Attaccamento alla figura paterna
                                    
Attaccamento alla figura paterna: gli studi sono molto meno presenti nella letteratura. Di sicuro oggi si sa che il bambino sviluppa un attaccamento alla figura paterna, inoltre la distribuzione dell’attaccamento verso il padre è simile a quello verso la madre -> questo però non vuol dire che i 2 attaccamenti siano tra loro correlati (infatti il 38% dei bambini hanno attaccamenti discordanti / il 45% hanno attaccamenti sicuri con entrambi i genitori / il 17% attaccamento insicuri con entrambi). Un attaccamento sicuro verso il padre predice nello sviluppo socioemotivo successivo una maggiore socievolezza, migliore relazione tra pari, minori sintomi internalizzanti (cioè legati a astati emotivi interni negativi -> esempio: depressione, ansia, panico) ed esternalizzanti (esempio: aggressività elevata, disturbi della condotta ecc) (quindi minore rischio per la psicopatologia), migliore regolazione emotiva. 
Ricerche molto recenti (quindi con dati ancora parziali) hanno studiato la combinazione di sicurezza/insicurezza verso padre e madre:
- Doppia insicurezza (bambino insicuro verso padre e madre): nel corso del suo sviluppo (a 7-8 anni) il bambino avrà maggiori problemi sia internalizzanti sia esternalizzanti (misurato tramite il questionario self report CBCL)
- Una sola sicurezza (madre o padre): effetto protettivo -> basta una sola sicurezza per essere protetti rispetto al rischio psicopatologico -> viene così falsificato il modello gerarchico
- Doppia sicurezza: influenza la competenza sociale, emotiva e scolastica (questo bambino avrà uno sviluppo socio-emotivo molto adeguato). Comunque non aumenta la protezione rispetto alla singola sicurezza.
Ricerche sulla trasmissione intergenerazionale dell’attaccamento da madre a figlio mostrano come i modelli di attaccamento del genitore (misurati con AAI) tendono ad essere trasmessi al figlio, e ciò accadrebbe anche con il padre, anche se in misura più debole. 
Un altro aspetto importante è che mentre la responsività materna predice l’attaccamento del bambino (e le sue caratteristiche di personalità a 6, 10, 16 e 22 anni), la sensibilità del padre al contrario non è predittiva. Ciò che è maggiormente predittivo è la sensibilità del padre nel gioco (quindi non nell’ambito emotivo), cioè la capacità del padre di sostenere il gioco del bambino e la su attività esplorativa fornendogli sicurezza nell’esplorazione -> la father’s play sensitivity predice l’attaccamento successivo del bambino e caratteristiche di personalità a 6, 10, 16 e 22 anni. 
Stili di interazione con il bambino madre vs padre:
+ giochi fisici e stimolanti 
+ picchi emotivi 
+ incoraggiamento all’esplorazione
- capace di consolare 
- utilizzo dei giochi convenzionali 
- verbalizzazioni 
- in grado di realizzare lo scaffolding (incorniciamento -> monitoraggio e sostenimento del gioco del bambino)
Riguardo alle rappresentazioni di papà e mamma riguardo al bambino durante la gravidanza, quelle materne sono più articolate e ricche, mentre quelle paterne sono maggiormente disinvestite.
Attaccamento all’educatrice: con l’educatrice il bambino può sviluppare un legame di attaccamento utilizzandola come base sicura e come fonte d consolazione e sicurezza fisica ed emotiva. La sicurezza di tale attaccamento dipende:
- Dalla disponibilità fisica ed emotiva che l’educatrice dimostra verso il bambino
- Dalla stabilità della sua figura nel nido
- Dalla possibilità che interagisca e risponda al bambino in modo individualizzato.
L’attaccamento sicuro verso l’educatrice favorisce le interazione del bambino con i pari e le sue capacità di empatia, inoltre diminuisce i rischi per comportamenti aggressivi.
Sono stati individuati fattori che possono contribuire a modificare i modelli di attaccamento nel ciclo di vita -> nella prima e seconda infanzia:
- Miglioramento/peggioramento della disponibilità di reti di supporto da parte di genitori in particolare della madre (nonni, famiglia allargata, supporti extrafamiliari)
- Modificazioni rilevanti nella condizione affettiva e socioeconomica dei genitori: separazione, divorzio, lutti, cambiamento di status sociale
- Interventi di sostegno e/o psicoterapeutici sulla relazione genitore/bambino 
Nell’adolescenza:
- Sviluppo di nuove competenze cognitive e metacognitive che permettono anche la riorganizzazione dei modelli di attaccamento (vedi attaccamento in adolescenza).
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 - Precedente: Fattori che contribuiscono a determinare i tipi di attaccamento
 
Dettagli appunto:
- Autore: Mariasole Genovesi
 - Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
 - Facoltà: Psicologia
 - Corso: Psicologia dello sviluppo e dei processi educativi
 - Esame: Psicologia dello sviluppo socio-affettivo
 - Docente: Cristina Riva Crugnola
 
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