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Il Psdi tenta il riavvicinamento al Psi

28 marzo 1956

La Direzione socialdemocratica approva all'unanimità un appello ai lavoratori in cui si afferma che «la Direzione del PSDI ritiene che il PSI possa oggi, anche alla luce dei nuovi avvenimenti, considerare criticamente le posizioni immobilistiche cui ha condannato - per i suoi legami con la politica frontista e con l'unità d'azione - la classe lavoratrice socialista assumendo una posizione di difesa ad oltranza della Russia Sovietica nel quadro della situazione internazionale caratterizzata dalla guerra fredda. La Direzione del PSDI ritiene che il PSI non possa sottrarsi al dovere di fornire - nell'azione politica di ogni giorno - precise e concrete risposte a tutte le proposizioni politiche formulate in questo documento ed afferma che l'unità socialista è oggi più che mai un risultato conseguibile, se tutti i lavoratori vorranno percorrere l'unica via italiana del socialismo e cioè la via dell'autonomia, della democrazia, delle lotte pacifiche per la giustizia sociale e la libertà, nel solco tracciato dall'Internazionale Socialista». Ma il tentativo socialdemocratico di riavvicinamento tra i due partiti risulterà del tutto negativo, in quanto solamente dopo pochi giorni riemergeranno vecchi rancori e l'attacco alle reciproche linee politiche ritornerà duro ed aspro.

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