NAPIER LVIII: traduzione, glossario e analisi

Questa omelia è un puro lavoro di compilazione, in quanto è stata creata sulla base di altri testi, modificati e riorganizzati secondo l'interesse dell'autore. Questa frammentarietà si riflette soprattutto nella varietà dei temi trattati, rendendo così il testo difficilmente comprensibile.
Da un primo approccio ai contenuti infatti, si può avere una sensazione di confusione, in quanto i vari argomenti sembrano essere totalmente sconnessi fra di loro, soprattutto se si fa riferimento al tipico testo omiletico, in cui generalmente viene trattato un unico tema. Eppure, un'analisi approfondita dimostra tutt'altro: si può dichiarare addirittura che siamo di fronte ad un abile compilatore, il quale, pur facendo riferimento a diverse fonti, si è dimostrato capace di dare un senso coerente, ma allo stesso tempo complesso, a tutto il testo.
Il tema principale consiste nel rapporto di fedeltà tra gli uomini e quello tra gli uomini e Dio, il quale, nel giorno del giudizio, li giudicherà in base al loro comportamento nella vita terrena. Di conseguenza, per meritare la vita eterna, ogni uomo ha dei doveri e degli obblighi da rispettare, sia nei confronti degli altri uomini, che sono ugualmente cari a Dio, sia verso Dio stesso, dal quale si spera di avere una maggiore misericordia.
Il rapporto di reciproca fedeltà che gli uomini devono instaurare tra loro si basa sull'adempimento degli obblighi sia da pane di coloro che sono "i tutori", ossia delle guide, e i loro protetti.
Ad esempio il legame tra il padrone e il servitore, tra il padrino e il bambino, tra i sacerdoti e i fedeli e infine quello tra marito e moglie. Come i tutori hanno il compito di sostenere i loro protetti, così questi ultimi hanno il dovere di essergli fedeli e rispettosi. Se entrambi vengono meno ai propri obblighi, saranno costretti ad espiare una pena, e se ciò non avverrà, saranno giudicati di conseguenza nel giorno del giudizio.
Al di là di tutto ciò, sia i tutori che i protetti hanno il dovere di seguire la dottrina Cristiana, e in base alle loro azione nella vita terrena saranno giudicati da Dio: "Wel we witan, Þæt afre, swa we mare on Þisum life for godes ege and his lufe to gode gedođ, swa we maran blisse habbađ on Þam towerdan life".
"Noi sappiamo bene, che sempre, quanto più operiamo bene in questa vita, per timore di Dio e per il suo amore, tanto più grande felicità noi avremo nella prossima vita".

La struttura tematica dell'omelia si può delineare schematicamente nel seguente modo:

1) (01-14) Dio egli uomini
2) (17-63) Il sacramento del Battesimo e della Cresima
3) (70-107) Partecipazione alla dottrina e funzione della Chiesa
4) (111-133) Il ruolo del sacerdote
5) (138-18 l) Il Matrimonio
6) (188-208) L'importanza della preghiera
7) (211-218) Genesi: Creazione dell'Inferno.