Da uno a tredici minuti di danza

Roba da bambine
Il mondo della danza non è al femminile, è importante che anche i maschietti pratichino quest’arte: regalano alla classe un’energia vitale dirompente, poiché hanno un’immaginazione molto differente dalle bambine, utile per un sano confronto e per un lavoro di reciproca osservazione e scoperta.
Per i bambini l’esperienza di restare in silenzio a occhi chiusi rappresenta un primo passo verso l’ascolto del proprio corpo e del proprio respiro ed è l’anticamera dell’atto danzato.
Ascoltare la musica è un’azione attiva, non passiva. Occorre che i bambini prendano contatto del suono non solo con l’udito, ma attraverso il corpo. Per questo motivo gli occhi chiusi aiutano.
Tre minuti
La musica dal vivo, e in particolare gli strumenti costruiti con materiali di recupero, come anche gli strumenti indiani e africani o di altre culture, regalano ai bambini un’energia vitale e l’occasione di sentire, vedere e toccare strumenti che di norma non hanno occasione di incontrare. Questo stimola la loro curiosità e aiuta il corpo a “entrare” nel suono e nel movimento, collaborando a far emergere la loro espressione e mettendoli a contatto con il loro modo di percepire i suoni.
Nove minuti
Il lavoro di immaginazione è alla base della danza.
Tredici minuti
Improvvisare è una pratica, un’arte, una filosofia di vita. Non significa fare ciò che si vuole, ma significa scegliere, selezionare tra infinite possibilità “la” possibilità, quella che riteniamo essere la migliore in quel determinato contesto e momento. Richiede un grande allenamento: all’ascolto di sé e degli altri, alla flessibilità, alla velocità di reazione, all’intuizione, all’accettazione dei propri limiti ecc.
Appendice
Lo spazio di lavoro per un’attività corporea è molto importante. Deve diventare un luogo tra il magico e il sacro, un luogo nel quale ci si sente al sicuro in modo da poter permettere all’emozione e all’espressione di “uscire” da noi.