Skip to content

La fase preparatoria del procedimento amministrativo: l'iniziativa


Innanzi tutto un procedimento può iniziare o su istanza di parte o d’ufficio.
A questo punto il responsabile di procedimento deve dare comunicazione d’avvio agli interessati, salvo che lo impediscano ragioni di celerità.
Solitamente questa comunicazione deve essere rivolta ai soggetti che devono intervenire nel procedimento e ai soggetti cui saranno rivolti gli effetti dell’atto finale.
Inoltre, sempre salvo motivi di celerità, deve essere inviata anche ai soggetti che trarrebbero un pregiudizio indiretto dall’atto finale.
La comunicazione di avvio deve contenere: oggetto del procedimento, ufficio e persona responsabile del procedimento, ufficio dove si può prendere visione degli atti, data presentazione dell’istanza se è di parte, termine del procedimento.
Alcune deroghe all’obbligo di comunicazione d’avvio sussistono quando tale comunicazione non influirebbe attivamente sul procedimento, cioè non modificherebbe quello che poi sarà il procedimento.
In generale, però, la LPA esclude la mancata comunicazione d’avvio tra le cause di annullamento degli atti.
L’obbligo di comunicazione d’avvio è esplicitamente escluso negli stessi atti per cui non vige l’obbligo di motivazione (atti generali, normativi, di pianificazione o programmi) in quanto sono rivolti alla generalità rendendo impraticabile la comunicazione d’avvio a tutti i soggetti destinatari dell’atto.

Tratto da DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE di Stefano Civitelli
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.