Teoria evolutiva e il cambiamento nei sistemi economici

La teoria comportamentista sostiene che le imprese siano organizzazioni satisficing. Il termine è stato coniato da Herbert Simon, composta dalle parole ”satisfaction” (soddisfazione) e ”suffice’” (sufficienza): delinea quel comportamento dell’impresa di raggiungere un livello <> di profitto, piuttosto che la sua massimizzazione.
Simon (1955, 1956), espone una teoria di scelta incentrata sul processo attraverso il quale vengono esaminate e valutate le alternative; in quanto tale, contrasta con la teoria dell’ottimizzazione. Il contrasto riguarda “la ricerca dell'ago più affilato nel pagliaio" (ottimizzazione) e "la ricerca di un ago abbastanza affilato con cui poter cucire" (soddisfacente). Secondo Winter (2000) in molte circostanze (ad esempio, un'opzione
grande pagliaio che contiene un numero sostanziale di aghi eterogenei, molti dei quali abbastanza affilati con cui poter cucire), i costi del processo di soddisfazione sono radicalmente inferiori a quelle di ottimizzazione, e questo è presentato come il tratto più attraente della teoria dell’impresa satisficing dal punto di vista del decision-maker, e indirettamente, della decisione teorica. L’esempio chiarisce i seguenti punti: i) la scoperta di un'alternativa soddisfacente conclude il processo di valutazione; (ii) l’assestamento delle alternative precede l’azione; (iii) il processo di ricerca e una serie di alternative preesistenti, vale a dire che le alternative sono scoperte piuttosto che creati; (iv) la definizione dei criteri di un'alternativa soddisfacente sono statici. È anche vero nella formulazione classica che (v) i costi di valutazione sono concepiti, principalmente se non esclusivamente, come costi di computazione.

Una ricerca di alternative può essere concepita come un coinvolgimento della creazione, piuttosto che la mera scoperta e la valutazione di alternative già preesistenti. Alcune azioni precedono la valutazione, nel senso che la ricerca in genere si discosta dal lavoro alternativo allo status quo piuttosto che da un'alternativa nulla. Può darsi che i costi più importanti non derivino dal un calcolo in senso stretto, ma dal fatto che alcune alternative devono essere prima create e poi esaminate; l'unica soluzione economicamente vantaggiosa per valutare le prestazioni di un'alternativa è quello di implementarla. Quando l'opzione della nuova alternativa sostituisce l'alternativa dello status quo, piuttosto che essere attuato in parallelo a quest’ultima, i costi dell'esperimento comprendono il costo opportunità e i benefici derivanti dal fatto di operare con la tecnologia alternativa allo status quo. Infine, l'aggiustamento dinamico delle aspirazioni modifica i criteri di un'alternativa soddisfacente. Simon (1957) introdusse il concetto di razionalità vincolata (bounded rationality) per giustificare il comportamento satisficing dell’impresa.
Il principio satisficing, nella sua concezione più espansiva e dinamica, porta al concetto della capacità di apprendimento di un’azienda. L’apprendimento risulta essere proprio uno dei punti fondamentali del modello di Nelson e Winter.