Skip to content

Farmacologia - Pagina: 173

macrofagi, stimolati da ciò a cui sono sensibili (es. corticotropin-realising hormone) possono rilasciare oppioidi che hanno un'azione inibitoria sui neuroni nocicettivi periferici. Gli oppiacei appartengono alla classe dei narcotici; gli effetti psichici che portano all'instaurarsi dei meccanismi della gratificazione, della ricompensa, sono legati ad un fascio particolare, dopaminergico; esso proietta dall'area tegmentale ventrale (VTA) al nucleus accumbens (NA), nucleo coinvolto nel comportamento emotivo, nella memorizzazione degli eventi. I neuroni dopaminergici sono sotto il controllo di neuroni GABAergici; quando il recettore è attivato da un suo agonista (un oppiaceo) attiva questo neurone, il quale riduce il rilascio di GABA; quindi, il fascio dopaminergico si trova disinibito e rilascia a sua volta dopamina sul NA --> serve a fissare le esperienze piacevoli associate alla somministrazione della sostanza, ed anche i riferimenti ambientali --> porta l'individuo a risomministrarsi la sostanza. Comunque, non tutte le persone che provano la morfina ne diventano dipendenti e se la vogliono somministrare, potrebbe essere per una diversa espressione dei mu o dei k recettori. L'inibizione del rilascio di dopamina porterebbe ad uno stato disforico, dunque ad un condizionamento negativo. In farmaci di uso abbastanza comune, come il Contramal (principio attivo: Tramadolo, un oppiaceo che si usa come antidolorifico e va anche ad inibire la ricaptazione della serotonina e della noradrenalina. La miosi pupillare indotta dalla morfina è indice di iperdosaggio, intossicazione da morfina; questo è molto utile per distinguere questa intossicazione da altre date da altri farmaci, che danno anch'essi depressione respiratoria, ma che danno midriasi anziché miosi. Questo perché la morfina agisce direttamente sul nucleo di Edinger-Westphal, che controlla il nervo oculomotore, che a sua volta controlla il muscolo costrittore della pupilla (in condizioni normali ha un diametro di 3,5 mm, sotto l'azione di elevate dosi di morfina il diametro va a 1,5/2 mm). Antagonisti dei recettori degli oppiacei sono il naloxone (nome commerciale: Narcan) e il naltrexone (nc: )--> rimuovono la morfina dai recettori.

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.