Farmacologia - Pagina: 107
gli ioni cloro. Quindi le bdz si comportano da agonisti verso il recettore delle bdz, che è posto nel recettore del GABA; come i barbiturici, hanno un’azione facilitatoria verso il nt GABA, ovvero quando si legano al loro recettore rendono la conformazione del recettore più sensibile all’azione del GABA (possiamo dire che la loro azione è allosterica). L’unica differenza fra bdz e barbiturici è che le bdz aumentano la frequenza di apertura del canale, invece i barbiturici prolungano il periodo di apertura del canale del cloro. Il GABA si lega ad una sub unità del canale e la bdz ad un’altra. Nell’immagine vediamo che la distribuzione di carica del solo GABA è minore rispetto alla distribuzione di cariche che abbiamo quando aggiungiamo la bdz, questo perché la bdz ha promosso l’ingresso di ioni cloro. In una situazione di controllo è registrata una corrente di ioni cloro stimolata dal nt GABA; se aggiungiamo diazepam la corrente aumenta; se tolgo il diazepam ritorno alle condizioni di controllo. Sotto vediamo che se provo ad aggiungere una bdz, come il clordiazepossido, ha una corrente GABA (come prima) oppure una corrente mediata da un altro, recettore, ovvero quello della glicina. Il clordiazepossido modifica la corrente indotta dal GABA, nel senso che l’aumenta; se invece guardiamo una corrente che passa attraverso il recettore della glicina (che è sempre un sistema inibitorio del SNC) notiamo che l’aggiunta della bdz non modifica la corrente indotta dalla glicina, perché è un altro sistema e le bdz non sono agonisti né antagonisti per il recettore della glicina. Meccanismo d'azione: le bdz hanno un effetto inibitorio generalizzato nel SNC attraverso una facilitazione dell'azione dell'acido gamma amino butirrico (GABA), che è un NT inibitorio (quindi diminuisce il livello di eccitamento). La presenza di un recettore specifico perle bdz nel SNC indica la presenza di NT endogeno che si lega a tali siti, del quale la sostanza imita l'attività. Tale NT endogeno deve ancora essere isolato. Effetti farmacologici delle benzodiazepine: sono almeno cinque, ovvero ansiolitico, sedativo, anticonvulsivante, miorilassante, amnesico. L’azione sedativa e l’azione ipnotica dipendono non solo dal tipo di bdz, ma dalle sub unità che compongono il recettore; quindi, certe bdz possono indurre su certi individui un’azione sedativa più spiccata rispetto ad un’azione ansiolitica, e viceversa. Ma quello che noi spesso cerchiamo è l’azione ansiolitica slegata da quella sedativa, perché vogliamo ridurre i livelli di stress ma non vogliamo che l’individuo sia sedato.
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Dettagli appunto:
- Autore: Andrea Panepinto
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Logopedia
- Esame: Farmacologia
- Docente: Prof.ssa Biancamaria Longoni
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