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Il risperidone: capostipite dei neurolettici atipici a doppio antagonismo recettoriale - SDA


Il risperidone nel trattamento della schizofrenia è stato somministrato negli studi clinici finalizzati alla valutazione dell’efficacia a più di 3000 pazienti.
Il profilo clinico appare caratterizzato da:
efficacia specifica sui sintomi positivi e sui sintomi negativi
azione specifica sui sintomi depressivi
minimizzazione del danno iatrogeno.
Alcune osservazioni indicano che il risperidone possiede un effetto selettivo e precoce sul parametro “ostilità”, predittivo di una efficacia del farmaco sulla totalità dei sintomi positivi.
Altre indicazioni possibili:
disturbo borderline di personalità
disturbo schizotipico di personalità
disturbo schizoaffettivo
depressione delirante
disturbi dello spettro bipolare
Sindrome di Gilles de La Tourette
disturbi del comportamento in pazienti con ritardo mentale
sintomi psicotici L-Dopa correlati in Parkinson.
Il dosaggio del risperidone deve essere ottimizzato in funzione di 3 parametri:
andamento a campana della relazione dose-risposta terapeutica
effetti cardiovascolari, minimizzati se il dosaggio viene raggiunto progressivamente
possibilità di usare un ampio spettro di dosaggi in funzione dei diversi quadri clinici.
Il dosaggio ottimale sembra essere compreso fra 2 e 6 mg die.

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