Skip to content

Farmacologia - Pagina: 28

Recupero delle tossico/farmacodipendenze: Approccio psicologico  si sospende qualunque accesso alla sostanza da abuso e si garantisce sostegno sociale psicologico: comunità di recupero, terapia di gruppo (alcolisti anonimi), psicoterapia individuale,... . Approccio farmacologico  trattamento di supporto (metadone, nicotina); trattamento a scalare (oppiacei, metadone, nicotina); disassuefazione lenta (ansiolitici, naloxone, disulfiram-antabuse); disassuefazione rapida (anestetici, antagonisti, ricovero); antidepressivi - psicostimolanti (sibutramina). L'impiego di farmaci attivi contro le sindromi ossessivo compulsive (antidepressivi, sibutramina) trova impiego anche come terapia di sostegno contro le dipendenze psicologiche: gioco, bulimia,... . Resistenza: il termine si applica quasi esclusivamente al settore della Chemioterapia e si riferisce al mancato effetto della terapia contro un agente infettante, infestante o tumorale. Per "chemioterapici" non si intendono i farmaci anti-tumorali, in realtà sono i farmaci di sintesi, quindi anche gli antibiotici di sintesi. Infatti, la resistenza è vista soprattutto in relazione agli antibiotici. Una resistenza innata denota insensibilità dell'agente patogeno al farmaco, cioè mancanza o scarsa rilevanza dei meccanismi di azione del farmaco per la biochimica del patogeno (es. microrganismo che non risponde alla penicillina, si difende da solo contro essa, mette in atto meccanismi che gli permettono di distruggere l'anello beta-lattamico tipico delle penicilline). La resistenza acquisita si ha quando il patogeno in origine sensibile alla terapia effettua una mutazione genetica e ha la possibilità di dare origine a ulteriori ceppi resistenti (es. un microrganismo che originariamente era sensibile ad un determinato antibiotico sviluppa dei cloni resistenti, i quali si propagano nella popolazione). A causa del cattivo uso che abbiamo fatto degli antibiotici ne deriva che rispondiamo sempre meno, non funzionano più bene come un tempo; nelle tabelle risulta che da 20-30 anni a questa parte abbiamo dovuto aumentare significativamente le dosi per poter ottenere lo stesso effetto. Questo succede perché tutti noi probabilmente abbiamo preso un antibiotico e appena si sono visti dei miglioramenti abbiamo cessato la terapia prima del termine: non va fatto!!! perché, se non uccidiamo significativamente la popolazione batterica che sta infettando l'organismo, la parte che resta mette in atto meccanismi che la difendono dalla tossicità indotta dal farmaco e sviluppa dei cloni che le permettono di distruggere il farmaco (ha trasmesso la resistenza a tutta la progenie). Es. la penicillina è una molecola di antibiotico naturale, poi sono state fatte molecole di sintesi (Augmentin), la classe delle penicilline è caratterizzata da un anello beta-lattamico che conferisce attività farmacologiche alla molecola, cioè gli conferisce un'attività di battericida, ovvero di distruzione dei patogeni; ma se il microrganismo mette in atto, sviluppa o codifica delle penicillinasi (enzimi in grado di distruggere l'anello beta-lattamico) la penicillina non

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.