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Cinema, paragrafi appunti disponibili

Elenco dei paragrafi che approfondiscono il tema Cinema, ordinati in base alla data di pubblicazione.
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Le violazioni del linguaggio audiovisivo

La violazione del contratto fizionale è sempre un momento di rottura nella narrazione audiovisiva. Questa rottura spesso ha una funzione di consapevolezza da parte dello spettatore che attraverso l’errore, si rende conto di assistere a una rappresentazione. Esempio controluce utilizzati da Vittorio De Sica. Ci mostra i pescatori e attraverso la violazione ci mostra i personaggi che non sono riconoscibili, perché ci vuole mostrare una comunità che non cancella le identità ma le rende uniformi. Un’altra delle violazioni...

Analogico e digitale

Il primo elemento di rottura è il passaggio dall’analogico al digitale che avviene all’incirca a metà degli anni '90 grazie all’invenzione della fire wire, presa di connessione che permetteva di collegare una videocamera digitale ad un computer e di trasferire le riprese digitali realizzate su una cassetta, mini-tv o camera dv. dalla telecamera al computer.A quel punto le riprese digitali, che erano passate senza una perdita di qualità, questo passaggio permetteva di montare, utilizzandolo software di editing digitale (montaggio di ripresa digitale), un clip...

Il comunicato audiovisivo: audio video e didascalia

Funziona attraverso la relazione di diversi canali di comunicazione: immagine audio, immagine video, didascalia (immagine linguistica). Il significato di un comunicato si forma nell’interazione dei tre elementi. Audio e video non sono mai presi in considerazione da soli ma sempre in relazione tra loro. La relazione è di due tipi o di convergenza o di divergenza. Divergere significa scollarsi e veicolare significati che tra loro non collimano, se succede si crea un effetto comico e il comunicato è difficile da interpretare....

L’esposizione e la qualità della luce

Controluce quando il soggetto da riprendere non è esposto in maniera corretta cioè la sua esposizione corretta prevedrebbe che la luce sia di fronte a lui per rendere visibile e leggibile il suo volto. Ogni telecamera ha un Iris, cioè una pupilla che può essere allargata o ristretta in base alla quantità di luce presente nel luogo dove stiamo riprendendo. Con l’inquadratura corretta ci poniamo il problema della natura della luce che deve essere non troppo dura, per non fare ombre la luce deve essere ammorbidita, cioè fra la lampada e il...

La composizione dell’inquadratura

Equilibrio dei vuoti e dei pieni che all’interno dell’inquadratura compone una armonia o disarmonia a seconda delle esigenze della narrazione. Il primo interrogativo è la ricerca dell’equilibrio, perché una determinata inquadratura necessita di uno specifico equilibrio ad essa legato, la composizione di questa inquadratura deve regolarsi rispetto ad una dialettica tra equilibrio e dinamismo. Più l’inquadratura è composta e ben equilibrata minore sarà la sua spinta dinamica. Più è scomposta più percepiremo dinamismo....

Piani e campi

Piano soggetto presente ma inquadrato parzialmente, porzione di schema corporeo, parzialmente presente Campo inquadrato totalmente, completamente presente Dettaglio parte del corpo o oggetto al quale si da una momentanea importanza ed è l’inquadratura più stretta, una sottolineatura Primissimo piano stretta esclusivamente lo sguardo dell’attore rapporto emotivo con lo spettatore meno utilizzato Primo piano più largo intero volto presente o al livello delle spalle molto diffusa permette di cogliere sfumature del...

I limiti di campo dell’inquadratura

L’inquadratura è una selezione di spazio e tempo. L’operatore registra una porzione dello spazio reale per un periodo di tempo limitato. Fuori campo tutto ciò che sta fuori dall’Inquadratura allora non esiste L’inquadratura registra parzialmente.Selezione di tempo ciò che accade prima o dopo il ciak e lo stop è fuori campo Il fuori campo è dato anche da oggetti che sono presenti nell’inquadratura, nel frame, perché è tridimensionale e ed è fuori campo anche ciò che accade dietro la...

Nascita del cinema

Il 28 dicembre 1895 è la data convenzionale della nascita del cinema, quando al Gran Cafè di Parigi si tenne la prima proiezione di un film a pagamento.Per la prima volta, cioè, si hanno degli spettatori che comprano un biglietto per vedere una serie di film, ciascuno dei quali della durata di 1 minuto.In realtà, il cinema nasce incorporando a sé tutte le arti plastiche e la fotografia. Secondo il critico cinematografico Andrè Bazin, procedendo attraverso un’analisi psicoanalitica di queste, si scopre che tutto ha origine dal cosiddetto...