Le procedure della pianificazione
Nel momento dell'adozione, il piano va reso pubblico, è un atto formale. Ciò fa sì che le zone interessate vengano bloccate, in modo da impedire a privati di attuare interventi permanenti sul territorio o che se ne approprino → VINCOLO DI SALVAGUARDIA
Una volta reso pubblico il piano esso può essere contestato o migliorato, tramite opposizioni e osservazioni. Il comune può prendere o meno in considerazione tali osservazioni e opposizioni ma se non ne accetta alcune deve fornire valide motivazioni.
Quando il piano viene modificato in seguito a queste osservazioni e opposizioni, vi è un passaggio successivo volto a risanare il piano (ministro dei lavori pubblici). Se il piano viene approvato (o dal ministero dei lavori pubblici o dall'amministrazione) viene pubblicato sulla gazzetta ufficiale, questo per dargli valore di legge.
Art. 8 → La formazione del PRG è obbligatoria per i comuni indicati in appositi elenchi ministeriali;
Art. 18 → Espropriabilità delle aree urbane (parte più criticata).
• Impedire la speculazione fondiaria;
• Esproprio preventivo e generalizzato delle aree di espansione
• In materia di piani comunali
• PRG = nuovo strumento di natura fortemente pubblicistica (a fronte della tradizionale impostazione dei piani di ampliamento e di risanamento del 1865)
Carenze:
• Eccessiva rigidità
• Insufficiente controllo dell’iniziativa privata
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Dettagli appunto:
- Autore: Martina Scozzari
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Architettura
- Corso: Architettura
- Esame: Urbanistica
- Docente: Francesco Lo Piccolo
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