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Diagnosi differenziale rispetto al quadro del disturbo da dismorfismo corporeo


Importante differenziare il disturbo da una situazione di preoccupazione che può rientrare nella normalità all'interno di una situazione da abuso di sostanze, altre malattie ecc.
Prendere sempre come riferimento la situazione di normalità dove però c'è preoccupazione per l'aspetto fisico ma questo non porta compromissione a livello lavorativo e sociale.
Importante differenziarli dai disturbi psicotici perché alcuni pazienti hanno credenze deliranti circa l'aspetto fisico, qui siamo in presenza di insight scarso con credenze deliranti (vedi anche le specifiche del DSM).

Se valutiamo un delirio circa l’aspetto fisico può essere un dimorfismo in più se accompagnato da altro corollario di sintomi può essere una psicosi, non solo la credenza di avere un difetto fisico, ma anche come il soggetto si pone di fronte alla realtà, cosa e come ne parla, confusione e disorientamento sono tutti sintomi che inviano in una o nell'altra direzione.

In ogni caso, alla fine del colloquio bisogna cercare di capire se ci sono elementi di rischio per la vita perché non ci da tanto tempo per intervenire. Valutare il rischio suicidiario, a volte collegato anche a sintomi psicotici, capire se il paziente possiamo trattarlo personalmente o se c’è un sospetto di altra malattia o derivazione della sintomatologia d uso/abuso di sostanze.

Una specifica importante è quella della presenza o meno d’insight che può essere addirittura assente.

Tratto da PSICOPATOLOGIA DIFFERENZIALE di Veronica Rossi
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