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L'evento di pericolo nei reati alimentari

Un tipo di reato alimentare: "adulterazione" e "contraffazione" di sostanze alimentari

In ambito alimentare uno dei reati più diffusi nella pratica e oggetto di numerosi casi giurisprudenziali è il delitto di cui all'art. 440 c.p., derubricato "adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari".

Il primo comma di tale norma punisce con la reclusione da tre a dieci anni chiunque corrompe o adultera acque o sostanze destinate all'alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per il consumo, rendendole pericolose per la salute pubblica; al secondo comma il legislatore precisa che la stessa pena si applica a chi contraffà, in modo pericoloso per questo stesso bene giuridico, sostanze alimentari destinate al commercio.

Secondo Pacileo, l'art. 440 c.p. un reato di pericolo concreto, in quanto sia per l'adulterazione e il corrompimento (condotte previste dal primo comma) sia per la contraffazione (condotta prevista dal secondo comma) l'elemento del pericolo per la salute pubblica, scaturente dalle sostanze alimentari, deve essere accertato di volta in volta in base a precise cognizioni scientifiche, con analisi di laboratorio o accertamenti tecnici che provino effettivamente tale pericolosità: infatti quest'ultima è un elemento costitutivo della fattispecie incriminatrice.

Più precisamente, nell'art. 440 c.p. il pericolo per la salute pubblica integra quell'evento naturalistico che è conseguenza della condotta di adulterazione, corrompimento o contraffazione.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'evento di pericolo nei reati alimentari

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Informazioni tesi

  Autore: Matteo Fadanelli
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Maria Teresa Trapasso
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 127

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Parole chiave

sicurezza alimentare
frodi alimentari
diritto alimentare
art. 32 cost.
regolamento ce n. 178/2002
legge 30 aprile 1962, n. 283
d.lgs. 30 dicembre 1999, n. 507
reati alimentari
contraffazione alimentare
commissione caselli

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