La tesi del giorno
Mobilità professionale per tutti
Il tasso di disoccupazione in Europa continua a crescere, l'andamento delle economie del Vecchio Continente alterna a qualche stentato miglioramento numerosi passi indietro. E The Economist propone, per attenuare questi problemi, di aumentare la mobilità della forza lavoro all'interno dei confini dell'Unione.
Se si osservano i dati delle singole nazioni, è subito evidente che mentre paesi come
Spagna e
Grecia (sopra il 20%) ormai non sanno più cosa inventarsi per creare anche solo una manciata di nuovi posti di lavoro,
Austria,
Germania e
Olanda (sotto il 10%, con Amsterdam sotto il 5) danno il buon esempio al resto dell'Europa.
Attualmente la mobilità nell'UE non arriva nemmeno allo 0,4%. Praticamente niente rispetto al 2,5% scarso degli Stati Uniti o all'1,5% dell'Australia. Va detto che spostarsi all'interno dello stesso paese, dove barriere linguistiche e culturali non dovrebbero esistere, è molto più facile che trasferirsi all'estero. Ma anche la mobilità degli europei all'interno dei confini nazionali non arriva all'1%.
La tesi di
Loredana Toso rappresenta un importante
guida alla mobilità professionale internazionale per color che, possedendo un titolo di laurea, desiderano approdare a nuovi contesti professionali all'estero ed ampliare il proprio bagaglio culturale.
La dott.ssa Toso analizza dettagliatamente l'attuale mercato dell'orientamento alla mobilità internazionale partendo dagli strumenti attualmente a disposizione (fonti istituzionali, network, agenzie di mediazione e siti di recruiment) dimostrando che la mobilità dei lavoratori è ormai diventata indispensabile per intraprendere una carriera di successo.
"La mobilità del mercato del lavoro rappresenta una parte fondamentale degli obiettivi di Lisbona e una componente importante come risposta dell'Europa all'evoluzione demografica e alla globalizzazione, pertanto, una quantità di operatori si sono attivati nella direzione di un innalzamento delle percentuali di mobilità.
Al giorno d'oggi l'utente che espatria per lavoro ha sicuramente l'imbarazzo della scelta e l'offerta di servizi a sua disposizione è ampia ed eterogenea, per tutte le tasche e le esigenze.
In tal senso, il mercato dell'orientamento alla mobilità professionale internazionale si è ampliato e differenziato per rispondere alle esigenze dei target diversi: giovani, professionisti, donne, pensionati, avventurosi, carrieristi, aspiranti diplomatici, etc.
Si sta creando una segmentazione tra i servizi a pagamento, tipicamente erogati da operatori privati, immediatamente disponibili alle istanze del cliente, e quelli gratuiti di tipo pubblico, con tempistiche e modalità di risposta un po' più lunghe e formali.
La sensazione è che il mercato italiano si stia adattando ai meccanismi dei mercati esteri più evoluti nella consulenza alla carriera internazionale, con una buona offerta di strumenti e servizi a pagamento per la progressione professionale."
Investire nel mercato dell'orientamento alla mobilità internazionale è il suggerimento dell'autrice, che conclude:
"Dal momento che l'orientamento alla mobilità internazionale è uno dei pochi settore in espansione in una economia globale un po' incerta, penso che sia opportuno investirvi. A maggior ragione perché, in tal modo si innescherebbe un meccanismo virtuoso, con effetti positivi sul mercato del lavoro non solo italiano, ma anche mondiale."
Fonte dell'immagine: www.lanazione.it
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