Farmacologia - Pagina: 1
1. Farmacologia generale. Farmaco può essere definita qualunque sostanza che eserciti un'azione biologica (o meglio, farmacologica) nell'organismo. Farmaco, medicamento, medicina sono i termini per lo più usati in senso positivo: sostanze o associazioni di sostanze aventi proprietà curative o profilattiche delle malattie umane. Veleno, tossico, xenobiotico sono, invece, i termini legati a sostanze dagli effetti negativi. Ma bisogna ricordare che "è la dose che fa il veleno" (Paracelso). Infatti, ogni farmaco a seconda della dose dà effetti diversi. Uso corretto dei farmaci: le medicine sono come delle armi che possiamo impiegare per combattere le malattie. Possono essere utilizzate allo scopo di ripristinare, correggere e modificare funzioni fisiologiche, esercitando un'azione farmacologica, immunologica o metabolica, ovvero di stabilire una diagnosi medica. Possono così difenderci dalle malattie, ma c'è il rischio che ci si possa far male se non si impara a usarle bene. Abuso dei farmaci: il termine si applica a tutti gli impieghi non corretti di una sostanza farmacologicamente attiva, ma è ovvio che questo vale soprattutto per i farmaci assunti senza prescrizione, in modo eccessivo, continuato e quasi sempre per motivi voluttuari. Il problema dell'abuso diventa socialmente significativo per gli psicofarmaci in caso di farmaco- o tossicodipendenze, ma può riguardare anche farmaci di conforto o prodotti di cui si sottovaluta la tossicità (es. lassativi). Farmaco a scopo voluttuario = l'uso del farmaco può portare ad abuso. L'esempio classico sono gli psicofarmaci e le "droghe da strada" (es. amorfina). Gli psicofarmaci sono sostanze che hanno effetto sul SNC, tra cui ricordiamo la caffeina, la nicotina (si lega a due recettori: muscarinico e nicotinico), la teina, l'alcol. L'alcol in certi casi può essere usato anche come farmaco, es. nella detossificazione da glicole etilenico (contenuto nei liquidi antigelo in concentrazione fino al 100%) si somministra alcol etilico (nei bambini diluito es. con succo di frutta). La dipendenza porta ad abuso. Infatti, essa è il venir meno di un effetto di un farmaco con una certa dose. Per avere l'effetto è necessario aumentare la dose. Es. il Valium e il Rivotril (benzodiazepine, BDZ) sono psicofarmaci utili per indurre il sonno, miorilassanti, ansiolitici (per l'ansia da stress); vennero messi in commercio negli anni '60 come innocui, invece si è visto che creano dipendenza. La dipendenza da una sostanza può essere: Psichica coinvolge tutta una serie di meccanismi generali che non sono neanche conosciuti; siamo in grado di modificare l'effetto di un farmaco con la psiche.
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Dettagli appunto:
- Autore: Andrea Panepinto
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Logopedia
- Esame: Farmacologia
- Docente: Prof.ssa Biancamaria Longoni
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