ma è invece possibile definire il contributo apportato su scala internazionale, riconducendolo anche come causa principale della crisi finanziaria del 2008.
In particolare, nel primo capitolo viene analizzato il quadro normativo dei principi contabili e la conseguente introduzione ed evoluzione del Fair value definito prima dallo SFAS 157 e poi, nel 2011, dall’IFRS 13, ponendo l’attenzione sull’ interpretazione, le caratteristiche ed i concetti alla base, nonché le informazioni da riportare nella Nota integrativa.
È opportuno, quindi, esplicare il processo di armonizzazione contabile, inteso come quel procedimento volto ad “unificare” i diversi sistemi contabili al fine di eliminare radicalmente qualsiasi problema di raffronto tra una disciplina e l’altra, affrontando, inoltre, i problemi del Legislatore Italiano nel recepimento dei principi contabili.
Alla fine di questo capitolo, dopo aver esplicato il fair value ed i motivi che ne hanno portato l’introduzione, viene realizzato un confronto tra due visioni principali di contabilità: l’historical cost ed il fair value; la contrapposizione dei due criteri ha arrecato numerosi problemi e dibattiti tra i sostenitori di ciascun metodo, poiché l’applicazione del fair value, a fronte del costo storico, non si traduce soltanto nella scelta di un criterio di valutazione ma potrebbe incidere anche sulla funzione stessa del bilancio.
Il secondo capitolo ha lo scopo di dare un’approfondita conoscenza sullo sviluppo della crisi finanziaria del 2008, spiegandone gli aspetti, le cause e gli attori protagonisti della 7crisi, in particolare, la dichiarazione di fallimento della banca Lehman Brothers, la cui bancarotta ha suscitato scalpore segnando un collasso nel mondo, non soltanto finanziario ma anche economico.
La crisi iniziata nell’agosto del 2007, ha posto con forza il problema di aumentare la trasparenza delle informazioni fornite al mercato da parte delle società finanziarie e, l’applicazione del fair value, già a partire dal 2005, ha presentato il notevole vantaggio di far emergere con chiarezza la presenza di rischi finanziari, che altrimenti non sarebbe stato possibile. Ciò ha comportato un forte dibattito tra i sostenitori e gli oppositori del fair value giungendo ad identificare lo stesso criterio come causa della crisi; infatti, moltistudiosi hanno fatto pressione e sollecitato la sospensione del metodo di valutazione identificandolo come causa portatrice della crisi finanziaria del 2008.
Alla fine del lavoro, nel terzo capitolo, viene trattata una crisi molto attuale, di natura sanitaria ma che ha un impatto economico senza precedenti, tanto da essere definita la più grande crisi economica dopo la Grande depressione del 1929.
Anche in questo caso, è stata fatta un’analisi sulle valutazioni delle attività con fair value, tenendo presente che, con le misure di contenimento adottate dal Governo, per molte di esse le transazioni sul mercato si sono ridotte significativamente implicando impegno e difficoltà nelle stime a causa dell’incertezza dell’impatto economico.
Infine, dopo l’excursus dell’influenza della pandemia epidemiologica sulle imprese e le novità introdotte in relazione alla continuità aziendale e all’informativa di bilancio da fornire agli stakeholder, viene realizzato un confronto tra la crisi finanziaria del 2008 e la crisi da Covid-19, poiché con quest’ultima sono state adottate misure di distanziamento sociale che hanno comportato effetti negativi sulla domanda e sull’offerta, che, a loro volta, hanno generato un tracollo del sistema finanziario.

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28 In conclusione, un cambiamento importante si è verificato a seguito del processo di allineamento tra normative europee e IFRS e US Gaap; il processo di armonizzazione, che vede protagoniste anche le Direttive di cui abbiamo parlato, obbligava gli Stati membri dell’ UE a prendere parte del percorso, con lo scopo di far scomparire sempre di più ogni divergenza, idealizzando una sorta di un unico sistema globale. 1.4. Introduzione ed evoluzione del fair value. Essere abituati all’applicazione del costo storico come elemento basilare nelle valutazioni, fa pensare che sia quasi irrealizzabile poter parlare di nuovo criterio per il bilancio di esercizio. Si denota, quindi, una certa “fuga” da quella che potrebbe essere definita la teoria pura che è stata alla base del nostro sistema aziendale per millenni. COMUNICAZIONE EUROPEA N. 359/2000 Direttiva 2001/65/ CE Direttiva 2003/51/CE Direttive CEE intese a modificare la IV Direttiva per adeguarle alle nuove esigenze imposte dall’adozione degli IAS. Proposta di regolamento volta ad indurre l’obbligo per le società UE di applicare gli IAS ai bilanci consolidati. Regolamento Comunitario N. 1606/2002 Fonte: Agliata F. et al., 2013, Il bilancio secondo i princìpi contabili internazionali IAS/IFRS. Tabella 2. Le proposte e l’attuazione della Comunicazione n. 359/2000.

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Informazioni tesi

  Autore: Giuseppina Russo
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2019-20
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Scienze Economiche e Aziendali
  Corso: Scienze economico-aziendali
  Relatore: Natalia Aversano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 162

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