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Farmacologia - Pagina: 160

Dimunuendo la quantità di Na + e acqua, i diuretici riducono i sintomi dello scompenso come l’affanno, il gonfiore alle gambe, caviglie e piedi Diminuiscono il precarico (ritorno venoso al cuore) diminuendo quindi la sintomatologia dello scompenso Diuretici dell'ansia: Furosemide (Lasix) Sono i più potenti: 15-20% di escrezione di sodio presente nel filtrato agiscono sul segmento spesso del tratto ascendente dell’ansa di Henle inibendo il trasporto di NaCl per inibizione del cotrasportatore Na/K/2Cl Aumenta la perdita di K (ipokaliemia): attenzione con digitale! Diuretici tiazidici: idroclorotiazide Sono meno potenti della furosemide (max 5%): agiscono inibendo il cotrasportatore Na/Cl nel tubulo contorto distale. Aumenta la perdita di K (ipokaliemia): attenzione con digitale! L’associazione di diuretici dell’ansa e tiazidici aumenta la diuresi e può essere utile in pazienti con insufficienza cardiaca cronica severa ed edema resistente (NYHA III-IV). NB: monitoraggio K Spironolattone: è un antagonista competitivo dell’aldosterone. Recentemente, un ampio studio randomizzato e controllato verso placebo, il Randomised Aldactone Evaluation Study (RALES), è stato interrotto prematuramente per la riduzione di mortalità statisticamente significativa riscontrata nel gruppo dello spironolattone (Aldactone). Lasitone (furosemide+spironolattone) Chi dovrebbe ricevere il trattamento con diuretici? Pazienti con segni di ritenzione idrica e di sodio, edemi periferici, edema polmonare o con pressione venosa giugulare elevata dovrebbero ricevere una terapia diuretica. Anche i pazienti con affanno senza questi segni ottengono una risposta sintomatica con i diuretici rispetto a qualsiasi altro trattamento. Note: Ogni paziente con disfunzione ventricolare sistolica sinistra trattato con un diuretico dovrebbe essere anche trattato con un ACE inibitore (in assenza di controindicazioni specifiche), anche se i sintomi e i segni di insufficienza cardiaca si risolvono con la terapia diuretica. Il cuore è una pompa muscolare, ed è quindi in grado di produrre una forza e realizzare un lavoro. Questa forza (e quindi la capacità di lavoro del cuore) può essere misurata con il seguente criterio: Una pompa muscolare cardiaca che funziona normalmente, ha circa 100 cc. di sangue al termine della diastole; deve essere in condizioni di pomparne via 70 cc. (frazione di ciò che viene eiettato, frazione di eiezione, EF o FE). Infatti il cuore non si svuota mai completamente, proprio per avere una riserva immediatamente utilizzabile in casi di emergenza.

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
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