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Analisi degli impatti dei degradi superficiali delle sovrastrutture stradali sulla sicurezza d'esercizio per i veicoli a due ruote

Ricerche sulle cause incidentali connesse ai mezzi "PTW"

Non vi è alcun dubbio che oggi il patrimonio viario nazionale denuncia un elevato livello di degrado. Problematica generata principalmente da due cause: l’età media delle infrastrutture italiane e l’arretrato manutentorio. Tali criticità amplificano considerevolmente la responsabilità della strada nel determinare l’attuale scenario incidentale, che risulta essere più preoccupante in quei paesi dove le risorse destinante alla manutenzione delle sovrastrutture stradali sono modeste. Ripartire le responsabilità tra anomalie geometriche o strutturali, imprudenza e veicolo non è semplice, tuttavia esistono degli studi che hanno individuato delle percentuali estremamente variabili, che vanno dal 5 al 60%, di sinistri imputabili allo stato di manutenzione della pavimentazione. La notevole complessità nell’individuare tali valori e l’elevata variabilità dei risultati ottenuti possono essere spiegate, ad esempio, pensando alle molteplici differenze che caratterizzano l’ambito urbano da quello autostradale e le differenti tipologie di mezzi che utilizzano le infrastrutture stradali.
Ai fini di questo studio interessa conoscere e studiare i fattori di rischio per i mezzi a due ruote, in particolare quelli che possono essere riconducibili all’ infrastruttura, quindi allo stato di manutenzione della pavimentazione. Molte ricerche sono in accordo nell’individuare in queste tre classi di fattori le cause che possono determinare il verificarsi dell’evento incidentale:
- Human factors
- Vehicle factors
- Enviromental factors
Più che cercare di distribuire le responsabilità tra i diversi fattori, interessa capire quali sono le cause, tra gli enviromental factors, che risultano legate al fattore infrastruttura, in particolare allo stato di degrado superficiale della sovrastruttura stradale.
La progettazione, la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture stradali sono generalmente orientate verso le esigenze dei veicoli a quattro ruote, autobus e veicoli commerciali e trascurano quelle dei motocicli. La progettazione e la manutenzione delle strade spesso sono causa di eventi incidentali su PTW soprattutto in casi di incidenti con veicolo isolato.
Caratteristiche fondamentali per la sicurezza dei motocicli, che deve possedere una infrastruttura stradale sono:
- una buona aderenza a prescindere dalle condizioni meteorologiche;
- segnaletica chiara e comprensibile per l’utente motociclistico;
- visibilità;
- minimo rischio di impatto contro ostacoli fissi.
In Europa le autorità pubbliche di competenza hanno fatto ben poco per migliorare le caratteristiche della strada in funzione della sicurezza dei motocicli e ciò è spesso dovuto ad uno scarso know-how e ad uno scarso ricorso di esperti in materia. Il Parlamento Europeo nel rapporto del 2005 sulla sicurezza stradale riportava: “le infrastrutture devono essere pensate, sviluppate, costruite e mantenute tenendo conto delle esigenze di tutti gli utenti della strada compresi quello più vulnerabili, vale a dire i motociclisti, i ciclisti e i pedoni”.
Per una revisione dei criteri progettuali, di costruzione e di manutenzione, è necessario distinguere innanzitutto l’ambito dell’infrastruttura, che se urbano o extraurbano, come è noto presenta delle caratteristiche e condizioni al contorno estremamente differenti, perciò non può, evidentemente, essere trattato alla stessa stregua.
L’elevato numero di interferenze veicolari, la marcia condizionata di tipo stop&go, e l’elevato numero di intersezioni e punti di conflitto sono sicuramente degli elementi critici che caratterizzano l’ambito urbano in riferimento alla sicurezza dei mezzi a due ruote. Tra i criteri di tutela più noti ed utilizzati (la riflessione sulla loro efficacia prescinde dagli obiettivi di questo studio) in ambito urbano si riportano:
- la separazione dei flussi veicolari attraverso l’utilizzo di sedi riservate; recentemente il Comune di Roma ha proposto un progetto pilota per l’adozione di corsie preferenziali per i mezzi a due ruote;
- riprogettazione degli elementi di arredo urbano in funzione della sicurezza dei motocicli;
- installazione di semafori in corrispondenza di intersezioni “critiche”.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Analisi degli impatti dei degradi superficiali delle sovrastrutture stradali sulla sicurezza d'esercizio per i veicoli a due ruote

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Informazioni tesi

  Autore: Lucio Ferranti
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria Civile
  Relatore: Francesco Bella
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 236

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