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Il danno morale : case Bayley v. Bullock (1950)

Il  danno morale : case Bayley v. Bullock (1950)

case Bayley v. Bullock (1950): un avvocato, un soggetto che aveva stipulato un contratto di prestazione d'opera professionale nel quadro del quale si era obbligato a prestare le proprie competenze per la difesa del cliente, venne condannato a risarcire il danno morale per aver gestito male la causa relativa ad una casa di proprietà di un suo cliente, e ad aver costretto quest'ultimo a vivere presso dei parenti per oltre due anni, creando disagio. La corte oltre al pregiudizio subito riconobbe al cliente il diritto ai danni morali.
Case Grant v. Austalian Knitting Mills (1936): si ha una lesione personale. Grant aveva acquistato un paio di mutande, che però erano state trattate con un fissante del colore in modo esagerato, per cui l'uso delle mutande provoca a Grant una dermatite. Il giudice condanna il venditore non solo al risarcimento del danno economico, ma anche al risarcimento del danno morale.

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