Lezioni di diritto processuale civile - prima parte:
Ottimi appunti che trattano del volume "Lezioni di diritto processuale civile" di Proto Pisani (fino al capitolo nono). Dopo un'introduzione sulla strumentalità del processo e sul concetto di giurisdizione, si approfondiscono: il concetto di diritto sostanziale, l'oggetto del processo e del giudizio nei processi a cognizione piena, lo svolgimento del processo ordinario di primo grado, il contenuto delle sentenze, i principi fondamentali del processo, i requisiti di forma-contenuto degli atti processuali e la relativa disciplina delle nullità, i requisiti extraformali relativi al giudice e alle parti, connessione, limiti soggettivi del giudicato, interventi e successione nel processo.
Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto processuale civile (modulo primo), a.a. 2007/2008.
- Titolo del libro: Lezioni di diritto processuale civile
- Autore del libro: Andrea Proto Pisani
Indice dei contenuti:
- 1. Carattere strumentale della norma processuale
- 2. Interdipendenza tra diritto sostanziale e diritto processuale
- 3. Esempi del conflitto tra diritto sostanziale e diritto processuale
- 4. Obiettivi principali di un corso sulla giustizia civile
- 5. La nozione di giurisdizione
- 6. Le funzioni del Consiglio Superiore della Magistratura
- 7. La distinzione dei magistrati per le funzioni e il problema della carriera
- 8. Le norme della Costituzione relative al processo
- 9. La legge sull'ordinamento giudiziario e i giudici chiamati a rendere la giustizia civile
- 10. Il giudice di pace
- 11. Il tribunale: giudice togato di primo grado
- 12. La Corte d'appello
- 13. La Corte di Cassazione
- 14. La struttura del codice di procedura civile del 1942
- 15. Il primo libro sulle disposizioni generali
- 16. Il secondo libro sui processi a cognizione piena
- 17. Il terzo libro sull'esecuzione forzata
- 18. Il quarto libro sui procedimenti speciali
- 19. Diritto sostanziale e processo
- 20. Crisi di cooperazione
- 21. Crisi di cooperazione nella privazione del titolare della situazione di vantaggio del possesso della detenzione della res
- 22. Crisi di cooperazione nella costruzione di opere materiali che limitano il godimento della res
- 23. Crisi di cooperazione nel compimento di atti materiali che limitino il godimento del titolare della situazione di vantaggio
- 24. Considerazioni sui rapporti tra diritto sostanziale e processo
- 25. Crisi di cooperazione nella violazione di un obbligo originario
- 26. Crisi di cooperazione nella violazione di obblighi di fare materiali correlati a diritti reali o personali di godimento
- 27. Crisi di cooperazione consistenti nell'emanazione di una dichiarazione di volontà
- 28. Crisi di cooperazione consistente nella violazione di obblighi di non fare
- 29. Crisi di cooperazione consistente nella violazione di obblighi di fare
- 30. Crisi di cooperazione consistente nella violazione di obblighi (originari o derivati) di pagare somme di denaro
- 31. Crisi di cooperazione consistente nella mera contestazione del diritto
- 32. La necessità di servirsi del processo non deriva da alcuna "crisi di cooperazione"
- 33. Giurisdizione non contenziosa
- 34. Cenni sulla teoria dell'azione
- 35. Gli atti introduttivi dei processi a cognizione piena: atto di citazione e ricorso
- 36. Parti, "petitum" e "causa petendi"
- 37. Le difese del convenuto: mere difese, eccezioni e domanda riconvenzionale
- 38. Punti e questioni pregiudiziali: i c.d. fatti-diritti
- 39. I diritti oggetto del processo e del giudicato
- 40. Il giudicato copre il dedotto e il deducibile e prevale rispetto allo ius superveniens retroattivo
- 41. La diversa rilevanza del fatto costitutivo nei diritti eterodeterminati e autodeterminati
- 42. L'accertamento incidenter tantum dei diritti o rapporti pregiudiziali
- 43. Rapporti giuridici complessi dedotti in giudizio in via frazionata ed estensione o no del giudicato all'intero rapporto
- 44. Problemi particolari posti dai crediti pecuniari ed in ispecie di risarcimento del danno
- 45. Impugnative negoziali e individuazione dell'oggetto del processo e del giudicato
- 46. Concorso di norme e concorso di diritti
- 47. I limiti oggettivi del giudicato in caso di giudicato di rigetto
- 48. Giudicato e diritti incompatibili
- 49. Giudicato e "preclusione pro iudicato"
- 50. Giudicato interno e giudicato esterno; preclusione, efficacia panprocessuale e autorità della cosa giudicata sostanziale
- 51. L'eccezione di giudicato e il conflitto tra giudicati
- 52. L'iscrizione della causa a ruolo e la costituzione di attore e convenuto
- 53. La comparsa di risposta del convenuto
- 54. Il secondo comma dell'art. 167 c.p.c.
- 55. Il terzo comma dell'art. 167 c.p.c.
- 56. La prima udienza di trattazione ex art. 183 c.p.c.
- 57. L'interrogatorio libero delle parti
- 58. L'indicazione alle parti delle questioni rilevabili d'ufficio
- 59. La chiamata di terzi su istanza dell'attore e la modifica delle domande ed eccezioni già proposte
- 60. L'appendice di trattazione scritta prevista dall'articolo 183(6) c.p.c.
- 61. Le richieste istruttorie e cenni sull'istruzione: le due eventualità dell'art. 183(6) c.p.c.
- 62. Il termine ultimo per le deduzioni istruttorie in primo grado
- 63. I mezzi di prova disposti d'ufficio ai sensi dell'art. 183(8) c.p.c.
- 64. I ristretti limiti entro cui sono consentite contestazioni tardive
- 65. L'istruzione e la sua direzione da parte del giudice
- 66. La rimessione in termini delle parti costituite ex art. 184 bis c.p.c.
- 67. Forma dei provvedimenti del giudice e rimessione anticipata della causa al collegio: ordinanze e sentenze in generale
- 68. Sentenze definitive e non definitive: le questioni pregiudiziali di merito (art. 187(2-3) c.p.c.)
- 69. La questione pregiudiziale che ex art. 187(2-3) c.p.c.: l'astratta idoneità a definire il giudizio
- 70. L'ordinanza del giudice alle parti per precisare le conclusioni che intendono sottoporre al collegio
- 71. Le sentenze non definitive di merito creano per il giudice di primo grado (o d'appello) una preclusione
- 72. Errori del giudice sulla forma dei provvedimenti
- 73. La fase decisoria: conclusioni e fissazione dell'udienza di discussione
- 74. La disciplina della fase decisoria del processo ordinario di primo grado: rilievi conclusivi
- 75. La scelta a favore del giudice monocratico
- 76. I rapporti tra giudice monocratico e giudice collegiale di tribunale
- 77. Le riserve di collegialità del tribunale
- 78. Il procedimento di primo grado davanti al giudice di pace
- 79. Il processo a cognizione piena
- 80. La tutela di mero accertamento: l'atipicità della tutela
- 81. Disposizioni che prevedono ipotesi "tipiche" di mero accertamento
- 82. L'art. 2653 n. 1 c.c. e l’art. 34 c.p.c.
- 83. Limiti generali all'ammissibilità in concreto della tutela di mero accertamento
- 84. Oggetto della tutela di mero accertamento: diritti e non meri fatti o norme giuridiche
- 85. Difficoltà di distinguere in concreto norma, diritto
- 86. Natura contenziosa della tutela di mero accertamento: crisi di cooperazione causata dalla mera contestazione del diritto
- 87. Onere della prova e accertamento negativo del diritto
- 88. Caratteristiche tipiche della sentenza di condanna secondo la dottrina tradizionale
- 89. Duplicità di funzione della tutela di condanna
- 90. Tutela di condanna e bene oggetto dell'obbligazione
- 91. Complessità strutturale e funzionale della tutela di condanna
- 92. Critica all'impostazione tradizionale della correlazione necessaria tra sentenza di condanna ed esecuzione forzata
- 93. Riesame degli artt. 474 n. 1 c.p.c., 2818 e 2953 c.c.
- 94. Ipotesi di provvedimenti di condanna aventi ad oggetto obblighi non suscettibili di esecuzione forzata
- 95. Considerazioni conclusive sulla correlazione tra condanna ed esecuzione forzata
- 96. La predisposizione di un sistema di misure coercitive: esempi di ordinamenti stranieri
- 97. Art. 388 c.p.: norma disciplinatrice di un sistema generale di misure coercitive
- 98. Il problema della condanna in futuro
- 99. I motivi di opportunità favore o contro l'ammissibilità della condanna in futuro
- 100. Il problema della condanna generica
- 101. La condanna provvisionale
- 102. La tutela c.d. costitutiva
- 103. Tecniche di produzione degli effetti sostanziali: Norma – potere – effetto
- 104. Tecniche di produzione degli effetti sostanziali: Norma – fatto – effetto
- 105. Tecniche di produzione degli effetti sostanziali: Norma – fatto – potere sull’an – effetto
- 106. Norma – fatto – potere sull'an – accertamento giudiziale – effetto
- 107. La tutela c.d. costitutiva: strumento di attuazione coattiva di pretese insoddisfatte
- 108. Le azioni costitutive dirette a produrre effetti sostanziali conseguibili anche in via di autonomia privata
- 109. Cenni su annullabilità e nullità
- 110. Le azioni costitutive dirette a produrre effetti sostanziali non conseguibili in via di autonomia privata
- 111. Critica della categoria delle sentenze determinative
- 112. Il principio della domanda
- 113. "Ratio" del principio della domanda
- 114. Eccezioni al principio della domanda
- 115. Art. 99 c.p.c. e art. 2907 c.c.
- 116. Il principio della domanda e la sua distinzione da altri principi generali del processo ad esso limitrofi
- 117. Principio della domanda e principio dell'impulso di parte. Cenni sull'estinzione del processo di cognizione
- 118. Strettamente collegata col tema cui si è ora accennato è l'estinzione del processo
- 119. Gli effetti dell'estinzione sono descritte dall'art. 310 c.p.c.
- 120. La domanda giudiziale e il diritto d'azione
- 121. La domanda proposta a giudice incompetente
- 122. Il principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato
- 123. Il principio del contraddittorio
- 124. Il principio del contraddittorio nella dottrina classica
- 125. Le integrazioni necessarie (cenni sull'assistenza giudiziaria ai non abbienti)
- 126. Esegesi dell'art. 101 c.p.c.
- 127. Realizzazione posticipata del contraddittorio
- 128. Principio del contraddittorio e legittimazione ad agire
- 129. Cenni sul processo contumaciale
- 130. Il principio di legalità e le pronunce secondo equità
- 131. I requisiti di validità del processo in generale
- 132. Premessa ai requisiti di forma-contenuto
- 133. Lo scopo quale metro della validità e invalidità degli atti processuali
- 134. La convalidazione oggettiva, la convalidazione soggettiva e la rinnovazione degli atti nulli
- 135. Retroattività e irretroattività delle sanatorie
- 136. L'estensione della nullità e disciplina della nullità delle sentenze
- 137. La disciplina dei termini e il problema della rimessione in termini
- 138. La disciplina della nullità dell'atto di citazione: i tre sotto-atti da cui è composto l'atto di citazione
- 139. Gli effetti processuali e sostanziali della domanda giudiziale e il problema della nullità dell'atto di citazione
- 140. La disciplina della nullità della citazione nel nuovo testo dell'art. 164 c.p.c.
- 141. Conseguenze della mancata sanatoria della citazione nulla per vizi relativi alla vocatio in ius in ordine ad effetti sostanziali ricollegati alla mera proposizione della domanda giudiziale
- 142. Conseguenze della rinnovazione effettuata oltre il termine perentorio fissato dal giudice o con rinnovazione a sua volta invalida
- 143. Mancato rilievo tempestivo da parte del giudice di vizi inerenti alla vocatio in ius
- 144. Conseguenze in appello (e in Cassazione) delle nullità non sanate della citazione di primo grado per vizi inerenti alla vocatio in ius
- 145. Art. 164(4) c.p.c. e requisito della esposizione dei fatti e il sotto-atto preparatorio
- 146. Problemi minori inerenti alla nullità del sotto-atto di esercizio dell’azione
- 147. Conseguenze in appello (e in Cassazione) delle nullità non sanate della citazione di primo grado per vizi inerenti all’esercizio dell’azione
- 148. Le notificazioni e le comunicazioni
- 149. La notifica dell'ufficiale giudiziario
- 150. Gli istituti della giurisdizione e della competenza
- 151. Il difetto assoluto di giurisdizione nell'art. 37 c.p.c.
- 152. Il difetto di giurisdizione del giudice ordinario nei confronti di un giudice speciale nell'art. 37 c.p.c.
- 153. Il difetto di giurisdizione del giudice italiano ai sensi degli artt. 3 ss. l. 218/95.
- 154. La disciplina delle questioni di giurisdizione
- 155. Sintesi dei rapporti tra giurisdizione civile e amministrazione e giurisdizione amministrativa
- 156. Il sistema costituzionale immediatamente successivo al 1865
- 157. La l. 5992/1889 e il sorgere del sistema di giustizia amministrativa ereditato dalla Costituzione del 1948
- 158. Il codice di procedura civile del 1942 e l'operazione di fusione e generalizzazione compiuta dall'art. 41 c.p.c.
- 159. Cenni sull'art. 362 c.p.c. e rinvio
- 160. La competenza sul piano della teoria generale del diritto,
- 161. Il principio della "perpetuatio iurisdictionis": art. 5 c.p.c.
- 162. Individuazione del giudice competente
- 163. La competenza per valore
- 164. La competenza per materia
- 165. La competenza per territorio
- 166. La competenza come requisito di validità dei provvedimenti del giudice e non della domanda giudiziale
- 167. Rilevabilità delle questioni di competenza (art. 38 c.p.c.): vecchia e nuova disciplina a confronto
- 168. L'efficacia delle sentenze declinatorie della competenza del giudice di merito e il regolamento di competenza d'ufficio (artt. 44 e 45 c.p.c.)
- 169. Il regolamento di competenza su istanza di parte
- 170. Efficacia delle pronunce della Cassazione sulla competenza
- 171. Il problema dei rapporti tra questioni di competenza e merito
- 172. Astensione, ricusazione e responsabilità del giudice
- 173. Legge e coscienza: la base del giudicare del giudice
- 174. I requisiti extraformali relativi alle parti
- 175. Legittimazione ad agire ordinaria e straordinaria
- 176. Problemi processuali
- 177. Cenni sul pubblico ministero
- 178. Le c.d. azioni dirette
- 179. I diversi significati del termine parti
- 180. Acquisizione e perdita della qualità di parte
- 181. Capacità di essere parte e capacità processuale
- 182. Il regime di invalidità della sentenza
- 183. Cenni sulla difesa tecnica
- 184. Le conclusioni desumibili dalla disciplina delle nullità formali ed extraformali
- 185. La disciplina delle spese del processo
- 186. I limiti della nozione di interesse ad agire
- 187. L'interesse a contraddire
- 188. Litispendenza e continenza
- 189. Il fenomeno della connessione
- 190. I valori in gioco: l'attuazione del simultaneus processus delle cause connesse
- 191. L'art. 10(2) c.p.c.
- 192. Connessione per mera identità di soggetti
- 193. Connessione per identità di fatto costitutivo non contestato
- 194. Concetto di pregiudizialità
- 195. Disciplina processuale
- 196. L’art. 35 c.p.c.
- 197. L'art. 36 c.p.c. (connessione per incompatibilità)
- 198. Connessione per incompatibilità: rapporto di pregiudizialità/dipendenza tra causa principale e causa riconvenzionale
- 199. Sospensione per pregiudizialità prevista dall'art. 295 c.p.c.
- 200. Connessione per subordinazione
- 201. Mutamenti soggettivi di carattere sostanziale a carico delle parti nel corso del processo
- 202. La portata normativa dell'art. 110 c.p.c. e cenni sull'interruzione del processo
- 203. L'ambito di applicazione dell'art. 110 c.p.c.
- 204. La successione a titolo particolare nel diritto controverso
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