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Il mercato delle opzioni


Gli elementi che caratterizzano il contratto di opzione sono:
- l’attività finanziaria sottostante (titolo, tasso di interesse, valuta, merce, l’indice di borsa) che può essere acquistata (opzione call) o venduta (opzione put)
- il prezzo d’esercizio dell’opzione ( o strike price, ovvero il prezzo al quale l’attività sottostante può essere acquistata o venduta)
- la data di scadenza dell’opzione, ovvero l’ultimo giorno utile per l’esercizio del diritto incorporato nell’opzione stessa.
- il prezzo dell’opzione
L’evoluzione dell’organizzazione del mercato delle opzioni va interpretata come una risposta alle carenze del mercato (eccessiva complessità dello strumento e delle transazioni, i costi di negoziazione elevati, il ridotto livello di standardizzazione dei contratti e la ridotta liquidità dei titoli). Con la costituzione della Chicago Boards Optinos Exchange (CBOE) venne inaugurato il primo mercato di listed options, ossia contratti di opzioni con termini contrattuali completamente standardizzati sia in termini di prezzi di esercizio, sia in termini di durata.
La creazione di queste borse ufficiali ha portato a una riduzione ulteriore del volume delle contrattazioni effettuate sul mercato over-the-counter, che conserva oggi un proprio ambito di operatività alla negoziazione di opzioni eterogenee sia in termini di scadenze che di prezzo base, emesse da banche d’affari, da broker e/o dealer al fine di rispondere a esigenze assolutamente particolari della loro clientela.

Tratto da IL SISTEMA FINANZIARIO di Alessia Chiovaro
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