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Farmacologia - Pagina: 177

Si è visto che COX-1 e COX-2 sono degli enzimi che hanno una struttura quaternaria abbastanza diversa: la 2 mostra una tasca più grande rispetto alla 1; questa struttura quaternaria è stata sfruttata per sintetizzare de farmaci che entrassero nella COX-2 e la bloccassero, ma che non potessero entrare nella COX-1, lasciandola libera di produrre le proprie prostaglandine che hanno un'azione funzionale positiva sul muco e sull'acidità gastrica. Questi farmaci vanno sotto il nome di Coxib, Celecoxib, Rofecoxib, sono meno gastrolesivi (ma non del tutto privi di tale effetto), ma hanno mostrato aumentare l'incidenza di eventi trombotici, quindi sono stati ritirati negli Stati Uniti dal commercio dalla FDA nel 2004 e nel 2005, dopo un grande caso, poi l'anno dopo sono stati ritirati anche in Italia. Oggi li ritroviamo in commercio ma con l'indicazione a non essere somministrati nei pz a rischio trombotico. ASPIRINA: acido acetilsalicilico e salicilati Sono un gruppo di acidi organici, quindi possono essere classificati secondo l'appartenenza a determinate classi di acidi, oppure a seconda della loro selettività d'azione sulla COX-2 o non selettività tra 1 e 2, o anche a seconda del meccanismo d'azione (RICORDA: è l'unica che acetila la ciclossigenasi in maniera irreversibile!!!). Il più antico è l'aspirina, la cui molecola chimica si conosce dal 1800; in realtà già Erodoto (1500 a.C) nelle sue storie narra di una popolazione particolarmente resistente alle comuni malattie che usava masticare foglie di salice, da cui si estrae l'aspirina. Non solo, all'aspirina fa riferimento Ippocrate (V secolo a.C.) dicendo che dalla corteccia e dalle foglie di salice si poteva estrarre una polvere amara che aveva un effetto benefico sul comune raffreddore, era in grado di diminuire la temperatura corporea e di controllare i processi infiammatori. Nel 1826 viene isolata la salicina dalla corteccia di salice. In realtà, nel 1835 in Svizzera viene isolata questa polvere amara anche dalla "spirea ulmaria". L'identificazione della struttura di questa polvere amara viene fatta da un chimico italiano (Raffaele Piria), assieme in realtà a un chimico francese (Leroux). Ma questo

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
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