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Caratteristiche del divieto di analogia della legge penale


Il principio di determinatezza, oltre che nel confronti del legislatore, opera anche in direzione del giudice, cioè con riguardo al momento interpretativo ed applicativo della legge penale da parte sua.  Dal principio di determinatezza deriva il fondamentale divieto di analogia della legge penale.

Sebbene il divieto di analogia appaia rivolto essenzialmente al giudice, mentre l'obbligo della formulazione determinata della legge penale ha il legislatore come suo destinatario, tra i due contenuti del superiore ed unitario principio di determinatezza esiste un nesso.
Da un lato, infatti, l'obbligo della formulazione determinata interdice al legislatore di configurare le fattispecie criminose avvalendosi di clausole che (rinviando a «casi analoghi» o «simili» a quelli espressamente previsti) sollecitano il giudice a far uso dell'analogia. Es. l'art. 600 c.p. punisce chi riduce una persona in schiavitù o in una condizione «analoga» alla schiavitù. E’ lo stesso principio di formulazione determinata della legge penale a implicare la incostituzionalità di norme siffatte (c.d. analogia anticipata).
Dall'altro lato, il divieto d'analogia ha una reale ragion d'essere solo in un sistema in cui le norme siano formulate in modo rigoroso e tassativo, con la precisa individuazione dei «casi» ai quali debbono essere applicate. La frammentarietà della previsione incriminatrice potrà eventualmente implicare l'esistenza di «casi» non previsti (le lacune) rispetto ai quali si può ipotizzare una applicazione analogica della norma che prevede casi simili, e dunque ragionevolmente vietarla.
Ma quando le norme siano formulate in modo onnicomprensivo ed indeterminato, non v'è ragione di vietare una loro applicazione analogica a casi che, per il fatto di essere la norma formulata in modo generico, finiranno per lo più per venire ricompresi nel suo spettro applicativo. Es. posto che l'ingiuria consiste in qualunque «fatto offensivo dell'altrui onore o decoro», nessuna espressione ingiuriosa potrà rimanere estranea al campo di applicazione individuato da questa formula onnicomprensiva.

Tratto da DIRITTO PENALE di Beatrice Cruccolini
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