Conflitto e cooperazione intra-gruppo e inter-gruppi: una rassegna della letteratura

Come abbiamo affermato in precedenza la vita del gruppo si basa su due differenti livelli: il livello dell’obiettivo e il livello della relazione.
Anche nel momento in cui affrontiamo il tema del conflitto all’interno dei gruppi, non dobbiamo trascurare questi due livelli, infatti, si possono verificare diverse ostilità che in linea di massima sono riconducibili a questi due livelli.
La ricerca sul piccolo gruppo ha identificato due categorie o tipi di conflitti, i conflitti legati sul compito, e i conflitti relazioni, sebbene essi siano molto differenti tra loro numerosi studiosi sostengono che questi due tipi di conflitti tendano a coesistere. (De Church et al., 2007).
Vi sono quindi i conflitti legati alle problematiche relazionali (task relaptioship) come per esempio le ostilità tra i membri.
Rientrano in questa categoria quei conflitti che riguardano temi sociali, i valori, i pettegolezzi inerenti al gruppo oppure anche i conflitti legati alle questioni politiche.
Gli altri tipi di conflitti che si possono manifestare all’interno di un gruppo sono invece legati al compito (task conflicts) ed esempi di tali conflitti possono essere inerenti all'effettiva ed equa distribuzione del lavoro tra i membri del gruppo, posso riguardare anche disaccordi sulle strategie dell’organizzazione, avere a che fare con il tipo di comunicazione che vi è all’interno del gruppo o più semplicemente interessano divergenze d’idee o opinioni inerenti al lavoro da svolgere.
L’obiettivo di un gruppo di lavoro è quindi quello di svolgere il compito che gli è stato assegnato, però effettivamente per poter presentare il lavoro finito e quindi raggiungere l’ obiettivo il gruppo non deve solo confrontarsi con le difficoltà che si presentano nel momento in cui si deve svolgere il compito, ma ha a che fare anche con le problematiche che nascono quando si deve decidere il processo o le tappe da seguire per svolgerlo.
Nel 1997 Jehn grazie a uno studio etnografico su gruppi di lavoro, ha elaborato una teoria del conflitto molto più complessa, e oltre a individuare il conflitto sul compito e il conflitto relazionale come avevano fatto i suoi predecessori, egli ha parlato di una terza tipologia di conflitto: il conflitto legato al processo (process conflicts).
Rientrano in questa categoria tutti i tipi di conflitto legati alla decisione di come deve essere frazionato il lavoro nelle diverse unità oppure sulla scelta del responsabile
Questo tipo di conflitto tende a manifestarsi sotto forma di comportamenti passivi e aggressivi quali: giochi di potere, accuse infondate tra i vari membri (per esempio per ritardi inesistenti) oppure anche negando informazioni (Edelmann, 1993; Wall & Callister, 1995 cit in Behfar, Peterson, Mannix & Trochim, 2008).
Quindi, in linea generale possiamo affermare che questo tipo di conflitto è legato ai problemi logistici.Il conflitto legato al processo però deve essere considerato, secondo l’autore, separatamente dal conflitto legato alle relazioni e al conflitto legato al compito (Jehn, et al., 2008).