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The Cloud Turn: dall'ottimizzazione dei processi aziendali e amministrativi alla workstation del traduttore. Indagine sull'utilizzo dei cloud-based services nel lavoro del traduttore in Italia

Il cloud computing al servizio delle Pubbliche Amministrazioni

Negli ultimi anni, le autorità governative di molti Paesi hanno ben compreso il ruolo potenziale che il cloud computing potrebbe ricoprire nella gestione dei servizi pubblici e dell'amministrazione in termini di efficienza, ottimizzazione, modernizzazione e promozione della sicurezza. A tal proposito sono stati stilati molti regolamenti e strategie per la sua implementazione all'interno della Pubblica Amministrazione. Questo settore tende a essere per sua natura meno reattivo e appesantito, data la sua vastità in termini di burocrazia, ma anche responsabile di determinati aspetti delicati, quale la tutela della privacy e dei dati sensibili. Proprio per questo motivo il viaggio che ha portato all'adozione del cloud computing nelle PA non è stato poi così semplice e immediato, essendo contrassegnato da vari scetticismi sul trattamento dei dati sensibili, che ha portato negli anni una tendenza a preferire l'uso di server fisici nel settore della PA.

Questo processo di trasformazione, ovvero d'informatizzazione della Pubblica Amministrazione inizia con una Comunicazione del 26 settembre del 2003 della Commissione Europea in cui per la prima volta si fece riferimento al termine e-government, ovvero "amministrazione digitale", con cui si stabiliva la possibilità e l'importanza dell'uso delle tecnologie d'informazione e di comunicazione nelle PA, al fine di migliorare e ottimizzare i servizi pubblici e i processi democratici. Inoltre, l'uso di questi nuovi strumenti doveva essere coniugato, di conseguenza, non solo a modifiche organizzative strategiche, ma anche all'acquisizione di nuove competenze.

Una svolta significativa nel processo di digitalizzazione avvenne con l'emanazione del decreto legislativo del 7 marzo 2005, con cui venne emanato il corpo normativo del Codice di Amministrazione Digitale (CAD). Il D.Lgs. 82/2005, non solo conferì validità giuridica al documento informatico, inteso come "rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti", ma fissò una serie di norme aventi lo scopo di assicurare e regolare la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione digitale utilizzando le modalità più appropriate delle nuove tecnologie dell'ICT all'interno della PA, come ad esempio le procedure da adottare per la registrazione, la riproduzione, la conservazione e la trasmissione del documento informatico.

L'uso delle ICT rappresenta il motore per la semplificazione e la riorganizzazione dei procedimenti amministrativi, promuovendo un maggiore coordinamento delle competenze e, per questo motivo, la sua diffusione nel settore della Pubblica Amministrazione è diventata sempre più centrale e discussa nelle riforme degli ultimi anni. Ad esempio, nel rapporto ONU sullo sviluppo dell'e-government del 2016, è stato rimarcata l'importanza della diffusione delle ICT nella realizzazione del modello Open Government, in base al quale l'esercizio del potere pubblico deve ispirarsi alla cosiddetta "democrazia partecipata", con cui si favorisce la massima apertura e trasparenza, ma anche partecipazione dei cittadini.

Con la "Riforma Madia" (Legge 7 agosto 2015, n. 124), sono state emanate delle norme di modifica del CAD, le quali diedero una spinta alla realizzazione degli obiettivi e delle strategie più recenti in termini di e-government mirate a garantire ai cittadini e alle imprese il diritto di accedere a tutti i dati, i documenti e i servizi di loro interesse in modalità digitale, ottimizzando e semplificando l'accesso ai servizi della persona e diminuendo quasi del tutto l'accesso fisico agli uffici pubblici.

I benefici dell'efficienza, efficacia, economicità e inclusività dei servizi offerti dagli Enti pubblici costituiscono gli obiettivi che sono stati definiti nel Piano d'azione dell'UE per l'eGovernment 2016-2020, il quale si fonda su una visione totalmente digitale, in cui tutte le amministrazioni e le istituzioni pubbliche d'Europa debbano fornire servizi pubblici digitali end-to-end ai cittadini e a tutte le imprese.

La realizzazione e l'implementazione del cloud computing nelle PA diviene uno degli obiettivi fondamentali nel processo di razionalizzazione delle infrastrutture fisiche previsto dal Piano Triennale dell'Informatica nella Pubblica Amministrazione 2017-2019, ovvero un documento di indirizzo strategico ed economico redatto e pubblicato dall'AgiD (Agenzia per l'Italia digitale), che ha lo scopo di fornire un modello di riferimento per lo sviluppo dell'informatica pubblica italiana.

Informazioni tesi

  Autore: Raffaella Arena
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi di Macerata
  Facoltà: Mediazione Linguistica e Culturale
  Corso: Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale
  Relatore: Strafano Pigliapoco
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 148

FAQ

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