4 
 
 
 
 
 
leader per la qualità dei suoi prodotti/servizi, oltre che per 
la sua immagine. Infatti, l‟aspetto esteriore riflette 
necessariamente la realtà interna dell‟azienda costituita 
dalle persone che la compongono e dalle relazioni che si 
istaurano al suo interno. 
Questo lavoro si articola in quattro capitoli che 
cercano di attualizzare il concetto di marketing interno e 
di contestualizzarlo alle aziende di servizi che più delle 
altre sono chiamate a differenziarsi dalla concorrenza. 
Nel primo capitolo si è partiti col cercare di 
individuare da dove si sviluppasse tale tipo di marketing e 
le varie teorie che si sono susseguite. Si è, poi, provato a 
dare una possibile definizione del marketing interno che  
rispecchi maggiormente la realtà evolutiva attuale. In tale 
capitolo si è messa in evidenza l‟importanza del fattore 
umano come elemento fondamentale per le aziende di 
servizi. 
Nella seconda parte si è passati ad analizzare nel 
dettaglio il processo di marketing management interno 
attraverso varie teorie e vari strumenti provenienti dal 
marketing esterno, quali il marketing mix allargato, 
l‟analisi swot e il ciclo vita del prodotto ma applicato al 
lavoratore, ecc. Successivamente si è sottolineata 
l‟importanza del brand come fattore strategico di successo 
del marketing interno. 
Nel penultimo capitolo si è cercato di studiare quali 
siano gli elementi che permettono di attuare un buon 
piano di marketing interno. Per cui ci si è soffermati sulla 
comunicazione interna che permette all‟azienda di 
comunicare la propria immagine ai suoi clienti interni, 
 5 
 
 
 
 
 
inoltre si è analizzata una nuova prospettiva di gestione 
delle risorse umane che per le aziende di servizi sono 
sempre più indispensabili, mettendo in risalto la questione 
psicologica. Si è concluso tale capitolo definendo quello 
che è il fine ultimo ma prioritario del marketing interno e 
cioè la customer satiosfaction. 
Infine, nel quarto ed ultimo capitolo, si visto in che 
modo il marketing interno è applicato nelle aziende di 
servizi in particolar modo negli istituti di credito, 
analizzando il caso aziendale del Gruppo Bancario Intesa-
Sanpaolo che attraverso i processi e gli strumenti di 
internal marketing è riuscito a infondere i propri valori e 
principi in tutta l‟organizzazione tanto da diventare leader 
indiscussa degli istituti di credito italiani. 
 6 
 
 
 
 
 
CAPITOLO 1  
 
Il marketing interno: una nuova 
prospettiva di marketing 
 
1.1 L‟evoluzione del marketing: il marketing 
interno dal recente passato al prossimo futuro 
 
 
In un mercato sempre più competitivo e 
concorrenziale è fondamentale per le aziende, in modo 
particolare per le aziende di servizi, attuare un buon piano 
di marketing al fine di farsi conoscere e affermarsi sul 
mercato. 
Non è facile definire il significato di marketing, ma la 
definizione più diffusa è quella fornita da Philip Kotler 
che afferma che il marketing è qualcosa di più 
dell‟insieme delle attività svolte dall‟impresa per vendere 
i suoi prodotti, esso è: <il processo sociale e manageriale 
diretto a soddisfare bisogni ed esigenze attraverso processi 
di creazione e scambio di prodotti e valori. È l‟arte e la 
scienza di individuare, creare e fornire valore per 
soddisfare le esigenze di un mercato di riferimento, 
realizzando un profitto1>. 
                                                 
1
 Cfr.P. Kotler, Marketing Management, Pearson, cap.1, Milano, 
2004. 
 
 7 
 
 
 
 
 
Lo sviluppo di una disciplina autonoma del marketing ha 
avuto inizio attorno al 1930 negli Stati Uniti, quando 
alcuni studiosi si sono interessati in modo sistematico ai 
problemi di mercato originati dall‟incombente 
industrializzazione. 
Negli anni ‟40 negli USA ebbe inizio un dibattito 
inerente all‟opportunità di riconoscere il marketing come 
“scienza”2 affermando3 che solo definendo ipotesi 
potenzialmente verificabili empiricamente e utilizzando 
risultati di altre teorie, il marketing poteva avvicinarsi al 
conseguimento del carattere scientifico. 
Negli anni ‟50, si è elaborata la nozione di 
marketing mix, si è parlato di segmentazione del mercato, 
differenziazione del prodotto, ciclo di vita del prodotto, 
che segnano l‟affermazione dell‟approccio manageriale 
puntualizzandosi sui problemi della singola impresa e sul 
processo di analisi, pianificazione, organizzazione e 
controllo dell‟attività di marketing4. 
Oltre all‟approccio manageriale si diffusero correnti 
di pensiero interessate al concetto di scambio5 e a una 
prospettiva sistemica che insieme con altre correnti 
                                                 
2
 Per primo Converse, nel 1945, riconobbe la nascita dello status 
scientifico del marketing. Tanti altri autori poi, condivisero l‟opinione 
del Converse, quali Brown, Alderson e Cox, Buzzel, ecc. 
3
 Anderson, 1983; Brown, 1996. 
4
 Sheith & Gross 1988. 
5
 Concetto ripreso negli anni ‟70 in modo ancora più evidente da 
alcuni autori, tra cui Kotler e Hunt.  
 8 
 
 
 
 
 
contribuiscono ancora agli sviluppi teorici-applicativi del 
marketing6. 
Negli anni ‟60 l‟AMA (American Marketing 
Association) definisce il marketing come “l‟insieme delle 
attività d‟affari necessarie per trasferire prodotti e servizi 
dal produttore al consumatore e/o utilizzatore”7. Per tutti 
gli anni dominati dalla produzione di massa, l‟attenzione 
del marketing si concentra essenzialmente sulla vendita di 
prodotti standard di basso costo a grandi mercati 
omogenei. E‟ un marketing orientato alla produzione più 
che al cliente, e parte dall‟assunto che il pubblico sia 
sensibile soprattutto al prezzo8. 
Con gli anni ‟70 e ‟80 affiorano altri orientamenti e 
definizioni per far fronte ai nuovi problemi emergenti dal 
contesto socio–economico. I movimenti dei consumatori e 
le loro maggiori esigenze relative alla qualità dei prodotti 
e servizi, l‟aumento della pressione competitiva, 
l‟internazionalizzazione dei mercati sono il fondamento 
dei nuovi concetti di responsabilità sociale dell‟impresa, 
di megamarketing9, di macromarketing10, di marketing 
globale. 
                                                 
6 Carù A.- Cusi A.- Guerini C.- Favette J.R.- Uslenghi A., Percorsi 
evolutivi del marketing: marketing dei servizi, marketing dei beni 
business to business, marketing internazionale, trade marketing, 
customer satisfaction, Guerini studio, Milano, 1999. 
7 Cfr. E. Valdani, Marketing, UTET, Torino, 1995 
8
 Cfr. B. Joseph Pine, “Mass customization: dal prodotto di massa 
all’industriale su misura”, FrancoAngeli, Milano, 1997 
9
 Concetto avanzato da Kotler che accoglie il punto di vista della 
singola impresa, secondo una prospettiva manageriale. Il 
megamarketing si pone come obiettivo il controllo e la gestione del 
 9 
 
 
 
 
 
 
Il marketing interno11, invece, compare nella 
letteratura relativa al marketing dei servizi verso la fine 
degli anni „7012 è inizialmente concepito come una 
metodologia per creare, incoraggiare e rafforzare il 
rapporto tra personale di contatto13 e il cliente, attraverso 
l‟utilizzo delle tecniche e dei principi del marketing14. 
Il marketing interno nasce ad opera di autori che 
appartengo ad aree disciplinari e professionali molto 
diversificate, si sono alternati allo studio del marketing 
interno accademici e studiosi del marketing e di discipline 
organizzative, dirigenti aziendali, consulenti nel campo 
dello sviluppo delle risorse umane, esperti in 
comunicazioni e pubbliche relazioni, psicologi. Quindi  
                                                                                               
mercato ma anche più in generale dell‟ambiente stesso, cercando di 
sostituire l‟adattamento passivo dell‟impresa con una reazione 
creativa che trasformi i vincoli in opportunità. 
10
 Scuola di pensiero che esamina sia gli effetti del marketing sulla 
società, sia l‟impatto delle forze sociali sui sistemi di marketing. 
11
 Cfr. M. Marchiori, “Marketing dei servizi e Marketing interno un 
approccio organizzativo”, Economia e diritto del terziario, n. 2, 1998. 
12
 I primi furono:  Sasser e Arbedeit nel 1978; Grönroos, 1977; Gorge, 
1977; Berry, 1981. 
13
 Il personale di contatto è  composto da  quella parte di dipendenti di 
un‟impresa, il cui lavoro richiede il contatto diretto con il 
cliente/utente. Se da una parte rappresenta l‟azienda agli occhi del 
cliente, dall‟altra è, per l‟azienda, responsabile dell‟erogazione del 
servizio e, soprattutto, del raggiungimento degli standard di qualità 
previsti, è il cosiddetto personale di Front-line cioè di confine. 
14
 Cfr. C. Grönroos, Internal marketing of services, American 
Marketing association, Chicago, 1981. 
 
 
 10 
 
 
 
 
 
tale tipo di marketing taglia trasversalmente 
l‟organizzazione ed interessa quasi tutti i settori 
dell‟azienda. 
Negli anni successivi, pur continuando ad essere 
utilizzato per lo più nel marketing dei servizi, il concetto 
di marketing interno viene introdotto e sviluppato anche in 
altri ambiti disciplinari, diventando di uso comune anche 
nel lessico manageriale. 
Il diffondersi di questi aspetti ha condotto le imprese, a 
elaborare nuove teorie e piani di azione a lungo termine 
per garantire la soddisfazione dei consumatori e 
l‟acquisizione di un vantaggio competitivo. 
Infatti, oggigiorno il marketing interno è una delle 
funzioni più importanti che le aziende devono svolgere se 
vogliono raggiungere un ruolo di spicco sul mercato. 
Il concetto di marketing interno è tutt‟ora in corso di 
evoluzione e non è ancora possibile, a causa della sua 
complessità, dare una definizione univoca del suo 
significato. 
Una prima definizione può essere quella di Kotler, il 
quale asserisce che il marketing interno consiste nel 
compito di assumere, addestrare e motivare dipendenti 
capaci, in grado di servire bene i propri clienti; quindi il 
marketing interno deve precedere il marketing esterno, 
poiché non ha senso promettere un servizio eccellente se il 
personale non è pronto a fornirlo15. 
                                                 
15
 Cfr. P. Kotler, Marketing Management, ed. italiana Scott W.G., 
Pearson- Prentice Hall, Milano, 2005.  
 11 
 
 
 
 
 
Il marketing, in un mercato sempre più competitivo 
e in un‟economia sempre più fragile, deve cercare di 
investire contemporaneamente l‟ambiente esterno ma 
ancor prima quello interno, in una logica di integrazione e 
correlazione. Sempre più in futuro le aziende dovranno 
fare delle scelte che le consentiranno di restare sul 
mercato e di raggiungere delle posizioni di eccellenza, 
otterranno ciò solo se riusciranno ad attuare un buon piano 
di marketing interno al fine di soddisfare il cliente interno 
e raggiungere tramite esso la customer satisfaction. 
Figura 1. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
EVOLUZIONE DELLE TEORIE DEL MARKETING 
 
 ξ Le origini                         1920-1940 
 ξ Lo sviluppo e dibattiti a riguardo1940-1965 
-marketing come “scienza”- 
-marketing come “arte”- 
-marketing mix 
 ξ La maturità                                  1965-1980 
-responsabilità sociale- 
-mega/macromarketing- 
-marketing globale- 
 ξ Un nuovo marketing:  1977 
  -il marketing interno 
 ξ Evoluzione e ricerca                     
di nuovi paradigmi                   1980-2000 
 
 
 12 
 
 
 
 
 
1.2 Da dove nasce l‟esigenza di un 
marketing interno 
 
 
Il mercato oggi ha raggiunto livelli concorrenziali 
altissimi, l‟offerta, in particolare delle aziende di servizi, 
si è completamente omogeneizzata. Infatti, accrescere i 
propri margini di profitto è diventata una sfida sempre più 
difficile da affrontare e da più parti ci si è accorti che 
l‟elemento, che davvero può fare la differenza e dare 
valore aggiunto all‟impresa, è un‟organizzazione 
efficiente del personale e una comunicazione ottimale 
dell‟immagine aziendale. 
Da qui nasce l‟esigenza di integrare il marketing 
cosiddetto “tradizionale” con un “Marketing Interno”; il 
quale comprende un insieme di attività volte a comunicare 
con tutto il personale, formarlo e motivarlo affinché offra 
al cliente un servizio di qualità capace di distinguere 
l‟azienda dalle altre concorrenti16. 
Le aziende hanno l‟esigenza di erogare un servizio 
di qualità, e il marketing aziendale interno cerca, 
attraverso la comunicazione, di stabilire una reciproca 
fiducia tra datore di lavoro e dipendenti al fine di 
conciliare le esigenze di ambo le parti e nell‟obbiettivo 
comune di raggiungere la customer satisfaction 
                                                 
16Cfr. M. Marchiori, “Marketing dei servizi e marketing interno, un 
approccio organizzativo”, Economia e diritto del terziario, 1997. 
 
 13 
 
 
 
 
 
rispondendo ai bisogni e alle richieste dell‟ambiente 
economico sociale nel quale è inserita17.  
Il ruolo del management diventa fondamentale nella 
partecipazione e nel coinvolgimento dell‟intera 
compagine aziendale, nel miglioramento della 
comunicazione interna ( sia top-down che bottom-up )18, e 
nel rafforzamento della motivazione del personale. La 
soddisfazione interna diventa, allora, uno dei presupposti 
della customer satisfaction che si concretizza anche, in un 
ritorno di immagine e di profitto19. 
Il marketing quindi svolge la duplice funzione di 
riuscire a cogliere le diverse esigenze ed aspettative del 
cliente “esterno” e di individuare i fabbisogni dei clienti 
“interno”, cioè tutti i soggetti si trovino inseriti 
nell‟organizzazione attraverso metodologie e strumenti 
che possono tradurre in realtà tale approccio. 
L‟impresa deve oggi avere l‟ambizione di 
raggiungere, attraverso il marketing interno, le sue finalità 
economiche e sociali20che le consentiranno di affermarsi 
sul mercato. 
                                                 
17Cfr. G. Vecchiato, Relazioni pubbliche: valore che crea valore, 
Franco Angeli, Milano, 2005. 
18 Cioè dall‟alto verso il basso e dal basso verso l‟alto. 
19Cfr. J. Paul Peter - James H. Donnelly jr., Marketing, McGraw-Hill, 
Milano, 1997. 
20Per finalità economiche intendiamo: il profitto, nuovi 
investimenti,ecc. Per finalità sociali intendiamo: la valorizzazione del 
capitale umano, il rispetto di un codice etico, ecc.  
 
 14 
 
 
 
 
 
Concludendo diciamo che l‟internal marketing nasce 
dall‟esigenza di fare in modo che il personale delle 
aziende, ed in particolar modo delle aziende di servizi; il 
cosiddetto personale di contatto o “front-line personnel”, 
sia orientato al consumatore e consapevole 
dell‟importanza di questo aspetto per la qualità del 
servizio e, alla lunga per la sopravvivenza stessa 
dell‟azienda21; affiche ciò avvenga l‟impresa deve far 
sentire il dipendente parte integrante e fondamentale 
dell‟organizzazione. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
                                                 
21
 Cfr. Cherubini S., Marketing dei servizi per lo sviluppo competitivo 
e la customer satisfaction, Franco Angeli, Milano, 2002. 
 
 15 
 
 
 
 
 
1.3 La criticità del fattore umano: il cliente 
interno all‟azienda 
 
 
In uno scenario totalmente cambiato, in cui vi sono 
stravolgimenti del mercato sempre più rapidi e 
imprevedibili, le aziende hanno capito di doversi 
attrezzare per essere in grado di rivedere frequentemente il 
proprio posizionamento e di saper leggere i "segnali 
deboli" che provengono dalla società. E, soprattutto, 
hanno capito di dover rivoluzionare la propria 
organizzazione interna, passando dall‟orientamento al 
prodotto all‟orientamento al cliente esterno attraverso 
un‟attenta analisi che parte dai sui clienti interni. 
L‟azienda deve capire che il servizio al cliente non è 
una semplice funzione all‟interno dell‟organizzazione, ma 
un vero e proprio valore, pienamente condiviso da tutta 
l‟organizzazione, e per il quale ogni collaboratore ha la 
sua parte di responsabilità22. 
L‟azienda deve trovare un equilibrio tra i modi di trattare i 
consumatori-clienti del mercato esterno e i consumatori-
stipendiati del mercato interno tenendo presente che è più 
facile modificare il comportamento e le aspettative del 
cliente interno rispetto al cliente esterno23. 
Il Cliente interno, quindi, è colui che sta a valle di 
qualsiasi processo lavorativo, produttivo e di servizio. Può 
essere rappresentato da qualsiasi figura operativa (o 
                                                 
22
 Cfr., P.  Kotler, Il marketing secondo Kotler, Il Sole 24 Ore, 1999. 
23
 Cfr. M. Levionnois, Marketing interno, Isedi, Torino, 1991. 
 16 
 
 
 
 
 
direttiva) che si relazione con chi è a monte. In questo 
senso chiunque all‟interno di un‟organizzazione può 
essere considerato cliente. 
Il personale nel suo insieme è nello stesso tempo 
cliente e fornitore, destinatario ed utente di: informazioni, 
azioni, progetti. Ciò vuol dire che i dipendenti si devono 
identificare nell'azienda, che si devono sentire parte di 
essa, in tal modo le scelte che compieranno 
nell‟erogazione del servizio devono essere le stesse che 
prenderebbe il titolare. 
Per fare questo è necessario che il dipendente venga 
coinvolto nel processo decisionale e, soprattutto, che le 
scelte compiute dalla direzione siano sempre illustrate e 
spiegate, affinché il lavoratore comprenda le motivazioni 
di scelte che a volte possono apparire sbagliate24. 
Il fatto di migliorare l'immagine dell'azienda e del 
suo prodotto tra i dipendenti, vuole invece dire che il 
dipendente non può pensare che ciò che sta producendo 
sia di scarso valore o che l'azienda non si merita lui come 
dipendente. Questo perchè non è solo il personale di 
contatto a vendere il prodotto ma tutte le persone che sono 
coinvolte nella sua produzione, per vari motivi. 
Innanzitutto, per il principio che sta alla base del lavoro 
stesso e cioè “non riesce bene una cosa che si fa solo per 
farla, bisogna crederci e deve piacerci” (questo vale 
soprattutto per l'erogazione di servizi a prevalenza 
                                                 
24 Cfr. G. Bellone, “La valutazione interna delle posizioni di credito 
comparata alla valutazione esterna”, Rivista Bancaria, n. 2, 2000 
 
 17 
 
 
 
 
 
immateriale, ma non solo); in secondo luogo, 
specialmente per le città di media/piccola grandezza, la 
voce si sparge, e se si sa che un prodotto non è 
soddisfacente nemmeno per le persone che lo producono, 
allora per l'azienda che lo produce, inizia il declino. 
Un'azienda che non condivide le proprie scelte con i 
dipendenti e, se le spiega, lo fa con l'arroganza di chi parla 
a persone che ritiene non possano capire; tale azienda ha 
già, di fatto, problemi con il reclutamento di nuovo 
personale e, se il trend dovesse continuare, potrebbe 
ritrovarsi a dover arrestare la sua crescita proprio per 
l'insufficienza di questa risorsa produttiva che è tanto 
preziosa, se non indispensabile. 
La  comunicazione interna è una risorsa 
importantissima,il personale informato, che si senta parte 
di un progetto collettivo, crea motivazioni e 
partecipazione ai processi di cambiamento, permette 
all‟organizzazione di offrire un prodotto di qualità a 
trecento sessanta gradi, infatti in quest‟ottica i 
prodotti/servizi devono essere prima venduti la personale 
aziendale (ovvero ai clienti interni) e poi devono essere 
offerti ai clienti esterni, infatti l‟azienda deve con  le 
campagne di marketing esterno, cercare di conquistare e 
fidelizzare prima il personale (il mercato interno)  e poi il 
mercato esterno anche attraverso un passaparola positivo 
ed un buon ritorno d‟immagine aziendale25.  
                                                 
25
 Cfr. M. Coletti – Iacci P., “Internal marketing e gestione del 
personale”,Sviluppo&Organizzazione, n. 122, 1990.